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Legge Salva Suicidi: l’unica strada per RIPARTIRE “PULITI”

Cos’è la legge salva suicidi?

Ogni volta che parlo di legge salva suicidi con un cliente, o che un mio collaboratore lo fa al posto mio, ci rendiamo conto che le persone con troppi debiti non hanno un’idea molto chiara. A parte qualche raro caso, la maggior parte ha le idee confuse.

Sento affermazioni come:

 

  • So che ho una riduzione dei debiti in percentuale.15%, 35%, 24%, 60%, ecc. Escono fuori numeri che manco a tombola.
  • Mi pianificano i debiti a un tot al mese per i prossimi 20 anni.
  • Mi cancellano dalla CRIF e dalla Banca d’Italia.
  • Mi fanno fare un consolidamento dei debiti.
  • Se non ho la casa da mettere a disposizione non la posso fare.
  • Ecc.

Mi fermo, ma posso garantirti che se ne sentono di tutti i tipi.

La colpa di tutto questo è delle fantomatiche agenzie del debito che stanno sorgendo come i funghi. Infatti ogni giorno vedo e sento nuovi “professionisti” che di colpo sono esperti di qualcosa che fino ad una settimana prima non ne conoscevano nemmeno l’esistenza.

Guarda che non lo dico con polemica, il tasso di sovraindebitamento in Italia è talmente alto che ci sarebbe veramente bisogno di tantissimi professionisti che si occupino e si preoccupino di chi sta male per troppi debiti. Non pretendo di poter gestire tutto da solo.

Anche se ogni mese in Legge3.it facciamo selezione di nuovi collaboratori, è impensabile che io con tutti i miei collaboratori possiamo aiutare più di 7.000.000 di persone che soffrono.

Ma non posso nemmeno fare finta di niente quando vedo gente che fino a ieri faceva corsi di PNL oggi spacciarsi per grande esperto di Legge 3/2012. Oppure ignorare quelli che si spacciano per esperti da più di vent’anni di una legge che ha appena dieci anni di vita, su dai, non scherziamo, facciamo i seri.

Ci rendiamo conto che questa gente esiste davvero sul mercato e, solo perché paga una sponsorizzata, si arroga il diritto di rovinare per sempre la vita di persone che stanno male?

Ok, mi calmo.

Considerato qual è il livello di conoscenza di questa gente, sento forte la responsabilità di scrivere un articolo che parla specificatamente della legge anti suicidi in modo che si faccia chiarezza. Chissà che qualcuno di questi fenomeni non lo legga e almeno impari seriamente qualcosa.

La cosa che mi preme di più è fare chiarezza sulla Legge 3/2012, quali sono le sue potenzialità e, soprattutto, cosa può fare per te questa legge che salva dai debiti. Per rendere davvero tutto più chiaro, voglio partire dal dare una risposta a una domanda.

  • Perché esiste una legge salva suicidi?

Si, hai capito bene, non voglio rispondere direttamente al “che cosa è”, ma al perché esiste. Se capiamo davvero il senso della legge allora diventa più facile capire cosa fa e come funziona, in questo modo eviti anche di cadere nei tranelli dei truffatori e degli incompetenti che rischia di mandarti definitivamente in rovina.

Per rispondere al perché esiste la legge, potrei dirti che fu la Comunità Europea ad imporla all’allora governo Monti e so che non ti mentirei, è vero. Ma non è questa la vera risposta. La vera risposta si trova nello spirito della legge stessa.

Chi ha pensato la legge, voleva che anche in Italia ci fosse una legge di dignità della persona umana. Significa che era ed è importantissimo preservare e tutelare la dignità di quelle persone che i debiti facevano sparire nel nulla.

Proviamo a tornare indietro con la memoria a 10 anni fa, ricorderai che quasi tutti i giorni i telegiornali aprivano i notiziari con titoli tipo “Imprenditore suicidato per troppi debiti – Si dà fuoco davanti a Equitalia per troppe tasse – Non riesce a pagare il mutuo e si impicca”.

