Agenzie di recupero crediti: ecco come difendersi
Come difendersi dal recupero crediti quando siamo in arretrato con le rate di una finanziaria o di un prestito?
La sola idea di avere a che fare con le agenzie di recupero crediti fa venire l’ansia.
Il telefono che squilla e sullo schermo compare un numero sconosciuto, il cuore accelera il battito, le narici si allargano, un leggero ronzio alla testa, il tatto alle mani perde un po’ di sensibilità, la bocca si asciuga e intanto ti chiedi chi possa esserci dall'altra parte del telefono.
Non hai ancora risposto ma già sai che sono loro!
Mentre senti il cuore in gola, le orecchie pulsare e uno strano intorpidimento alle mani, la tua mente si fa solo una domanda: “Rispondo?”
Nasce spontaneo il timore che non rispondere peggiori le cose.
Allora, come difendersi dal recupero crediti?
In questo articolo ti darò queste risposte e, soprattutto, desidero darti la risposta definitiva affinché tu sia libero dalle telefonate delle agenzie di recupero crediti!
Come funzionano le società di recupero crediti?
Partiamo col dire che molte società di recupero crediti lavorano seriamente e correttamente, ma ce ne sono alcune che fanno cose che spesso sono illegali!
Le società di recupero crediti sono delle aziende e, come ogni azienda, anche loro rispondono sia a regole scritte che a regole non scritte.
La legge gli impone dei divieti secondo cui non possono fare determinate cose contro i debitori, ma spesso alcune le fanno ugualmente e questo significa creare a te enormi danni!
Quando operano le agenzie di recupero crediti possono agire per conto di altri e per conto loro:
- Nel primo caso il recupero crediti opera in nome e per conto di un’altra società (banca o finanziaria) che gli ha dato l’incarico di recuperare le somme che non riesce ad incassare.
- Nel secondo caso, avendo acquistato il credito, sarà il tuo nuovo creditore e il comportamento che tengono al telefono è già più aggressivo e pretenzioso.
Questa distinzione è molto importante, perché la modalità di azione è molto differente.
Guarda ora la puntata di Capitan Sdebito di giovedì 3 novembre 2022 dal titolo - ABUSI DEI RECUPERO CREDITI - Come mettersi al sicuro?
Cosa succede se non si paga alla società di recupero crediti?
Quando non riesci più a pagare le rate dell’auto o il finanziamento che hai fatto per i mobili di casa, entrano in gioco meccanismi che non conoscevi fino a quel momento.
Magari ne avevi sentito parlare da qualche amico o parente, ma non ti saresti mai aspettato di dover subire telefonate che alle volte vanno oltre lo stalking.
Se non conosci il sistema che alcune agenzie di recupero crediti utilizzano (quelle disoneste) e se non conosci i tuoi diritti, la pressione che queste ti fanno rischia di essere troppa. Alle volte diventa ingestibile!
Fai molta attenzione le minacce che utilizzano spesso sono infondate e non possono colpirti come dicono!
Se la società di recupero crediti ha ricevuto dalla banca o dalla finanziaria l'incarico di incassare le somme arretrate, il suo compito si limita a dover incassare in cambio di un compenso.
Al massimo ha la possibilità di farti pagare il debito in più rate, ma se l’operatore ti minaccia di pignoramento sappi che non può agire in alcun modo.
Solo il vero titolare del credito può agire contro di te, ma questo lo vediamo meglio più avanti.
In definitiva, se non paghi la società di recupero crediti, questa non agisce e tu non sei a rischio immediato, tuttavia si creano le condizioni per enormi problemi futuri.
Cosa non può fare il recupero crediti?
Molto spesso quelle società di recupero crediti che non sono serie, si avvalgono di collaboratori senza scrupoli. Gente che non ha il minimo problema a gestire una telefonata con una persona che piange lacrime di dolore dall’altra parte del telefono.
Si tratta di persone che conoscono solo il valore delle minacce.
Devono sentire di avere l’interlocutore in pugno, devono poterlo gestire, proprio come i bulli.
