Liquidazione del patrimonio – Esci subito dal vortice dei debiti

Ritrovarsi trascinato nel vortice dei debiti con rate mensili che non si possono pagare, sta diventando la normalità in una nazione ormai allo sbando economico-finanziario.

Non spetta a me fare un’analisi politica, ma da esperto di liquidazione del patrimonio ed esdebitazione non posso fare altro che lanciare un allarme su quanto grave sia diventata la situazione.

Già prima della pandemia i dati erano spaventosi, si sapeva che il 10% degli italiani era sovraindebitato.

La situazione è nettamente peggiorata!

Fino a fine 2019 c’erano 6.000.000 di persone in sovraindebitamento che avevano estrema difficoltà a mantenere gli impegni di rate e pagamenti ma che resistevano e che avevano una prospettiva nella liquidazione del patrimonio.

Adesso ci ritroviamo con 6.000.000 di italiani che si trovano in stato di povertà assoluta. 

Significa che le loro prospettive sono quasi finite, non hanno più la speranza di poter risolvere i loro problemi.

Nel frattempo gli italiani in sovraindebitamento sono aumentati e questo fa rabbia se pensiamo che prima dell’introduzione dell’euro i sovraindebitati in Italia erano circa 500.000.

Il Secondo Rapporto Nazionale sul Sovraindebitamento oggi denuncia 10.000.000 di italiani in stato di sovraindebitamento!

In questi anni mai nessuno ha speso una parola per promuovere la liquidazione del patrimonio. 

La liquidazione del patrimonio ex art. 14 ter L.3/2012, oggi contenuta nel codice della crisi con il nome di Liquidazione controllata del patrimonio, è una delle possibilità che la legge mette a disposizione di chi ha troppi debiti, per liberarsi definitivamente.

Finalmente le cose stanno cambiando, ma se ne avessero parlato in passato, anche solo qualche volta, oggi le cose per molti italiani sarebbero diverse.

E’ importante per una persona in sovraindebitamento arrivare a conoscenza della possibilità della liquidazione del patrimonio prima che subisca l’esecuzione immobiliare o il pignoramento dello stipendio.

Stiamo vivendo in pieno un nuovo momento di crisi profonda, dopo la pandemia adesso ci ritroviamo a dover affrontare la crisi economica causata dalle vicende in Ucraina.

È sotto gli occhi di tutti:

• Aumenti dei carburanti;
• Aumenti delle energie;
• Aumenti delle materie prime.

Tutto questo porta disastrose conseguenze sul costo della produzione e sull’occupazione in Italia.

Per dirla semplice, tutto costa di più e molti posti di lavoro sono a rischio o si stanno perdendo, anche chi ha un lavoro e uno stipendio è in enorme difficoltà a poter sopravvivere.

Non è possibile attendere ancora e sperare che le cose migliorino, sono anni che ci dicono che le cose miglioreranno e che ci vuole fiducia, ma se qui non ci si dà da fare speranza e fiducia portano sul lastrico.

Basta guardare gli attuali 6 milioni di italiani in povertà, la maggior parte di loro prima della pandemia non era in questo stato, si è fidata, ha avuto speranza ma alla fine è precipitata nel vuoto in balia dei creditori.

L’unica fiducia va riposta su sé stessi e sulle proprie forze che devono essere proiettate a chiudere tutti i debiti prima che sia troppo tardi!

Adesso sono a rischio altri 10 milioni di italiani che, se non risolvono questo problema, presto anche loro cadranno in povertà assoluta.

La liquidazione del patrimonio è la vera e unica soluzione, questo articolo vuole aiutare a scoprire come fare per risolvere tutti i problemi in modo definitivo!

Si tratta di una procedura di esdebitamento, ovvero di cancellazione dei debiti che non si possono pagare.

Per essere più precisi la liquidazione controllata del patrimonio fa parte della Legge 3 del 2012, oggi inserita nel codice della crisi, ed è quella procedura che permette di pagare i debiti fin dove è possibile, stralciando il resto.

