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Non riesco a pagare il mutuo: scopri come salvare la casa

Come posso fare se non riesco a pagare il mutuo?

Non pagare il mutuo è il più grande problema per chi ha delle rate da dover sostenere ogni mese. Significa rischiare la casa e per gli italiani la casa, soprattutto la prima casa, è fondamentale.

Per questo motivo è indubbiamente “croce e delizia”.

Rappresenta letteralmente il focolare domestico, quel posto che è molto più del semplice ritrovo dei familiari, la delizia dell’individuo e della sua famiglia. È quel luogo dove ognuno di noi è liberamente sé stesso.

 Quali altri luoghi ognuno di noi potrebbe sentire sinceramente intimi?

 

Eppure, allo stesso tempo, la casa è la croce da portare per moltissimi italiani, per moltissimi nuclei familiari, perché se non si paga il mutuo bisogna prepararsi ad affrontare problemi davvero importanti.

 

Acquistarne una è il sogno di tutti ed è la prima cosa che le giovani coppie fanno per consolidare la loro unione.

O meglio, loro pensano che comprare casa sia il pilastro del loro rapporto di coppia, di fatto quello che stanno facendo è costruire il loro rapporto su un mutuo pluriennale.

“Vuoi tu prendere come consorte… finché mutuo non vi separi?”

 

Il mutuo diventa quel “compagno di vita” che all’inizio ti rende felice perché ci vedi il tuo futuro, ma che nel tempo, dopo che è finito il periodo romantico, si mostra per quello che è: la rata di un prestito da pagare per i prossimi decenni!

Nulla di male, anzi, proprio grazie al mutuo possiamo permetterci un tetto sulla testa e assicurare un rifugio alla nostra famiglia.

Quando dico rifugio intendo proprio il significato di “bene rifugio”.

Cioè, investi in una casa il tuo capitale e, in caso di esigenza, deve essere pronto a trasformarsi in denaro liquido per pagare bisogni importanti o per investire in altro.

Il principio è semplice e immediato.

“Invece che pagare un affitto e dare via i soldi in cambio di niente, con la stessa cifra pago le rate del mutuo e mi resta la casa. Almeno posso lasciarla ai miei figli.”

 

Giusto!

Ma devi fare molta attenzione, non puoi fare il passo più lungo della gamba, devi sempre fare investimenti che puoi sostenere.

Vedo molto spesso che si acquistano case e si fanno mutui, al limite del reddito, questi si basano sulla speranza che tutto vada bene.

Inevitabilmente questa speranza fa diventare l’investimento un acquisto emotivo.

Compri la casa come un investimento importante ma la consideri come il bunker delle emozioni della famiglia.

Carichi la casa di sentimenti e, in puro spirito italiano, le attribuisci emozioni che non può avere.

Per questo motivo poi la facciamo diventare la facciata del nostro orgoglio e questo ci rende schiavi delle nostre stesse emozioni.

 

Ma c’è una cosa importante che devi sapere... quello del sentimento nei confronti della casa è solo un inganno mentale!

Trasferiamo i nostri sentimenti in un edificio che è semplicemente arredato più o meno come ci piace.

Quella intimità che gli attribuiamo è solo qualcosa di non reale, infatti pensiamo di sentirci in un certo modo solo a casa nostra. Crediamo che certe cose le facciamo solo a casa nostra, ma non è così.

Proviamo a riflettere insieme.

 

Sei mai stato in albergo?

Io tante volte, sia per lavoro che per viaggi con la famiglia.

Ebbene, quando torniamo in camera, dopo una giornata di lavoro o una passeggiata con la famiglia, non ci mettiamo comodi “come a casa nostra”?

Non ci muoviamo forse più o meno liberamente come faremmo a “casa nostra”?

Ognuno di noi lo fa e sai perché?

Perché casa nostra è dentro di noi, non nei muri o nella pittura delle pareti. È nella nostra testa, nel nostro cuore, quindi, piuttosto che bloccarti in pensieri fissi su casa tua, prendi coscienza che la tua casa è la tua famiglia e non è un luogo.

 

Fare un investimento basato sulla speranza che le cose vadano bene è sicuramente da ottimisti, ma cosa succede quando le cose non vanno bene?

Quando iniziò la pandemia dissi che i danni maggiori, da un punto di vista economico-finanziario, si sarebbero visti alla fine del percorso. E così è!

Oggi si pagano i peggiori due anni dell’economia dal dopoguerra in poi!

Per due anni abbiamo vissuto sospesi come se nulla dovesse mai accadere, come se sospendere mutui e finanziarie fosse normale e indolore.

Quello che invece vediamo adesso, già da pochi giorni, è che finite le sospensioni dei pagamenti a causa della pandemia, oggi banche e finanziarie sono tornate alla carica nei recuperi crediti.

E poco importa a loro se in questi due anni hai perso il posto di lavoro, se finiti i blocchi dei licenziamenti ti sei ritrovato senza più un reddito.

Poco importa se qualcuno della tua famiglia, magari quello che produceva un reddito, è stato colpito dal covid e adesso non c'è più.

A loro tutto questo non interessa.

Per loro è importante incassare i loro soldi.

Non puoi dire loro “non pago il mutuo

Sì, certo, tu sai di aver preso quei soldi in prestito per la tua casa e sai che devi restituirli, ma loro si comportano come se questi ultimi due anni non fossero esistiti.

Come se tutto quello che sta accadendo nel mondo, proprio in questi giorni, non esistesse. Con tutti gli aumenti di costi energetici da una parte e le perdite di posti di lavoro dall’altra.

 

Senza dimenticare anche tutte quelle tragedie familiari che colpiscono alla cieca come malattie e incidenti.

Questi sono drammi che portano con sé tanto dolore ma anche costi e disagi molto importanti. Non sto parlando di costi che si risolvono con una terapia di 5 giorni di sciroppo.

  •         Parlo di interventi che spesso sono delicati e costosi.
  •         Se l’intervento è in un'altra città, in un'altra regione, ci sono le spese che i familiari devono sostenere per vitto e alloggio fuori casa.
  •         Dopo l’intervento ci sono delle cure spesso importanti e costose.
  •         Durante le cure ci sono percorsi riabilitativi molto lunghi che necessitano di professionisti da dover pagare.

Tutte cose che mettono in ginocchio intere famiglie toccandole nei sentimenti e devastando le loro finanze.

Così è veramente impossibile mantenere in linea i pagamenti di finanziarie e mutui ed ecco come si perde la casa.

 

Mi permetto di dirti questo perché sono cose che conosco benissimo, personalmente ho fatto e vissuto proprio quello che ti ho detto.

Ho comprato la casa mettendo su questa tutte le emozioni della mia vita familiare.

Però, a causa di una malattia rara di mio figlio appena nato, ho dovuto fare moltissimi debiti che non mi hanno fatto dormire la notte per moltissimo tempo.

Ho vissuto il dramma di non pagare il mutuo, delle rate saltate, con lo stress delle agenzie di recupero crediti che mi telefonavano tutti i giorni e so cosa vuol dire sentire forte l’angoscia di perdere la casa.

Ho combattuto per non perderla, ho combattuto come un leone, ho resistito, ho provato a parlare con la banca, ho tentato di ottenere dilazioni, ma alla fine le battaglie non sono servite a nulla.