Ma proprio come i bulli, quando li scopri e li metti a nudo, dimostrano di non valere molto e si trasformano in agnellini spaesati e confusi.
Quali sono gli strumenti che usano e i modi in cui si comportano le agenzie di recupero crediti?
Tutto quello che leggerai qui e che loro usano quotidianamente va dall’illecito all’illegale, quindi prendi nota perché ti servirà dopo.
Ripeto: non tutti sono così, ma la maggior parte sì!
Usano un tono aggressivo e minaccioso, questo non costituisce reato, si tratta di illecito.
Allo stesso modo anche avere un linguaggio volgare nei tuoi confronti costituisce solo illecito, ma prendine nota perché più avanti ti spiego meglio.
L'utilizzo delle minacce da parte di alcuni recupero crediti servono ad intimorirti, tuttavia la maggior parte di queste sono tutte infondate.
Vediamo quali sono tra le più usate:
1. Se non paghi ti mandiamo l’ufficiale giudiziario a casa.
Prima che arrivi l’ufficiale giudiziario a casa tua deve essere messo in moto un meccanismo tale che passa tempo prima che suoni quel campanello.
Le società di recupero crediti non hanno certo un ufficiale giudiziario che possono usare a loro piacimento; è solo il giudice che dispone di inviare l'ufficiale giudiziario e solo in presenza di atti specifici.
2. Se non paghi ti mettiamo la casa all’asta.
Il principio è lo stesso di sopra.
3. Se non paghi vieni segnalato al CRIF.
Se ti stanno chiamando sei già iscritto in CRIF. Per legge le segnalazioni sono obbligatorie già alla prima rata saltata, quindi questa minaccia non serve proprio a nulla.
Se sei in stato di sovraindebitamento, essere segnalato in CRIF è una fortuna, significa non poter fare altri prestiti che ti metterebbero in guai peggiori.
4. Se non paghi viene l’esattore.
Dai, non scherziamo, la sola affermazione corrisponde a una minaccia.
In merito alle visite a domicilio dei creditori fai molta attenzione a quanto sto per dirti, è molto importante per te:
- Il creditore (finanziaria o agenzia di recupero crediti) può contattarti al tuo domicilio ma tu NON SEI TENUTO in alcun modo a ricevere questa gente in casa tua.
Il mio consiglio è quello di invitarli ad andare via immediatamente perché se non lo fanno hai il diritto di chiamare i carabinieri!
Se vogliono incontrarti e tu vuoi concedere loro un incontro, al telefono fissate un appuntamento nei loro uffici: a casa tua mai!
Se sono venuti a cercarti a casa e tu non hai aperto o non c’eri, non possono lasciarti nessun avviso alla porta o nella bacheca condominiale, questo è illecito per violazione della privacy.
Possono lasciarti un avviso nella buca ma deve essere completamente anonimo, invece questi fenomeni usano buste e cartoline colorate, spesso verdi in modo che vedendole ti preoccupi scambiandole per atti giudiziari.
Per rendere il tutto ancora più pesante usano termini che ti suggestionano quando li leggi:
- Verbale n. …
- Licenza Questura di …
- Per conto dell’ufficio legale…
- La S.V. è pregata di Contattare Urgentemente il nostro Funzionario di zona Dott. …
- Data avviso…
Questi sono tutti trucchi illeciti!
- È vietato cercare il debitore sul posto di lavoro o a casa di parenti e amici. Si tratta di una grave violazione, sono atti persecutori (stalking).
- È vietato appostarsi sotto casa cercando di intercettare il debitore.
- È vietato avvicinare il debitore se questo è con i suoi figli, l’equilibrio psichico dei minori sarebbe messo in pericolo.
- Di conseguenza è assolutamente vietato che questa gente si presenti fuori dalla scuola dei tuoi figli sapendo che lì ti troverà di certo.
Devono smettere di comportarsi così, hanno delle modalità legali su come poter agire, che usino le vie legali e non quelle da prepotenti di quartiere!
