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Cosa succede se non pago l’agenzia recupero crediti?

Cosa succede se non pago l’agenzia recupero crediti?

Se non pago l’agenzia di recupero crediti sicuramente mi ritroverò a dover subire tutte le conseguenze!

Questo accade perché, quando un recupero crediti gestisce un importo, significa che non ho pagato qualche rata del finanziamento o del mutuo.

In questo caso il recupero crediti, se non pago, si mette immediatamente in moto per incassare le somme dovute.

Ma cosa possono fare se non pago?

Per chi ha debiti ed almeno una volta si è ritrovato a saltare una rata, sa perfettamente che a distanza di pochi giorni, il recupero crediti inizia a telefonare.

Inizialmente sono telefonate cordiali, dove si “ricorda” alla persona che è saltata una rata, magari per colpa della banca… insomma, tutto molto soft.

Ma se ancora non pago il recupero crediti, le telefonate si intensificheranno e diventeranno sempre più pesanti e pressanti!

I toni cambieranno, diventeranno sempre più duri e minacciosi e, spesso, arriveranno a toccare livelli illeciti o illegali.

Alle telefonate del recupero crediti seguiranno visite improvvise ed inaspettate, appostamenti sotto casa e tentativi di contatto al lavoro o in luoghi completamente anomali.

Nel tempo, se continuo a non pagare il recupero crediti, le minacce diventeranno sempre più pesanti ed insopportabili.

Nel caso non pagassi, il loro intento diventa quello di farmi firmare un bel po’ di cambiali per l’ammontare del debito.

Ma anche a questo rifiuto, loro non si arrenderanno e, non potendo incassare né con le buone né con le cattive, passeranno alle vie legali.

Le prime comunicazioni saranno dello studio legale al quale si è rivolta l’agenzia di recupero crediti, ma se anche queste vengono ignorate, allora partiranno i veri procedimenti legali per effettuare i pignoramenti!

Cosa possono pignorare le società di recupero crediti?

A questo punto partiranno prima i decreti ingiuntivi, subito dopo gli atti di precetto e, per ultimo, i pignoramenti veri e propri.

In tutti e tre i casi si tratta di documenti emessi dal giudice; nei primi due casi ordina di pagare il creditore, nel terzo caso pignora i beni.

Continuare a non pagare il recupero crediti fa sì che le cose diventano più serie, passando dalle parole ai fatti.

Ma cosa possono pignorare esattamente le società di recupero crediti?

La risposta è: tutto!

I beni soggetti a pignoramento sono praticamente tutti quelli che possono dare un valore economico necessario a ripagare il debito.

Non importa se il bene pignorato è il bene oggetto del debito.

In molti credono, erroneamente, che la casa sia pignorabile solo dalla banca che ha emesso l’ipoteca sul mutuo. 

Purtroppo non è così, troppe volte abbiamo visto atti di pignoramento della casa, per poche migliaia di euro di debito con la finanziaria.

Quindi i beni pignorabili sono:

  • casa e immobili;
  • auto e altri mezzi;
  • stipendio, pensione e altri redditi;
  • conto corrente e conti di deposito;
  • fatturati;
  • beni mobili;
  • ecc.

Di fatto si fa prima a dire che non si possono pignorare i beni di prima necessità (letto, tavola e sedie, lavatrice, ecc.), i beni affettivi (fedi nunziali), i beni di culto (crocifissi, statuette votive, ecc.) e gli animali domestici; per il resto è tutto pignorabile.

Dal momento in cui il giudice emette l’atto di pignoramento, l’ufficiale giudiziario può suonare alla porta di casa e iniziare tutte le procedure di pignoramento dando l’impressione di avere commesso qualche reato grave.

La sensazione di ritrovarsi un estraneo in casa, che apre mobili e cassetti, rovista tra le cose personali con lo sguardo di chi giudica ciò che vede, è bruttissima.

Per alcuni è pari ad una violenza personale!

Come rispondere ad una società di recupero crediti?

La cosa importante da sapere sin da subito è che non si è obbligati da nessuna legge a dover rispondere alle telefonate dei recuperi crediti.

Ma ci sono delle distinzioni.

Se non si è pagata qualche rata per qualche problema temporaneo, diventa importante rispondere e tentare di instaurare un dialogo con il recupero crediti. 

Ma se la situazione debitoria è irrecuperabile, se i debiti sono troppi al punto da trovarsi in sovraindebitamento, allora si potrebbe scegliere di non rispondere alle telefonate dei recupero crediti.

Non vi è alcun obbligo, loro hanno il diritto di contattare il debitore (in modo legale) e il debitore ha il diritto di non rispondere.