Ho perduto la casa vedendola andare all’asta.

 

Quella volta ho imparato una dura lezione a mie spese:

combattere una guerra già persa = se non si paga il mutuo la casa è persa in partenza.

 

Grazie a questa lotta, dalla quale ho imparato molto, ho deciso di dedicarmi anima e corpo a poter aiutare le persone e le famiglie che si trovano in condizioni come quella che ho vissuto io. Non pagare il mutuo per la prima casa è qualcosa di difficile da affrontare e le conseguenze sono dure.

Ho deciso di mettere a disposizione la mia conoscenza e la mia esperienza finanziaria affinché nessuno soffra più per le rate del mutuo non pagato o per il rischio di vedersi portare via la casa.

In questo articolo voglio mettere a tua disposizione tutto quello che devi sapere.

Insieme a te voglio esplorare tutte le possibili strade e quali soluzioni puoi applicare per non trovarti nelle stesse tragiche situazioni nelle quali mi sono ritrovato io: vivere una vita d’inferno e perdere comunque la casa!

 

Cosa succede se non paghi il mutuo?

Cosa succede se non paghi il mutuo

Per capire le conseguenze negative e pericolose di non pagare il mutuo vediamo prima che cos’è un mutuo.

È un prestito di denaro che, a differenza dei finanziamenti, può avere una durata lunga nel tempo (anche 30-35 anni) e può riguardare una somma di denaro molto elevata (centinaia di migliaia di euro, mentre per i finanziamenti il limite è di 75.000 €).

Si fa un mutuo infatti per acquisti o ristrutturazioni di immobili, come la prima casa, ad esempio. 

 

Alle volte si fa per “consolidare” una situazione di eccessivo indebitamento con troppe rate, cosa che ti sconsiglio vivamente, ma che molte banche ti continuano a proporre come la cura di tutti i mali, per via della cosiddetta unica rata.

Un mutuo di consolidamento infatti non è altro che un super prestito che va a saldare tutti gli altri che hai e che ti concentra tutto in una rata mensile che speri di poter pagare.

Questo non è il modo giusto per uscire dal problema dei troppi debiti, pensa: pagherai una montagna di interessi e sarai vincolato per tanti anni!

 

Un’altra differenza con i normali finanziamenti sta nel fatto che per il mutuo ti viene sempre richiesta una garanzia reale.

Per garanzia reale si intende che chi ti presta i soldi vuole avere la certezza che li riceverà indietro e, per mettersi al sicuro, ti mette un’ipoteca sull’immobile.

Significa che la banca si tutela dal prestito che ti ha fatto fino al pagamento completo del mutuo.

L’ipoteca sulla casa non significa che la casa non è tua, hai un atto che tutela la tua proprietà e ti dà il diritto anche di venderla, solo che se la vendi devi saldare il mutuo restante.

 

Spesso ti viene richiesta dalla banca la garanzia da parte di altre persone (in genere parenti o amici), cioè una garanzia aggiuntiva. Vogliono essere sicuri di essere rimborsati, anche tramite la firma dei cosiddetti garanti.

Significa che oltre a te c’è coinvolto anche un tuo parente o amico.

Se non paghi il mutuo, sarà il garante che dovrà pagare le rate del mutuo al posto tuo!

E se anche lui non paga, la stessa sorte sfortunata che hai avuto tu ricadrà su di lui: anche lui potrà perdere la casa, potrà avere pignorati i beni, i conti correnti, il quinto dello stipendio o della pensione etc.

Non pagare il mutuo prima casa o altro genere di mutuo non è minimamente ammesso.

Questo è il quadro reale che devi avere in mente quando pensi di non prendere in mano la situazione per risolverla: farai danni a te stesso e agli altri.

 

Se non fai ritardi nei pagamenti delle rate, non c’è alcun problema, ma se inizi a saltare le rate allora iniziano i problemi seri.

Il problema più serio è quello di perdere la casa!

Sappiamo che i debiti vanno pagati e quindi devi rispettare le scadenze delle rate, altrimenti la banca procede per prendersi i suoi soldi.

Ogni creditore ha il diritto di eseguire qualsiasi azione (lecita) per recuperare i suoi soldi e, pignorarla e venderla all'asta, sarà la prima azione che farà.

Il creditore che non ha un'ipoteca sulla tua casa (in genere le finanziarie), per agire devono avviare delle procedure che richiedono tempo.

Al contrario, il creditore con ipoteca (la banca che ti ha concesso il mutuo) è come se avesse una corsia preferenziale per prendersi casa tua.

Significa che non deve fare tutte quelle procedure che richiedono passaggi obbligati, come il decreto ingiuntivo e il precetto sui quali tu puoi opporti, può procedere direttamente col pignoramento e quindi mettere all’asta la tua casa.

Tutto questo abbrevia e semplifica i tempi per la banca.

 

Però per arrivare al pignoramento la banca non può pignorare la tua casa solo perché sei in ritardo con un paio di rate, devi prima decadere dal beneficio dei termini.

Cosa significa decadere dal beneficio dei termini?

Il decadimento dal beneficio dai termini significa che la banca ti comunica lo scioglimento del contratto di mutuo ed è per questo che vuole tutti i suoi soldi indietro.

"Non posso pagare il mutuo" non è una buona scusa per evitare questa procedura.

Più avanti ti spiego meglio.

 

Vediamo di capire come e cosa fare prima di dichiarare “non riesco a pagare il mutuo”

Decadere dal beneficio dei termini

Si può ritardare il pagamento del mutuo sulla prima casa?

Sento spesso affermazioni tipo:

  •         La prima casa non si può pignorare.

Oppure

  •         Se ci sono minori o malati cronici nessuno ti può buttare fuori.

Lascia che ti dica che sono stupidaggini colossali.

 

Ho parlato con un avvocato e mi ha detto di non preoccuparmi, di non pagare mutuo, tanto se in casa ci sono bambini piccoli o persone malate, la casa non può essere pignorata.

È vero?

 

No che non è vero!

Un avvocato che ti dice una cosa del genere dimostra che non sa di cosa sta parlando.

Un creditore può agire su tutti i beni del debitore per avere indietro i suoi soldi.

Significa che tutto è assolutamente pignorabile, tranne poche cose che fanno parte di una lista specifica, quindi il creditore può pignorare la tua casa per riavere ciò che è suo.

Se la prima casa non fosse pignorabile, le banche non presterebbero più soldi per poterla acquistare, ma solo per altri servizi e sappiamo benissimo quanto è importante il mutuo per le coppie.

 

La casa è un bene e un mutuo è un prestito!

Quindi se il creditore non riceve i suoi soldi può prendersi, in modo legittimo, casa tua. Tanto più se c’è un’ipoteca.

Non esistono leggi che tutelano la casa e la mettono al riparo dai creditori.

Unica eccezione riguarda Equitalia (Agenzia delle Entrate Riscossioni) che ha il limite di non poter pignorare la prima casa, ovvero l’abitazione principale, ma può pur sempre metterci sopra un’ipoteca.

Ma fai attenzione perché la prima casa che non può pignorare Equitalia deve avere delle caratteristiche specifiche:

  • È l’unica casa che hai;
  • È la tua residenza;
  • Non è considerato un immobile di lusso;
  • È stata adibita a civile abitazione.