Se te li ritrovi davanti con l'atteggiamento da stalker come prima cosa chiama la polizia o i carabinieri, vedrai che spariranno prima che tu abbia finito di comporre il numero.
Quali sono le altre cose che fanno e che non possono fare?
Quando ti chiamano è importantissimo che chiamino da un numero visibile!
Sullo schermo del telefonino non può comparire anonimo, non possono nascondersi dietro l’anonimato, devono chiamare da un numero esistente.
La persona che chiama non può limitarsi a dire di essere un operatore di un recupero crediti, deve presentarsi e fornire: nome, cognome e società per cui chiama.
Quindi se sta chiamando come incaricato della società di recupero crediti Pinco Pallino, non può spacciarsi come dipendente della finanziaria Tizio, è un illecito.
Spesso si presentano attribuendosi titoli che non hanno, il più comune è quello dell’avvocato.
Fai molta attenzione, spacciarsi per un avvocato è un illecito perché chi lo fa si sta attribuendo un titolo che non ha.
Essere avvocato significa essere laureato in legge ed essere regolarmente iscritto all’albo degli avvocati, la mancata iscrizione non dà il titolo di avvocato, ma solo il titolo di dottore in legge.
Un avvocato regolarmente iscritto all’albo, per legge è un libero professionista, titolare di partita iva e non può essere dipendente di una società di recupero crediti.
Quindi se ti chiama qualcuno da un recupero crediti “Sono l’avvocato Vattelapesca dipendente dalla società Pinco Pallino…” sappi che ti sta dicendo una grossissima balla: se è avvocato non è dipendente, se è dipendente non è avvocato!
A questo punto mettilo in crisi da subito, chiedigli conferma se lui è avvocato, se ti dice di sì chiedigli all’albo di quale città è iscritto e vedrai che inizierà a balbettare.
Se dovesse dirti che non è iscritto all’albo allora fagli notare che non è un avvocato e che sta attribuendosi un titolo che non è suo e non può farlo!
Gestisci la conversazione con molta calma e freddezza, a questo punto deve essere lui quello sulla graticola e non tu.
Il capitolo privacy nelle minacce da parte del recupero crediti è sempre molto delicato.
Un’agenzia di recupero crediti non può eccedere con le telefonate, sia nei modi che nel numero.
Il Garante della Privacy parla di orari ragionevoli e che non devono superare la frequenza superiore al dovuto.
Significa che, se anche non ha specificato gli orari e il numero di volte alla settimana, la giurisprudenza tende a riferire gli orari pari a quelli d’ufficio e il numero di volte non deve superare una telefonata ogni 2 giorni.
Al telefono il creditore non può registrare la chiamata.
Spesso lo fanno camuffandola come registrazione ai fini della qualità e per tutelare i tuoi interessi. Chiedi immediatamente che venga chiusa la registrazione perché tu neghi il consenso.
L’operatore dall’altra parte non può rifiutarsi, deve immediatamente chiudere la registrazione e darti conferma.
Una società di recupero crediti può trattare solo i dati specifici che fanno riferimento alla tua posizione:
- I dati anagrafici;
- Il codice fiscale o partita iva;
- L’importo dovuto;
- I recapiti che tu gli hai fornito o reperibili da elenchi pubblici.
Per il resto non può gestire altre informazioni, si tratterebbe di una grave violazione della tua privacy.
Tutte queste sono cose che devi sapere quando rispondi al telefono a questa gente.
Per te essere a conoscenza di queste informazioni farà la differenza su ciò che non deve spaventarti.
Cosa succede se non si risponde al recupero crediti?
Potresti non avere voglia di rispondere a queste telefonate e ti sorge il dubbio se sia giusto ignorarle oppure sei costretto a rispondere.
Te lo dico molto chiaramente: le telefonate del recupero crediti non hanno valenza legale come invece ha una notifica con raccomandata A/R!
Quindi, non rispondere non comporta nessun problema.
Certo, se ti trovi in difficoltà a pagare per uno o due mesi è meglio che tu risponda, in modo da rassicurarli con un comportamento diligente e quindi mantenere un rapporto ottimale.