So che sembra molto strano, in Italia non siamo abituati a leggi che vanno veramente in favore del cittadino, anzi a dire la verità non ne ricordo nessuna. 

L’unica è proprio questa legge che, quasi 12 anni fa, il governo Monti fu costretto a approvare perché era una imposizione della Comunità Europea.

Siamo talmente poco abituati a leggi come questa che quasi non ci si crede, eppure è proprio una legge dello Stato.

Nel codice della crisi è contemplata la soluzione della liquidazione controllata del patrimonio; questa permette di chiudere tutti i debiti mettendo a disposizione quello che si può per un periodo di tempo di 3 anni.

Questi dettagli li vediamo più avanti, adesso dico solo che bisogna fare attenzione a chi ci si rivolge.

Ci capita spesso che nel nostro gruppo Facebook alcune persone, che hanno fatto la pratica con il loro avvocato, si lamentino che la loro vita è peggiorata.

Purtroppo questo capita quando, per fare una liquidazione del patrimonio, ci si rivolge a degli improvvisati. 

Non conoscere molto bene e in modo profondo questa legge e la procedura di liquidazione del patrimonio, comporta dei gravi problemi perché si rischia di mettere in guai più seri la persona in sovraindebitamento.

Per questo bisogna sempre avere a che fare con specialisti che si occupano solo di legge contro il sovraindebitamento come facciamo in Legge3.it

Fino ad oggi abbiamo già salvato 166 famiglie liberate da 82.762.000 € di debiti che non avrebbero potuto mai pagare.

Queste 166 persone hanno aspettato sperando che qualcosa di buono accadesse, si sono mosse ed hanno agito per il loro bene e per il bene della loro famiglia!

Comprendere il meccanismo della liquidazione controllata del patrimonio è molto semplice, se ogni mese non si riescono a pagare le rate e i debiti superano il patrimonio, allora si è in sovraindebitamento.

E’ importante conoscere e conteggiare tutti i debiti e nel frattempo conteggiare tutti i valori patrimoniali.

Se anche vendendo tutto quello che si possiede non si riesce a chiudere i debiti, allora questo conferma che non è possibile stare ad attendere quei tempi migliori che mai arriveranno.

Non è sarcasmo, desidero ricordare che ci sono 6 milioni di italiani che hanno atteso quei tempi migliori che per loro non sono mai arrivati.

Non intervenire e attendere aumenta ogni giorno il rischio che i creditori assalgano il patrimonio e  portino via tutto quello che si possiede.

Pezzo per pezzo, compreso il pignoramento dello stipendio, per poi rimanere ancora pieni di debiti.

La procedura di liquidazione del patrimonio permette di cancellare tutti quei debiti che non si possono pagare mettendo a disposizione quello che si ha.

Una domanda che mi sento spesso fare è “Ma io devo mettere tutto a disposizione? Non ci sono beni che non possono essere liquidati?”

Quali sono i beni che non possono essere liquidati?

Sì, il principio è sempre quello che i debiti vanno pagati, ma nella liquidazione del patrimonio gli adempimenti sono diversi dal pignoramento vero e proprio. 

Il giudice non “condanna” a pagare, al contrario riconosce tutte le esigenze della famiglia e lascerà sempre a disposizione quella parte di stipendio che serve a vivere dignitosamente.

Quindi, prima vengono le esigenze della famiglia, tutte le spese che si devono sostenere per vivere dignitosamente, dopo si metterà a disposizione la parte restante del reddito.

In genere lascia anche tutti quei beni (autovetture, attrezzature, ecc.) che servono alla produzione del reddito. 

Poi ci sono anche tutti quei beni che non sono pignorabili e che non vanno minimamente presi in considerazione, come i beni di prima necessità, le fedi nunziali, gli oggetti di culto, gli animali domestici, ecc.

Insomma, la procedura di liquidazione del patrimonio tiene conto di tutte le esigenze della persona in stato di sovraindebitamento, ecco perché considero la contro il sovraindebitamento una legge di civiltà.