Quindi, prima di sentirti sereno nel non pagare mutuo prima casa perché hai bambini piccoli o disabili o malati cronici, rifletti bene su cosa puoi fare e cosa non puoi fare.

Se hai dei dubbi su questo è importante per te una consulenza gratuita con uno specialista Legge3.it, lui saprà dirti con certezza qual è la giusta condizione. Alla fine di questo articolo troverai un modulo da compilare per richiedere la tua consulenza gratuita.

 

Ma cosa significa non pagare mutuo prima casa?

Se si tratta di un ritardo su una rata o due, causato da una difficoltà momentanea e che potrai recuperare facilmente, allora il problema è minimo. Non sei sovraindebitato ma semplicemente hai un momento di difficoltà che rientrerà presto.

Se invece tutti i mesi hai difficoltà a pagare il mutuo della casa, allora il problema c’è e va risolto il prima possibile, per il tuo bene e per quello della tua famiglia.

Rimandare, attendere, sperare, pregare, sono tutte cose che non risolvono e che fanno aumentare il tuo problema.

Un problema si risolve solo se si prende in mano e si comincia a gestirlo.

Continua a leggere per capire quali sono le trappole che devi evitare per non trovarti definitivamente nei guai.

Quante rate del mutuo si possono saltare?

L’ideale è quello di non saltarne nessuna. Significa che non hai problemi di nessun tipo.

Ma si sa, gli imprevisti sono dietro l’angolo e i rischi alle volte diventano reali.

Se salti una o due rate, in genere non ci sono gravi problemi, soprattutto se questi mancati pagamenti sono dovuti a una leggera difficoltà temporanea. A molti capita un ritardo sullo stipendio o una spesa imprevista.

Ma se cominci a ritardare in modo frequente, allora le cose cambiano.

Se ti trovi in difficoltà per troppe rate, per la perdita del lavoro, per una nuova spesa ricorrente che non avevi in programma, ognuna di queste cose è un vero e proprio problema.

In questo caso devi agire d’anticipo e risolvere la situazione prima che precipiti.

 

Mutui non pagati cosa succede se aumentano i ritardi?

Vediamo quante rate si possono saltare e a quali conseguenze si va incontro.

Normalmente sui contratti dei mutui è previsto un numero massimo di rate che si possano ritardare senza subire pesanti conseguenze. Per sapere qual è il numero di rate che puoi ritardare, devi leggere cosa c'è scritto sul tuo contratto di mutuo.

Ma per capirci facciamo un esempio usando lo standard di 7 mensilità che puoi ritardare.

Se stai saltando una o due rate, in genere ricevi qualche telefonata dalla banca che ti avvisa bonariamente invitandoti ad allineare i pagamenti, quello che non sai è che accadono due cose:

  1.   La banca si mette in preallarme – nulla di grave se fino ad oggi sei sempre stato puntuale.
  2.   Già dalla prima rata saltata avviene la segnalazione in CRIF.

Sono procedure normali che, anche se non sono gravi, è meglio non avere.

 

Se le mensilità di ritardo cominciano ad aumentare, anche la banca intensifica le sue chiamate e, alle volte, ti invita nei loro uffici per discutere. In pratica vogliono vedere la tua volontà e vogliono sentirsi dire cose rassicuranti tipo: che pagherai presto e che non ritarderai più i pagamenti.

 

Attenzione, non si accontentano solo delle parole, vogliono vedere i fatti.

 

Se già alle prime rate non pagate ti sentivi preoccupato, adesso che le rate aumentano, l’ansia è dentro di te.

E se le rate superano il limite di 7 allora la banca inizia le procedure vere e proprie.

La prima, che diventa come una sentenza di condanna, è la raccomandata con oggetto la decadenza dal beneficio dei termini.

Vediamo di cosa si tratta esattamente e quali rischi reali corri.

 

Sappiamo che un mutuo è un prestito che la banca ti concede e, in cambio di un guadagno (interessi), puoi restituirlo a rate per un periodo lungo che può andare dai 15 a 35 anni.

Nel contratto che hai stipulato con la banca, è prevista una clausola importantissima. Si chiama “decadenza dal beneficio del termine”.

Cosa vuol dire?

Vuol dire che la banca ti presta il denaro per comprare la casa e se non paghi il mutuo e salti le 7 rate massime previste, ha il diritto di chiederti indietro tutto l’intero importo che ancora devi. Senza sconti e senza rate.

Tutto d’un colpo!

Questo si chiama perdere il beneficio dei termini di pagamento, ossia non potrai più pagare con quelle famose comode rate di cui ti hanno parlato, ma sarai obbligato a dare tutto e subito, altrimenti, ti pignoreranno tutto quello che possono, fino a ripagarsi per intero.

La prima cosa su cui procederanno è proprio la casa, non perché l’oggetto della compra-vendita, ma perché su quella hanno un’ipoteca e quindi possono agire velocemente.

La stessa sorte capita al tuo garante. Anche lui rischia di vedersi recapitare raccomandate e notifiche con pignoramenti vari.

Le 5 cose da NON fare se non paghi il mutuo

Quando non puoi pagare le rate del mutuo c’è sempre il rischio di commettere errori molto gravi, lo so per esperienza. Ti voglio segnalare i più pericolosi che rischiano di metterti in guai seri con la tua banca.

 

Fai molta attenzione a non fare mai questi 5 errori. Se pensi di averne fatto uno o più di uno, allora è importante che tu venga quanto prima in consulenza (alla fine di questo articolo trovi le indicazioni per richiedere la tua consulenza gratuita).

 

Ecco i 5 errori che non si devono mai commettere se non si paga il mutuo:

  1.   Pensare di risolvere con un prestito che ti dia della liquidità
  2.   Sperare di risolvere con un nuovo mutuo di consolidamento 
  3.   Impugnare il mutuo per vizi contrattuali o reati bancari
  4.   Attendere senza far nulla
  5.   Rivolgersi a finti professionisti che ti promettono di salvare la casa anche se non paghi il mutuo

 

Errore 1: Pensare di risolvere con un prestito che ti dia liquidità

Quando hai difficoltà per pagare la rata del mutuo, pur di non dare un segnale negativo alla banca, fai di tutto. Vero?

Uno dei primi errori comuni e pericolosi è quello di rivolgerti a qualche finanziaria compiacente che ti dia della liquidità per poter pagare regolarmente la rata.

Questo è un errore gravissimo che non devi commettere mai. Se sei in difficoltà momentanea, e fai un prestito per liquidità, aumenti solo i tuoi debiti e le rate da pagare, con la certezza che avrai ancora più debiti.

Ti consiglio solo di resistere, se la situazione è solo momentanea si sistemerà nel giro di un paio di mesi. Quindi non incasinarti la vita.

Meglio ricevere un paio di telefonate dalla banca per rata ritardata, piuttosto che ritrovarti con più debiti e più rate da pagare.

Infatti, se chiedi un nuovo prestito, ricorda sempre che dal mese successivo ci sarà una nuova rata.

Questo potrebbe portarti da una difficoltà momentanea, ad una vera e propria crisi da sovraindebitamento.

Non farlo!

 

Un nuovo prestito non va bene nemmeno se hai difficoltà a pagare da tempo e hai un vero problema di debiti.

Fare un nuovo finanziamento non ti aiuterà, anzi aumenterà il numero di rate che non potrai pagare e il rischio di perdere la casa diventa sempre più vicino e reale.