Ma se ti ritrovi in stato di sovraindebitamento e non riesci più a pagare, allora il problema non si pone: sentiti libero di non rispondere!
I tuoi diritti rimangono inviolati!
Quando il recupero crediti diventa stalking? I casi di minacce e vessazioni
Come abbiamo detto fino qui le minacce che mettono in atto alcuni recupero crediti, possono essere molto pesanti.
Come difendersi dal recupero crediti?
Sappiamo che l’operatore deve rivolgersi a te in modo gentile ed educato, ma se non lo fa commette un illecito.
Se la questione andasse avanti per più telefonate puoi anche denunciare la persona per il reato di aggressione, minacce e stalking.
Una cosa importantissima che devi sapere è che la responsabilità non è della persona solamente, ma vista la complessità dell’argomento e di come va trattato, per legge esiste una corresponsabilità non solo della società di recupero crediti ma anche della banca o finanziaria che ha dato mandato ad incassare.
Significa che per il comportamento scorretto di una persona sulla graticola ci vanno tutti!
Sempre più spesso si leggono notizie di sanzioni alle società di recupero crediti da parte del Garante della Privacy perché i loro operatori chiamano persone diverse dal debitore:
- “guardi che suo marito ha un debito con noi, lo deve far pagare altrimenti veniamo a casa…”
- “guardi che suo figlio ha un debito, lei non lo sa ma se non paga veniamo a casa sua…”
In questo caso il garante sanziona le società di recupero crediti e le obbliga la società a darne pubblicità sul loro sito.
Ma non si fermano certo qui. Purtroppo, anche se raramente, può capitare di leggere notizie di arresti per pestaggi a debitori insolventi, sempre da parte di operatori dei recuperi crediti criminali.
È importante per te conoscere i tuoi diritti e le leggi che vengono in tuo favore proprio come la legge contro il sovraindebitamento. Ti spiego tutto nel prossimo paragrafo.
Come difendersi dal recupero crediti grazie alla legge contro il sovraindebitamento
Una delle leggi italiane più importanti e meno conosciuta, fino a poco tempo fa, da Stato e banche è la Legge 3 del 2012, oggi migliorata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
La norma che può risolvere tutti i tuoi problemi di debiti e di rate non pagate per te che ti trovi in gravi difficoltà economiche.
Questa norma elimina il problema delle agenzie di recupero crediti e da tutti gli strumenti su come difendersi dal sovraindebitamento.
Vediamo di che cosa si tratta e vediamo di capire come concretamente può aiutarti questa norma nelle tue difficoltà.
Quando parliamo di problemi di sovraindebitamento, facciamo riferimento a problemi di debiti che non si riescono a pagare; quindi se il tuo problema si risolve in un paio di mesi allora non sei in stato di sovraindebitamento.
Se hai troppi debiti, so benissimo quale inferno stai vivendo. Pochi soldi per gestire le esigenze di famiglia e pagare le rate e, in tutto questo, devi anche subire le minacce del recupero crediti che ti telefona costantemente e non ti dà tregua.
Continuando così sappiamo entrambi quale può essere il destino e il futuro che ti aspetta.
Dopo le telefonate dure e intimidatorie partono i pignoramento dello stipendio e tutto ciò che si può pignorare, compresa la vendita della casa all’asta!
Significa perdere tutto e rimanere pieni di debiti perché quasi mai i pignoramenti estinguono i debiti.
A meno che…
A meno che non esista una legge che ti viene in aiuto permettendoti di azzerare tutti i tuoi debiti, per un periodo ragionevole, mettendo a disposizione quello che puoi.
Beh... questa legge esiste già ed è proprio la Legge 3 del 2012 con i miglioramenti introdotti dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, una norma di assoluta civiltà che viene incontro a chi ha troppi debiti.
Il suo funzionamento prevede che, se hai troppi debiti che non riesci a pagare, ti permette di metterli in un unico calderone e un giudice ti permetterà di pagare quello che puoi per un periodo di tempo ragionevole.