Come abbiamo detto la liquidazione del patrimonio passa attraverso la legge contro il sovraindebitamento.

Conoscerne il funzionamento serve a capire quali risultati porta se affrontata in tempo e con i giusti professionisti. 

In caso di sovraindebitamento o se si sta per raggiungerlo, il mio consiglio è quello di non sprecare tempo, il rischio è quello di perdere tutto e cadere nello stato di povertà assoluta. 

Quella è una condizione molto dura, una condizione nella quale in teoria si potrebbe ancora fare la liquidazione del patrimonio, ma in pratica so per certo che diventa impossibile.

Oggi l’economia è talmente devastata che i troppi debiti non sono più gestibili come un tempo.

Claudio è un imprenditore che ha subito un fallimento a causa di somme che non ha potuto incassare.

Dal fallimento si sono innescati una serie di eventi negativi: prima chiude l’azienda, poi il relativo crollo delle entrate e, infine, i rapporti con la famiglia si logorano fino a perderla.

Claudio vuole uscirne fuori, cerca delle soluzioni fino a trovare un Organismo di Composizione della Crisi per poter accedere alla legge contro il sovraindebitamento, ma questo, senza analizzare bene i dati, gli dice che non può accedere.

Claudio non demorde, legge, si documenta, non crede che una legge fatta per le sue esigenze non sia adatta a lui e, continuando a cercare, trova noi di Legge3.it e scopre che la soluzione c’è anche se gli sembra “troppo bella per essere vera”.

Mettendo a disposizione delle proprietà immobiliari il cui destino era quello di essere svendute all’asta, Claudio si libera di tutti i debiti che ammontano a 440.000 €

Guarda il video e ascolta attraverso le sue parole come ha risolto il suo problema

Claudio ha capito da subito che per accedere ai benefici della legge contro il sovraindebitamento deve avere forza di volontà.

Claudio oggi vive una vita serena e sa di poter camminare a testa alta.

Storie come quella di Claudio ne abbiamo affrontato e ne affrontiamo tutti i giorni. 

Storie di imprenditori o di padri di famiglia o di donne da sole, tutte storie molto dure ma con un lieto fine.

In Legge3.it non perdiamo mai occasione di raccontarle, proprio perché sono storie di riscatto che meritano di essere raccontate, per la loro forza e per la loro intensità.

Per questo motivo ho scritto un libro dal titolo Fatti e Non Parole.

Puoi leggere tu stesso anche ora il libro, cliccando sull’immagine qui di fianco potrai scaricare sul tuo telefono o sul tuo computer, gratuitamente, una copia in PDF, senza dover lasciare nessun dato. 

Il libro contiene le storie di alcuni dei nostri clienti, parla delle loro sofferenze e difficoltà, ma anche di come hanno risolto. 

Poiché il titolo è Fatti e Non Parole, quello che si racconta è supportato dai fatti concreti che sono le lettere di ringraziamento che ci hanno inviato e dalle sentenze dei tribunali che li hanno liberati.

All’interno c’è tutto!

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Troppo spesso in questo settore vediamo spuntare come funghi improvvisati e faciloni. 

Che si tratti di professionisti iscritti agli albi o di agenzie del debito, queste figure stanno minando la credibilità di chi lavora sul serio, grazie ai risultati che non ottengono dovuti alla loro incompetenza.

Per questo motivo abbiamo inserito la clausola di Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.

Una garanzia che permette di verdersi rimborsati fino all’ultimo centesimo nel caso in cui la pratica andasse male e venisse rigettata.

Il rigetto di una pratica deriva dall’ignoranza e dall’incompetenza di chi la prepara. Non ci sono responsabilità di altri!

Noi siamo perfettamente consapevoli di come lavoriamo ogni singola pratica e non prendiamo nessun incarico se abbiamo dei dubbi sulla sua fattibilità.

Quando diciamo che la pratica di sovraindebitamento sarà accolta, lo diciamo con certezza matematica del 100%

Per questo motivo sappiamo di poterci mettere la Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.