In ogni caso non illuderti, se hai già dei problemi nessuno ti farà più un prestito.

Il sovraindebitamento è una cosa seria da non sottovalutare, proprio per questo motivo il parlamento italiano ha emanato la Legge 3 del 2012 che aiuta le persone con problemi di troppi debiti.

Attraverso questa legge puoi risolvere tutti i tuoi problemi di sovraindebitamento. Pensare di farlo ricorrendo a prestiti per pagare debiti che poi si trasformano in debiti che hanno bisogno di altri prestiti, rischia di farti entrare in un vortice senza fine.

 

Ecco perché è importante non ricorrere mai a nuovi prestiti per risolvere il tuo problema, le conseguenze sono devastanti!

 

Errore 2: Sperare di risolvere con un nuovo mutuo di consolidamento o rinegoziare il mutuo

Si ricorre a questo tipo di prestito quando si hanno anche altre rate da pagare oltre a quella del mutuo.

Il mutuo di consolidamento è un vero e proprio furto aggravato.

L’inganno è dato dal fatto che invece di pagare più rate, se ne paga una sola ad un importo più basso rispetto alla somma di tutte.

Ma è un prestito dalle condizioni eccessivamente sfavorevoli, con tempi biblici per la restituzione e con delle spese assurde.

Purtroppo quello che sembra che ti semplifica la vita, te la rende un inferno. Questo perché spesso non si fanno bene i conti e ti ritrovi con una riduzione minima della rata.

Oltretutto, se prima con i vari prestiti avevi termini di scadenza diversi, e quindi potevi pianificare la riduzione delle uscite nel corso del tempo man mano che li chiudevi, adesso ti ritrovi con un’uscita costante, mese per mese, per un numero enorme di anni.

 

La domanda semplice che molti non si fanno, perché presi per il collo dai debiti, è:

ma se non riesco a pagare il mutuo adesso come potrò pagare una rata più alta per un tempo più lungo?

 

Un altro inganno molto pericoloso è dato dalla legge sulla rinegoziazione del mutuo.

Si tratta di una legge che permetterebbe di rinegoziare il mutuo vecchio con uno nuovo per rendere la vita più "facile" al debitore.

I benefici di questa legge si ottengono solo in presenza di requisiti molto stringenti e duri (per i dettagli ti rimando all’articolo su “Come salvare la casa all’asta: è davvero possibile” che puoi leggere cliccando qui).

Ma, la cosa principale per poter ottenere la rinegoziazione del mutuo secondo questa legge, è che la casa deve essere all’asta.

Se sei in ritardo di qualche rata, davvero vuoi mandare la tua casa all’asta solo per tentare di rinegoziare un mutuo con scarsissime probabilità che te lo accettino?

 

Errore 3: Impugnare il mutuo per vizi contrattuali o reati bancari

Tra i tanti clienti che si presentano in consulenza, ce ne sono molti che stanno perdendo o hanno perduto la casa proprio perché hanno tentato di impugnare il mutuo.

Non significa che se trascini una banca in tribunale questa dopo si vendichi (anche se…), significa che un certo tipo di guerra è certamente inutile e pericolosa.

Te ne parlo con cognizione di causa proprio perché provengo da quel settore e conosco i segreti di quello che non ti dicono.

 

Il mondo è bello perché è “avariato”, disse qualcuno storpiando il celebre proverbio per giustificare la presenza di lestofanti e truffatori. Infatti in circolazione ci sono persone, che spacciandosi per professionisti, raccontano che hanno il potere di impugnare i contratti di mutuo e che tu non devi più pagarli.

Motivo?

  •         Perché sono nulli.
  •         Perché le banche hanno fatto tante porcherie nel corso degli anni.
  •         Perché la legge stabilisce che si ha il diritto di ottenere sontuosi rimborsi!

 

Quello che dicono in parte è anche vero in teoria, ma la maggior parte delle affermazioni sono tutte bugie create ad arte per frodare e truffare chi è pronto a crederci.

Senza giudicare nessuno, so perfettamente che se sei in estrema difficoltà economica sei vulnerabile.

Prometterti di non farti pagare il mutuo, addirittura di essere rimborsato, senza perdere la casa pensi sia una cosa a cui credere? Eppure ci sono persone che ci cascano.

La proposta è semplice e diretta, ti daranno “l’arma vincente per litigare” contro la banca. Ti daranno quel documento necessario a contestare il contratto del tuo mutuo.

Questo perché “sicuramente” nel tuo contratto sono presenti dei vizi o che può nascondere altri reati come l’usura e l’anatocismo.

Chi ti propone questo difficilmente è un esperto in materia e quasi mai è sincero al 100%.

Insomma, pur di arrivare al loro obiettivo ti mostrano e ti promettono quello che quasi mai potrai ottenere.

Il loro obiettivo è quello di venderti una perizia econometrica (ad un prezzo importante) che teoricamente attesta la presenza di reati e vizi nel contratto di mutuo.

 

Quello che poi ti lasciano intendere è che, siccome il mutuo ha dei vizi contrattuali, tu non devi pagarlo, come se la nullità espressa in una perizia ti desse il diritto di sospendere i pagamenti.

Non cadere in questo tranello!

 

A questo punto ci sarebbero delle azioni da fare ma da solo non sai quali strade devono essere percorse realmente.

La perizia econometrica da sola non serve a nulla se non fai causa alla banca e di conseguenza un giudice non stabilisce che hai ragione oppure no ed in caso come andare avanti nella questione.

Inoltre, anche se il mutuo è nullo non significa che tu possa sentirti libero di dire “non pago il mutuo”, perché se questa ti ha prestato dei soldi tu devi restituirli, al massimo il giudice interviene sulle spese, sugli interessi, ma non sul capitale che dovrai sempre e comunque restituire.

Quindi, se anche a causa vinta tu ti ritrovi a non aver più pagato il mutuo, magari ti ritrovi con un forte sconto sugli interessi, ma nel frattempo sei decaduto dal beneficio dei termini e la banca adesso ti chiede l’intero importo.

Hai disponibili quelle migliaia di euro che avresti dovuto pagare negli anni avvenire a rate? Non li hai? Ed ecco che arriva, in modo incattivito, il pignoramento e la vendita all’asta della tua casa.

È un gioco molto pericoloso giocato sulla tua pelle. Rischi di farti molto male!

 

Errore 4: Attendere senza fare nulla

Non fare nulla pensando che tutto si possa sistemare da solo è forse tra i peggiori errori che puoi commettere.

In molti in questi mesi hanno atteso che le cose cambiassero, hanno atteso e creduto che quell’arcobaleno con la frase #andràtuttobene avrebbe veramente risolto le cose e le avrebbe rese migliori.

Eppure non è stato così e non lo sarà!

Sappiamo come stanno andando le cose, sono sotto gli occhi di tutti e, anche se i giornalisti si affannano a raccontarci una verità che fa comodo solo alla politica, siamo consapevoli che le cose vanno sempre peggio.

Lo vediamo tra i nostri amici e conoscenti dove aumentano sempre di più quelli che perdono il lavoro o hanno difficoltà.

Lo sentiamo dai nostri parenti quando si lamentano per i rincari spropositati dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.