Rimane invece importante ritirare tutte le comunicazioni che il creditore invia a mezzo raccomandata, per essere sempre in possesso della documentazione ufficiale!

 

Abbiamo già affrontato l’argomento su come rispondere alle agenzie di recupero crediti, ma vale davvero la pena rivedere i passaggi importanti.

Durante le comunicazioni telefoniche, in molti, arriveranno ad utilizzare toni e linguaggi veramente bassi e mediocri! 

Una caratteristica è quella di intimidire il debitore, anche dicendo bugie sulle procedure di pignoramento o, peggio, arrivando a minacciare violenze fisiche!

Se i toni arrivano a questi livelli, consiglio sempre di rivolgersi alle Forze dell’Ordine per sporgere denuncia, si tratta dell’incolumità della persona e della sua famiglia.

 

Alle volte si spacciano per avvocati ma non lo sono; nel caso si presentassero come avvocati allora è fondamentale chiedere all’albo di quale città sono iscritti!

Un vero avvocato non farebbe mai recupero crediti e spacciarsi per avvocato quando non lo si è si sta commettendo un illecito.

Inoltre la persona che chiama non può limitarsi a dire di essere un operatore di un recupero crediti, è obbligato a dover dover dare: nome, cognome e società per cui sta chiamando!

E’ importante farsi specificare se è dipendente di quella società o se sta chiamando per conto di quella società! 

Tenderà a non voler rispondere, perché è abituato a gestire la telefonata, ma queste richieste servono proprio a farlo scendere dal piedistallo e fargli capire che non si è sprovveduti.

 

Una cosa importantissima è la registrazione della telefonata. 

L’operatore del recupero crediti è obbligato a comunicare che sta registrando e a richiedere il consenso. 

Il mio suggerimento è quello di vietare il consenso e, nel caso non lo abbiano chiesto, dire chiaramente che state vietando il consenso alla registrazione della chiamata. 

Anche il numero delle chiamate non può essere eccessivo. Il Garante della Privacy ha stabilito “orari ragionevoli” e che le chiamate “non possono superare la frequenza superiore al dovuto”.

Significa che non possono chiamare alla sera dopo una certa ora e che le telefonate non possono essere più di una ogni due giorni.

 

L’obiettivo è quello di fargli capire sempre che loro devono limitarsi a fare il loro lavoro e che non hanno alcun diritto a sentirsi superiori!

Come difendersi dal recupero crediti?

Come abbiamo visto, non pagare il recupero crediti nel giro di poco tempo comporta delle bruttissime conseguenze.

Quindi, non vi sono molte scelte: 

  1. o si paga il proprio debito e tutto si risolve, 
  2. o, in caso di sovraindebitamento, si agisce in fretta per risolvere il problema in modo definitivo!

In genere il sovraindebitamento comporta la presenza di più debiti, quindi tentare di risolverne solo uno, significa rimanere in mezzo a problemi enormi!

Esiste una sola soluzione per il sovraindebitamento: si chiama legge contro il sovraindebitamento!

La legge contro il sovraindebitamento è la Legge 3/2012 oggi inserita nel codice della crisi!

Si tratta di quella norma che permette a di poter pagare i debiti, liberandole di quella parte di debiti che non possono pagare.

Il principio è semplice, il giudice approva un piano dove riconosce quali somme può pagare la persona, cancellando il resto!

 

In caso di sovraindebitamento non sarebbe mai possibile poter pagare tutto, quindi il principio della legge non è cancellare i debiti, ma mettere le persone nella condizione di pagare quello che possono, per poi tornare ad essere libere.

La libertà della persona in sovraindebitamento, è un risultato positivo per tutti: perché una persona libera dai troppi debiti, sarà una risorsa per sé e la sua famiglia, ma che per la società e per lo Stato!

[Storia vera] La storia di Vincenzo che è riuscito a liberarsi dal giogo del recupero crediti

Vincenzo ha imparato diverse lezioni di vita, dalla sua esperienza di sovraindebitamento, ma sicuramente la regola più importante è stata che è sbagliato fare debiti per pagare altri debiti!

Questo lo ha portato al sovraindebitamento e, nel tempo, a diventare vittima del recupero crediti a causa dei prestiti e mutui che aveva acceso per la sua attività!

Quando insieme alla moglie decidono nel 2007 di rilevare una tabaccheria, non si sarebbero mai aspettati quello che sarebbe successo.

Chiedono alla banca un aiuto per integrare le somme che già avevano, ma negli anni gli affari vanno male perché la cittadina si spopola di giovani, rimangono solo le persone anziane e nel frattempo, la popolazione diminuisce.