Lo spirito di questa norma è che si paghino i debiti salvaguardando le esigenze della tua famiglia e di quello che serve per vivere una vita dignitosa, la parte eccedente del tuo reddito la metterai a disposizione per sanare il debito.
Insomma, è una legge di assoluta civiltà e dignità!
Le procedure contro il sovraindebitamento, prevedono diversi modi di applicazione, dipende dalla condizione del tuo patrimonio e dalla modalità che ti ha portato ad essere in stato di sovraindebitamento. Ma tutte le procedure contro il sovraindebitamento hanno tutte gli stessi obiettivi:
- Bloccare i creditori (addio odiose telefonate del recupero crediti);
- Cancellare i debiti che non puoi pagare;
- Ripartire pulito senza debiti e senza macchie alla CRIF.
Per ottenere tutto questo è importantissimo per te poter fare un appuntamento con uno Specialista Legge3.it. Alla fine di questo articolo trovi il modulo per poter richiedere una consulenza gratuita.
[Storia Vera]: Come abbiamo ridotto il debito dell'85% di Antonio e Miriam anche quando la procedura contro il sovraindebitamento sembrava bloccata
La storia di Antonio e Miriam è una storia come potrebbe essere quella tua.
Antonio e Miriam si sono ritrovati in fortissime difficoltà economiche perché hanno dovuto affrontare spese impreviste che li hanno messi in crisi.
Lui è un militare e il suo lavoro, nel tempo, lo ha portato a continui trasferimenti e traslochi. Queste spese impreviste, nel giro di 16 anni hanno fatto cumulare alla coppia una cifra di oltre 111.000 € di debiti.
Somme che Antonio ha provato a pagare con prestiti è cessioni del quinto dello stipendio, ma che alla fine non gli lasciavano più pace.
Scoraggiati e dopo aver subito delle fregature da parte di finti specialisti, Antonio e Miriam si sono rivolti a noi di Legge3.it
Ma i dettagli voglio farteli raccontare direttamente da loro.
Guarda adesso il video e ascolta le parole di Antonio e Miriam e di come hanno affrontato il problema riducendo il debito dell'85% anche quando tutto sembrava remare contro
Come hai sentito dalle stesse parole di Antonio e Miriam, il loro percorso è stato molto duro.
Oltre le truffe hanno dovuto vivere per anni l'umiliazione di debiti di cui non erano colpevoli. Non si sono certo indebitati per darsi alla bella vita o per avere ignorato prestiti e finanziamenti.
Benché avessero pieno diritto ad accedere alla procedura contro il sovraindebitamento, Antonio e Miriam hanno subito dei rallentamenti e battute di arresto da parte del professionista designato dal giudice.
Rallentamenti che hanno fatto quasi scoraggiare Antonio e, se non fosse stato per la tenacia di Miriam, i due sarebbero ancora nei guai!
Cosa significa tutto questo?
Quando ti dico che non c'è tempo da perdere e che devi agire in fretta, lo dico perché conosco come possono andare le cose. So che possono esserci impedimenti che possono rallentare la procedura contro il sovraindebitamento portandoti un periodo di sofferenza maggiore.
Intendiamoci, la procedura di Antonio e Miriam era dall'esito certo! Non ci sono mai stati dubbi che potessero ricevere quella sentenza, tuttavia quei professionisti non devono rispondere in tempi certi, tendono ad allungare i tempi.
Il lavoro di poche settimane alle volte può diventare di mesi!
La differenza la fa la squadra di professionisti che ti segue e ti tutela. Se ti rivolgi al primo che capita, per risparmiare qualche euro o perché pensi che tanto è lo stesso, allora ti ritrovi con tempi impossibili da vivere. Conosco persone in stato di sovraindebitamento, le cui pratiche sono bloccate da anni presso gli OCC.
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Antonio e Miriam sono una delle tante prove viventi dell'esito certo e dei tempi di lavorazione veloce!
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Gianmario Bertollo