Lo tocchiamo noi stessi con mano quando andiamo a fare la spesa, il carrello con i prodotti di sempre comincia a costare sempre più.

 

Per due anni abbiamo vissuto in uno stato di torpore, rate sospese, mutui sospesi, rinchiusi in casa per lunghi periodi e poi la libera uscita con l’illusione che tutto sarebbe andato per il verso giusto: i licenziamenti bloccati e Equitalia buona e tranquilla.

Forse in tutto questo qualcuno si è veramente illuso che le cose si potessero sistemare da sole, ma non è così.

Come abbiamo visto, le cose sono tornate alla “normalità"... ma solo per gli impegni sui pagamenti.

  •         Il blocco dei licenziamenti non esiste più e con questo non esistono più nemmeno oltre un milione di posti di lavoro (tutto passato sotto silenzio).
  •         Equitalia non ha più vincoli e da poche settimane è ripartita alla carica con le tasse da incassare, richiedendole tutte in una volta.
  •         Le aste sono ripartite e, sapendo che hanno tanto lavoro da smaltire, tenteranno di accelerare i tempi.
  •         Le moratorie con le banche sono finite e ora le banche hanno iniziato a pretendere i pagamenti regolari.

In tutto questo, stare fermi è quello che non va assolutamente fatto!

Se hai problemi di indebitamento seri, se sei in arretrato di diverse rate, se non riesci più a sostenere i pagamenti, allora ti consiglio di muoverti molto in fretta verso la soluzione che può liberarti da tutti i debiti e farti ripartire pulito.

Prima che sia troppo tardi, prima che il tuo mutuo vada in sofferenza diventando insostenibile, prima di ricevere la decadenza dal beneficio dei termini per morosità, allora richiedi subito una consulenza gratuita, alla fine di questo articolo troverai il modulo per richiedere la tua.

 

Un errore grave è l’attesa usata per trovare un accordo con la banca con la speranza che la tua condizione economica possa migliorare.

Fai molta attenzione perché potresti ricevere un giorno qualche brutta sorpresa.

Lo so per esperienza diretta, tante famiglie che si sono rivolte a noi e hanno deciso di aspettare nella speranza che le cose si aggiustassero da sole, le abbiamo viste tornare tutte quando ormai la frittata era fatta chiedendoci di fare il miracolo, di salvare la casa.

Ma cosa mai possiamo salvare se quello che è successo è esattamente quello che avevamo detto che sarebbe avvenuto se non avessero seguito i nostri consigli?

È importate per te comprendere che se fai una consulenza con uno specialista devi fidarti di quello che ti dice, anche se ti dà delle risposte scomode. Un vero specialista ha la conoscenza completa per poter analizzare la tua situazione e darti la risposta giusta.

 

 

Errore 5: Rivolgersi a finti professionisti che ti promettono di salvare la casa anche se non paghi il mutuo

Di un tipo di finti professionisti te ne ho parlato all’errore n.3 (Impugnare il mutuo per vizi contrattuali o reati bancari), ma quelli sono solo una parte del problema.

Quello del sovraindebitamento è un problema diffuso e che cresce sempre più, questo fa sì che moltissimi sciacalli ci vedono un mercato pieno di polli da spennare, pure molto facile.

Infatti sanno che chiunque si trovi in difficoltà economiche è vulnerabile, facilmente condizionabile ed ha anche una bassa attenzione alle fregature. Non perché sia instupidito, ma perché si trova in difficoltà e si fida di quella persona che dice di volerlo aiutare.

Fai attenzione!

Fai molta attenzione!

Stiamo parlando di gente senza scrupoli, di gente che non si preoccupa se quello che ti sta facendo fare ti è di aiuto o ti danneggia seriamente.

Loro sono solo interessati ai tuoi soldi, a come venderti il loro “servizio” e poi svanire.

Se solo potessi immaginare quante persone sentiamo ogni giorno che hanno subito le azioni illecite di questi truffatori…

Alcuni sono riusciti a fermarsi in tempo, qualcuno ci ha rimesso poca roba, ma qualcuno piange lacrime amare per avere pagato parcelle che non hanno portato benefici, anzi alle volte hanno peggiorato la situazione.

Gente che ti fa promesse, che ti dice di stare tranquillo e che, dopo aver incassato la fattura, sparisce. Si nega al telefono, ti fanno rispondere da fantomatiche segretarie “il dottore è appena uscito”.

Insomma gente senza scrupoli che ha capito che la promessa di salvare la casa e di toglierti dai debiti è fare buona pesca per loro.

Come la pesca a strascico: gettano le reti e trascinano per miglia, poi tirano le reti su e dentro hanno una pesca abbondante, ma hanno anche tirato su alghe, coralli, cavallucci marini, piccoli molluschi, plancton, anemoni e tante altre forme di vita lasciando così quel fondale devastato per sempre.

 

Li conosciamo questi furbetti che su internet si fanno pubblicità promettendo questo miracolo, che ti prendono per la gola facendoti credere di salvare la casa all’asta cancellando i tuoi debiti. 

Quando ti accorgi di essere stato raggirato e truffato provi una profonda la delusione.

È veramente meschino approfittarsi di chi si trova in difficoltà, ma sappi che ne esistono tanti.

Fai bene attenzione a riconoscerli.

Non è difficile.

  •         In genere si danno un’aria di importanza non giustificata nei fatti.
  •         Non hanno veri casi studio da mostrarti ma solo ipotetici casi di cui non sanno dirti molto e, se provi ad approfondire, sono pronti a cambiare discorso.
  •         Non hanno delle vere testimonianze, nessun cliente vero che ci metta la faccia – d’altra parte chi metterebbe la faccia a disposizione di un truffatore?
  •         Non hanno documenti a supporto del loro lavoro: sentenze, procedure, risultati veri da mostrare.
  •         Non hanno dati certi che possono darti sui loro risultati, si allargano la bocca parlando di migliaia e migliaia di clienti soddisfatti, ma non c’è nemmeno l’ombra.
  •         Non si impegnano su un risultato, quindi non possono darti una garanzia certa sul risultato ottenuto, al massimo ti dicono che si impegneranno tantissimo.
  •         Non hanno certificazioni e verifiche di alcun tipo che possano attestare la loro completa trasparenza.
  •         Alcuni si riempiono la bocca dicendo che sono gruppi importantissimi ma che di importantissimo hanno solo i fatturati fatti a spese di chi ci casca.
  •         Altri si spacciano per grandi esperti con esperienza pluriennale, ma poi scopri che hanno appena cominciato e che sono lì per procacciare clienti ad aziende più grandi che trattano l’indebitamento come una prassi qualsiasi e le persone come gli animali al pascolo.

 

Insomma, se ci fai attenzione non è difficile capire con chi hai a che fare e, visto che stai cercando di salvare la tua situazione patrimoniale presente e futura e non stai comprando un chilo di pere, allora è bene per te verificare tutti questi punti.

Devi sempre essere certo che hai a che fare con persone veramente serie, competenti e preparate.

Non posso pagare il mutuo cosa faccio

Non posso pagare il mutuo, cosa faccio?

Per esperienza so che nel 99% dei casi, quando non si riesce più a pagare il mutuo la situazione è seriamente compromessa.

Quando oltre al mutuo hai anche altre rate, e non riesci a pagarle tutte, per logica lasci indietro prestiti e finanziarie ma salvaguardi il mutuo.