E’ qui che Vincenzo commette, ingenuamente, l’errore di chiedere alla banca un nuovo finanziamento…

Le cose diventano sempre più gravi al punto che si ritrova pieno di debiti e con i recuperi crediti che lo assillano di telefonate, fino a quando, nelle sue ricerche in rete…

Ascolta l’intervista che Fabrizio Bracconeri ha fatto a Vincenzo e scopri come ha risolto i suoi problemi!

Se hai ascoltato le parole di Vincenzo, avrai capito che aveva già provato ad esdebitarsi con l’aiuto di un commercialista e di un avvocato, ma il giudice ha rigettato la pratica per inammissibilità!

Ma Vincenzo è un vero tenace e non si è arreso mai, fino a che la sua ricerca lo fa arrivare a Legge3.it e, quando sul sito legge “Soddisfatti o Rimborsati” non si dà pace fino a che non prende un appuntamento con noi!

Adesso Vincenzo si sente rinato e sa di poter nuovamente avere un futuro!

Testimonianze Clienti

Quella di Vincenzo non certo una storia isolata, al contrario è una delle 180 persone che abbiamo liberato da 86.892.000 € di debiti che non avrebbero mai potuto pagare!

Molte di queste storie le abbiamo raccontate nel libro Fatti e Non Parole.

Storie di imprenditori, di impiegati, di professionisti, di operai… di gente comune che si è ritrovata a dover affrontare eventi eccezionali!

Puoi leggere Fatti e Non Parole scaricandolo gratuitamente cliccando sull’immagine qui di fianco.

Per ottenere la tua copia sul tuo telefono o sul tuo computer non ti sarà richiesta alcuna registrazione.

Scaricalo e leggilo in modo da individuare, tra i tanti racconti, quello più vicino al tuo. 

Quello della persona che ha vissuto condizioni simili a quelle tue e in quel modo potrai capire come lui stesso si è liberato di tutto il peso!

Fatti e Non Parole è un libro che raccoglie prove concrete, al suo interno troverai anche le sentenze dei tribunali italiani che i giudici hanno emesso ed anche le lettere di ringraziamento che abbiamo ricevuto.

Lettere piene di sentimento per una libertà ritrovata che ci riempiono il cuore di gioia!

Rimani aggiornato seguendoci sui social. Potrai conoscere in anteprima tutte le sentenze che arriveranno in futuro e che libereranno tante famiglie!

 

   

 

La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati

Se hai ascoltato le parole di Vincenzo, ti sarai accorto che ad un certo punto quello che lo ha colpito di Legge3.it è stata La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.

Dopo anni di problemi legati ai troppi debiti e dopo essersi visto rigettare la pratica presentata dal commercialista, per lui essere diffidente era normale.

Ma la Garanzia lo ha spinto a richiedere un appuntamento per capire se ci fossero speranze per lui e per capire quanto seria fosse Legge3.it

La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati è una garanzia vera che mettiamo per iscritto su ogni pratica che portiamo avanti.

La nostra conoscenza ci porta ad essere sicuri del lavoro che svolgiamo e quindi, siamo perfettamente consapevoli se una pratica andrà a buon fine.

Se la pratica viene respinta allora ti restituiremo fino all’ultimo centesimo!

Ad oggi non abbiamo mai dovuto applicare La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati perché non ci siamo mai sbagliati ed abbiamo il 100% dei risultati!

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Quando ti trovi in balia del recupero crediti e ti chiedi come risolvere per non pagare, quasi sempre il problema è molto serio, sicuramente sei in stato di sovraindebitamento.

La vita è certamente diventata durissima, piena di rate non pagate e di telefonate assillanti dei recuperi crediti.

Tentare strade qualsiasi per tentare di salvarsi dal sovraindebitamento diventa un problema maggiore per sé stessi e per la propria famiglia!

La soluzione che ti libera da tutti i problemi esiste ed è una legge dello Stato!

Ormai sappiamo per esperienza che non tutti sono all’altezza per fare applicare questa legge a chi si trova in difficoltà.

Lo vediamo tutti i giorni!

Rivolgersi a chiunque significa mettere a rischio la propria situazione aggravando di debiti proprio come è accaduto a Vincenzo quando si è rivolto al suo amico commercialista.

L’unica vera strada è rivolgersi ai veri specialisti, unici in Italia in condizione di aiutarti con certezza di risultato!

Rivolgiti adesso ai veri Specialisti di Legge3.it per risolvere definitivamente il tuo problema!

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Il servizio è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7

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Durante l’appuntamento riceverai un mio personale regalo che sarà per te molto utile e ti aiuterà nel capire come risolvere in modo definitivo!

Puoi fare richiesta anche compilando il modulo in basso.

I nostri consulenti ti aspettano.

Buona vita!

 

Gianmario Bertollo

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