Questo perché pensi che il mutuo rappresenta la sicurezza che non ti tolgano la casa.

Pagare il mutuo e lasciare indietro le rate della finanziaria, non serve a nulla. La casa non è in sicurezza, anche se è presente un’ipoteca da parte della banca, nessuno impedisce ad un altro creditore di iscrivere una seconda ipoteca.

Quindi, quando arrivi in appuntamento con due o tre rate di mutuo, la situazione è già seriamente messa male, significa che ci sono altri debiti non pagati.

 

 Incontro spesso persone che hanno finanziarie bloccate da mesi o anni, ma il mutuo solo con pochi arretrati.

La richiesta che mi sento fare è sempre la stessa “Dobbiamo salvare la casa”, come se fosse la cosa più semplice da fare.

Analizzando la situazione quello che si vede è sempre un forte sbilanciamento tra rate da dover pagare e reddito prodotto mensilmente, tra debiti totali e patrimonio complessivo.

 

Quando lo stipendio che prendi ha già una cessione del quinto, il netto ti basta a malapena a pagare il mutuo e sostenere la famiglia e nel frattempo ci sono altre 2 o 3 finanziarie che non paghi da mesi e che hanno già avviato le procedure di pignoramento, com’è possibile salvare la casa?

Purtroppo so già so come andrà a finire.

Storia vista mille volte.

Se non intervieni subito ecco cosa succede:

1)    Le finanziarie procederanno con il pignoramento del quinto dello stipendio.

2)    Il tuo reddito diminuirà in modo importante, tu chiederai ancora altri sacrifici alla tua famiglia e ai tuoi figli, gli chiederai di rinunciare a tutto quello che vedono e che i loro amici hanno senza difficoltà, li farai rinunciare ad andare a mangiare la pizza con gli amici, a non andare in vacanza la prossima estate.

3)    Sacrifici che risulteranno insufficienti e inizierai ad avere difficoltà a pagare anche le rate del mutuo. Si creeranno arretrati, prima di un mese, poi due fino ad aumentare, la vita in famiglia si trasformerà e sarà sempre più tesa fino a scoppiare.

4) Dopo 7 o 8 rate non pagate la banca ti farà decadere dal beneficio dei termini, a questo punto la casa, che hai cercato di salvaguardare, è definitivamente compromessa. Non è più sufficiente rientrare delle rate arretrate, o saldi subito tutto il debito residuo in una sola rata, oppure la banca procede al pignoramento.

5) Non avendo i soldi puoi solo aspettare che tutto si compia, ti sentirai sconfitto perché vedrai ogni tuo sforzo andato in fumo e i sacrifici fatti, compresi quelli fatti fare ai tuoi figli, non saranno serviti a nulla. Sacrifici fatti solo per dare più soldi alla banca che alla fine ti porterà via la casa ugualmente.

6) Alla fine non avrai più la casa e il rapporto tra tutti i familiari sarà compromesso, alle volte seriamente distrutto!

Ti chiedo, ne vale la pena?

Vale la pena sforzarsi in modo enorme per non ottenere nulla?

Vale la pena chiedere sforzi e sacrifici ai propri figli per poi trasformare un clima familiare sereno in un inferno che porterà solo rabbia e rancori?

Sì, perché questo è quello che succede quasi sempre.

Le famiglie si distruggono per quattro muri.

È questo quello che veramente vuoi?

 

Quello che succede in genere si può riassumere in soli 3 punti della lista appena vista.

Partendo dall’ultimo a ritroso, quelli che arrivano al punto 6) (Alla fine non avrai più la casa e il rapporto tra tutti i familiari sarà compromesso, alle volte seriamente distrutto) sono i più ostinati, quelli che non vogliono ammettere a loro stessi che si può ricominciare e che distruggono letteralmente tutto per ostinazione.

Fortunatamente sono una piccola, piccolissima, parte. Sono quelli che dopo preferiscono dichiararsi sfortunati e sconfitti, in modo da potersi piangere a dosso e autocommiserarsi.

Avranno compromesso seriamente i rapporti coniugali e con i figli al punto tale che non ritroveranno mai più la serenità e l’amore di una famiglia, non perché manchi la casa ma perché il rapporto non si è basato sull’amore e sull’affetto.

Non voglio e non posso giudicarli, non spetta a me, ma ritengo che abbiano poco da cercare compassione, hanno avuto l’occasione più volte e l’hanno voluta rifiutare con forza.

Sono quelle persone che si sono condannate da sole a perdere tutto e rimanere pieni di debiti per il resto della vita.

 

Importantissimo è il punto 4) (...a questo punto la casa, che hai cercato di salvaguardare, è definitivamente compromessa...). Qui, tutti quelli che hanno fatto già una prima consulenza con noi ma si erano ostinati a voler proseguire, tornano in appuntamento risolvere i troppi debiti.

Sono stanchi per i mesi trascorsi a tentare di tenere in linea il mutuo e, dopo non esserci riusciti, sono consapevoli che qualcosa si possa ancora fare.

Per loro è già chiaro che la casa è compromessa, ma non sanno come procedere.

Loro non sono disposti a fare una vita d’inferno e compromettere i rapporti familiari. I mesi trascorsi sono stati il banco di prova di tensioni e stress familiare.

Questo è il momento in cui siamo costretti a dire che le probabilità di salvare la casa sono bassissime, quasi nulle.

Il momento migliore, quello perfetto, era certamente prima.

Sarà possibile salvare ancora la casa?

Certo, c’è ancora spazio per chiudere la situazione debitoria sanando tutti i debiti con la Legge 3/2012 attraverso la liquidazione del patrimonio, ma la liquidazione non salva certo la casa.

Rimane una importantissima prospettiva di libertà che ha come obiettivo principale quello di non avere più debiti e, soprattutto, con una famiglia integra e sana, pronti a ricominciare da capo.

Sai quanto è importante per lo spirito sapere di avere una famiglia unita e che si ama, dovendo ricominciare da capo?

 

Quelli più attenti, i più lungimiranti, quelli che riescono a vedere le cose per come sono senza illudersi che #andràtuttobene, sono quelli che decidono di intervenire prima che si metta in atto il punto 1) (le finanziarie procederanno con il pignoramento del quinto dello stipendio).

Hanno chiaro quello che succederà, sono quelli che durante la consulenza fanno più domande e li vedi riflettere.

Sono quelle persone che conoscono molto bene la loro situazione e che non si illudono che una botta di fortuna possa cambiare loro la vita. Sono consapevoli del loro reddito e di quelle che sono le esigenze dei figli.

Sono quelle persone che sanno chiedere un sacrificio ai figli ma che non pretenderebbero mai che questi vivano una vita sacrificata per salvare una casa.

In genere, quelli che intervengono a questo punto, sono quelli che capiscono che per salvare la casa devono agire in fretta e non fare passi falsi.

Non illudersi che si può tutto e che tutto si può salvare, essere invece consapevoli che c’è bisogno di aiuto serio e professionale per poter puntare al massimo risultato: salvare la casa e avere una famiglia unita con l’amore dei familiari.

 

Come si fa ad ottenere tutto questo?

Qualunque sia il punto in cui ti trovi, tra il numero 1 e il numero 6, sappi che hai sempre la possibilità di intervenire e risolvere. Ma solo se agisci in tempo puoi salvare la casa.

Più tardi intervieni più sarà doloroso.

Devi intervenire subito per sistemare la tua posizione con la Legge 3 del 2012 attraverso il Piano del Consumatore o l’Accordo di Composizione della Crisi.

 

Vediamo nell’aspetto più tecnico.

La Legge 3 del 2012 ha 3 procedure diverse di intervento:

  1. La Liquidazione del Patrimonio;
  2. Il Piano del Consumatore;
  3. L’Accordo di Composizione della Crisi.

Concentriamoci solo sulle due che ci permettono di salvare la casa ed escludiamo la Liquidazione.

 

Il Piano del Consumatore si rivolge specificamente a consumatori privati, ovvero non a chi ha fatto debiti di natura privata e non d’impresa.

Il funzionamento è molto semplice, stabilito che non riesci più a pagare le rate mensili, attraverso i nostri professionisti altamente specializzati, ti rivolgi al tribunale per ottenere un piano dei pagamenti che puoi sostenere.

Il principio prevede che il Piano del Consumatore sia migliorativo per il creditore rispetto alla Liquidazione del Patrimonio.

 

Ti faccio un esempio, mettiamo che hai debiti per 200.000 euro, di cui 120 mila per un mutuo non pagato e 80 mila per finanziarie e debiti con Equitalia.

La tua casa ha un valore di 100.000 euro e questo significa che, se si procedesse con la Liquidazione del Patrimonio, i creditori potrebbero ricevere al massimo questa cifra e vedersi il resto stralciato.

Invece, con il Piano del Consumatore, bisogna pianificare un rientro con condizioni migliorative rispetto alla Liquidazione.

Nel nostro esempio si potrebbe trattare di una pianificazione di 120.000 euro in un numero di anni consoni a poter sostenere le rate.

Non bisogna cadere dalla padella alla brace, quindi bisogna pianificare una rata sostenibile e che possa comunque raggiungere l’obiettivo.

In genere un Piano del Consumatore sostenibile deve avere una durata non eccessiva, l’ideale è che possa rimanere entro i 10 anni anche se ho visto Piani anche oltre i 15 anni.

Ma fai molta attenzione, il Piano del Consumatore ha le sue regole dalle quali non si può scappare.

Quella più importante è legata alla meritevolezza, significa che non devi avere commesso quelle azioni che ti fanno essere poco meritevole.

La classica azione che brucia la tua meritevolezza è quella di fare un prestito per pagare le rate e i debiti.

Fare debiti per pagare altri debiti non è un’azione ben vista dalla Legge 3/2012, perché significa incrementare il tuo debito volontariamente e, allo stesso modo, aumentare le rate.

 

Quindi se stai pensando di resistere e non accedere alla Legge 3/2012 perché le finanziarie ti fanno ancora credito e tu puoi così pagare le rate facendo un prestito, sappi che stai compromettendo la possibilità di salvare la casa.

È per questo motivo che dico sempre che bisogna agire in fretta, farlo sempre quando tutto ancora è gestibile.

Rimandare di per sé non rischia di farti saltare la meritevolezza, ma aumenta il rischio che tu possa decidere di fare un prestito per pagare qualche rata e quindi rimanere fuori dal Piano del Consumatore.

 

Poi c’è l’Accordo di Composizione della Crisi, questa procedura è rivolta a tutti, sia consumatori privati che imprenditori e professionisti.

I parametri per poterlo applicare sono diversi, unico punto comune al Piano del Consumatore è che anche l’Accordo di Composizione della Crisi deve essere migliorativo rispetto alla Liquidazione del Patrimonio.

Nell’esempio di prima, se la casa in Liquidazione può essere venduta per 100.000 euro, l’Accordo di Composizione della Crisi deve avere un vantaggio maggiore per i creditori.

 

Come si procede nell’Accordo di Composizione della Crisi?

Sempre attraverso l’aiuto dei nostri professionisti altamente specializzati, si cerca l’accordo con i creditori.

In pratica si deve ottenere il consenso di quei creditori che detengono almeno il 60% del credito.

Per farla semplice usiamo l’esempio di prima.

Il 60% di 200.000 euro è 120.000 euro, significa che se trovi l’accordo con la banca che ti ha erogato il mutuo e che ha un credito di 120 mila euro, allora hai già la base.

A questo punto ti rivolgi al tribunale e il giudice blocca tutti i creditori avvisandoli che c’è un Accordo in atto.

Il tuo debito è ridimensionato a quanto potrai sostenere e la restante parte viene stralciata: cancellata!

 

Ma fai attenzione, anche l’Accordo di Composizione delle Crisi prevede delle condizioni di accesso molto rigide: non devi aver fatto atti in frode ai creditori.

Cosa sono gli atti in frode ai creditori?

Te la faccio semplice, sono quelle azioni stupide che gli avvocati fanno fare spesso per la protezione del patrimonio come: donare la casa ai figli o fare una finta vendita a un parente.

Sono azioni inutili e pericolose.

Inutili perché il creditore può impugnare l’atto entro 5 anni dal momento in cui lo hai fatto e quindi aggredire la casa.

Pericolose perché se lo fai devi sapere che ti bruci la possibilità di poter salvare la casa in Legge 3/2012 con l’Accordo di Composizione della Crisi.

Stai alla larga da quegli avvocatucoli che ti danno consigli di ogni genere, compreso quello di donare la casa, motivo per cui devi agire molto velocemente e non perdere tempo.

 

Non esistono molti modi per salvare la casa, te li elenco qui:

  • Pagare i tuoi debiti per intero
  • Accedere al Piano del Consumatore della Legge 3/2012
  • Accedere all’Accordo di Composizione della Crisi della Legge 3/2012

Tutte le altre strade che ti propongono gli avvocati sono solo inutili e rischiose.

Il rischio peggiore che corri è quello di vederti portare via la casa e rimanere indebitato a vita.

 

La Legge 3 del 2012 è quella legge che ti dà una nuova opportunità di vita che diversamente non avresti mai!

Quella legge che ti permette di intervenire in tempo prima di perdere la casa e compromettere i rapporti familiari evitando che quello che c’è di buono in una famiglia si trasformi in rancore o, peggio, odio.

[Storia Vera]: Come abbiamo dimezzato il debito e Salvato la casa di Aniello e Anna

Salvare la casa è l’obiettivo che hanno tutti quelli che sono pieni di debiti e una casa a rischio.

Come abbiamo visto si può fare ma è importante che ci siano tutti i requisisti.

Per poterli riconoscere tutti e non rischiare ci vuole un’alta conoscenza della Legge 3 del 2012 e quindi dei nostri professionisti altamente specializzati.

Troppe volte abbiamo visto Piani del Consumatore predisposti da avvocati faciloni che vengono rigettati dal giudice.

È proprio perché abbiamo lavorato benissimo la pratica di Aniello e Anna che questa è andata a buon fine.

 

Aniello e Anna sono felici per la nascita della loro bambina, la seconda, anche se vivono in una modestissima abitazione in affitto composta da cucina, bagno e una camera.

Con il passare degli anni sentono però l’esigenza di cambiare casa per garantire alle bimbe che crescono un ambiente adeguato.

I loro redditi ora gli permettono di fare il grande passo e decidono di sottoscrivere un mutuo per acquistare una casa che possa soddisfare le esigenze della famiglia.

L’immobile richiede una forte ristrutturazione e in più si devono acquistare tutti i mobili necessari.

L’imprevisto però è dietro l’angolo.

Anna nel 2015 subisce un incidente che non le permetterà più di tornare al lavoro e viene così a mancare una parte del reddito famigliare che aiutava il marito a far fronte a tutti gli impegni.

Aniello resiste per qualche tempo ma, complice anche un periodo di Cassa Integrazione non riesce più a pagare regolarmente le rate dei finanziamenti.

Cerca di fare il possibile per tenere fede ai suoi impegni, come tantissime brave persone, per salvare la casa.

Casa che non vuole per nessuno motivo perdere.

Ma alla fine non ce la fa più.

Deve scegliere. “Pago i debiti o do da mangiare alle mie bambine?”

Aniello comincia a saltare le rate e alla fine la Banca gli mette all’asta la casa.

La Legge 3 del 2012 prevede che si possa proporre al giudice un Piano del Consumatore che deve essere migliorativo dell’ipotesi di vendita dell’abitazione che ha un valore di circa 120.000 euro ma che da più stime fatte sarà difficile vendere a più di 80.000 euro.

La proposta di Aniello, ora che ha un lavoro stabile e ben retribuito, è di versare 900 euro al mese, al quale si aggiungono 300 euro versati da sua suocera con suo cognato per un totale di 1.200 euro al mese per 10 anni.

Verserà quindi in totale 144.000 euro che andranno a coprire, oltre alle spese legali, l’87%

del mutuo residuo e il 2,5% dei crediti delle finanziarie, con un risparmio quindi di più di 100.000 euro rispetto al debito accumulato.

Obiettivo raggiunto: Aniello a Anna potranno continuare ad abitare nella loro amata casa e i debiti vengono resi, come da dettami della legge 3 del 2012, umanamente pagabili.

Il Giudice ha accettato la proposta l’8 gennaio del 2019 e ora finalmente Aniello e Anna possono vivere felici assieme alle loro splendide bambine nella casa per cui tanto hanno sofferto.

La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati

La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati non è uno slogan e nemmeno promesse verbali, si tratta di una garanzia reale e concreta che troverai scritta nei nostri contratti.

La garanzia tutela te e il risultato finale della tua procedura.

Il principio è molto semplice si basa sul risultato, non sull’impegno.

Cosa te ne fai di tutto il mio impegno se alla fine non hai risultati?

Nulla.

Eppure è quello che al massimo trovi come garanzia in qualche scappato di casa.

 

Noi ci impegniamo seriamente e duramente sulla tua pratica, ma solo per il risultato finale: la cancellazione totale dei debiti.

Non ci sono altre possibili soluzioni ammesse!

Se la pratica viene rigettata allora ti restituiremo ogni singolo centesimo, non ci facciamo pagare per assenza di risultati.

Ma la garanzia non vuole solo tutelare quello che paghi, principalmente vuole tutelare il risultato che tu stesso desideri.

Infatti, se il giudice dovesse rigettare l’istanza, significherebbe che c’è nostra responsabilità. Questo porterebbe a rimborsarti quanto hai pagato e noi avremmo lavorato gratis per mesi.

Ecco perché abbiamo il 100% di risultati ottenuti e non abbiamo nessun rigetto, perché se accogliamo la tua pratica è perché siamo assolutamente certi che la pratica andrà a buon fine.

 

Sono certo di quello che dico perché una pratica di Legge 3/2012 non è una causa, il giudice non ha grande discrezionalità a fronte delle documentazioni presentate, non ha cavilli su cui si rischia l’accoglimento o il rigetto.

Una pratica di Legge 3/2012 è semplicemente una procedura. Procedura significa che se ci sono determinate caratteristiche, se sono stati rispettati determinati parametri, se tutti i passaggi sono giusti, il giudice emette una sentenza di omologa.

Significa che prende atto che tutto è in regola e dà il suo benestare alla procedura.

Tutto qui.

Niente decisioni da parte del giudice dettate da umori o simpatie, solo lettura dei fatti e omologa degli stessi.

Testimonianze Clienti

Quella di Aniello e Anna non è certo l’unica storia di successo che abbiamo ottenuto, in ordine è una delle ultime, una delle più recenti.

Al nostro attivo abbiamo moltissime storie da raccontare, ognuna porta un nome e cognome, ognuna rappresenta una famiglia.

La cosa bella ed emozionante è che ogni storia è unica, alcune sono simili, ma quando le vivi ti rendi conto della loro unicità ed importanza.

Questo perché dietro ogni sentenza ricevuta ci sono persone, con sentimenti, con emozioni, persone che hanno sofferto e che spesso sono arrivate al limite pensando che oltre non avrebbero potuto.

Eppure adesso sono lì, a vivere la loro vita serena e libera dai debiti.

 

Puoi trovare una piccola parte di queste storie nel libro Fatti e Non Parole, un libro che ho voluto fortemente perché volevo proprio dare un po’ di spazio alle storie, non solo ai numeri.

È importantissimo sapere che una sentenza ha cancellato debiti per centinaia di migliaia di euro, ma è ancora più importante sapere che dietro quei numeri ci sono persone.

Persone con storie toccanti, alle volte tristi, altre dure. Storie di percorsi difficili ma che tutte alla fine hanno quel lieto fine desiderato. Il riscatto da un percorso di troppi debiti.

In Fatti e Non Parole, che puoi scaricare gratuitamente in formato pdf cliccando direttamente sull’immagine qui di fianco, troverai le storie di alcune persone e famiglie, ma anche i fatti dati dalle sentenze ottenute e, cosa che mi riempie sempre il cuore, le lettere di ringraziamento di chi è tornato a vivere.

 Scarica il libro in formato pdf adesso, non ti è richiesta nessuna iscrizione, devi solo cliccare sull’immagine e averlo sul tuo computer o sul tuo telefono per poterlo leggere e sfogliare con calma.

 

Puoi rimanere aggiornato su tutte le attività che mettiamo in atto, scegli uno qualsiasi dei social che vedi sotto o puoi seguirci direttamente su più canali.

Da pochi giorni abbiamo aggiunto un nuovo modo per rimanere collegato con noi. Se hai difficoltà a guardare i video o non hai tempo per leggere, puoi seguire il nostro Podcast Capitan Sdebito. Ti potrà fare compagnia anche in auto se viaggi molto.

 

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Come hai visto avere difficoltà sul pagamento della rata del mutuo purtroppo non è una cosa difficile, considerando i tempi che corrono rischia di essere qualcosa di molto frequente.

Cosa accade in questi casi lo sai, abbiamo avuto modo di esplorare tutti i problemi che nascono per mancato pagamento della rata.

Sai anche che se la situazione diventa difficile non c’è da perdere tempo.

Il mancato pagamento del mutuo sulla prima casa, come abbiamo visto prima, significa che è presente un problema finanziario molto grave.

Quando non si paga più il mutuo significa che si è sovraindebitati, proprio perché in genere si preferisce mantenerlo attivo fino alla fine, anche a scapito delle altre rate.

Questo significa che la situazione è molto critica, potrebbe essere compromessa oppure potrebbe essere un sovraindebitamento iniziale, la cosa importante è parlarne subito con un esperto.

 

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Gianmario Bertollo

 

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