Ti risparmio lo strazio, ma se hai un po’ di memoria dovresti ricordare.

Situazioni davvero pesanti che solo chi ha vissuto o sta vivendo in prima persona può davvero capire.

  • Tornare a casa da lavoro e avere paura di aprire la cassetta della posta per trovarci dentro la “busta verde”;
  • rispondere al telefono col terrore che possa essere un recupero crediti che ci minaccia;
  • vivere l’angoscia di guardare negli occhi amici e conoscenti con il timore che questi sappiano dei nostri debiti;
  • sussultare ogni volta che suonano alla porta di casa, con la paura che possa essere l’ufficiale giudiziario e invece è solo il vicino che ha bisogno di un po’ di sale.

Queste sono solo tra le paure più quotidiane, quelle che si vivono con il timore che possa succedere qualcosa; poi esistono i pericoli più gravi, quelli che violano la tua privacy e spesso vanno molto oltre.

Per esempio quando personaggi loschi si presentano in casa dei tuoi anziani genitori e iniziano a etichettare il mobilio mettendo sopra dei post-it che non valgono a nulla ma che creano ansia e terrore.

Oppure quando ti entrano in casa spacciandosi per l’ufficiale giudiziario o come “incaricato” della banca, sono solo dei malviventi al soldo delle aziende di recupero crediti che vanno immediatamente cacciati fuori e va chiamata la polizia.

Delinquenti senza scrupoli che vanno sul posto di lavoro di molte persone violando la privacy e agendo con fare minaccioso.

La loro impunità e pericolosità è dimostrata dal fatto che alcune volte hanno avvicinato i debitori fuori dalle scuole mentre questi attendevano i figli, quindi non solo in un ambiente fuori luogo ma anche turbando pesantemente la debole psiche di bambini inermi.

Questo succede ancora oggi e succedeva in passato, con pressioni di questa natura e senza leggi che tutelavano i sovraindebitati, questi, troppo spesso, hanno deciso di fare scelte estreme.

Quelle scelte che non vanno fatte perché non risolvono e perché ingigantiscono ancora di più il problema.

Anche perché, diciamoci la verità, in Italia c’è sempre stata l’idea che se uno ha dei debiti è una persona brutta, da evitare, una persona negativa. Poi, se questi debiti non riesce nemmeno a pagarli allora “apriti cielo”, è sicuramente un colpevole.

È vero?

È così che ci fanno sentire. Appena si viene a sapere che abbiamo troppi debiti allora tutti a bisbigliare quando entriamo in una stanza, sentiamo addosso tutti gli sguardi di accusa e di finta comprensione, come a dire: “È meglio che mi stai lontano sennò mi chiedi dei soldi”

Posso benissimo immaginare come si sono sentite tutte quelle persone che si sono viste attaccate da tutte le parti e lasciate completamente sole.

Attaccate dai creditori opprimenti con modi davvero pericolosi, essendo consapevoli di avere un debito spropositato e, nel frattempo, isolate da parenti e amici, escluse dai rapporti sociali. Non invitate più a feste e riunioni, ma anche se presenti, facendole spesso sentire indesiderate, non facendo nulla per farle sentire confortate e aiutate.

Se solo le persone vicine riuscissero veramente a capire il bisogno di chi ha troppi debiti.

Se solo comprendessero che delle sincere parole di conforto possono aiutare, quelle parole che danno la carica emotiva per non fare sentire fallito un fratello, un genitore, un parente, un amico.

Padri e madri di famiglia che si sentono piccoli e impotenti di fronte a esigenze minime dei loro figli, che non riescono a reggere il loro sguardo di fronte a richieste di poco conto.

Mi vengono i brividi al pensiero di quanti genitori in questi giorni stanno cercando di dire ai loro bambini che quest’anno Babbo Natale non passerà, ci provano ma non trovano le parole giuste. Esistono parole giuste?

Generi che hanno il senso di oppressione solo al pensiero di tutte le parole velenose che solo le suocere sanno dire. Mariti che vivono in costante senso di colpa, nei confronti delle mogli, perché quella che vivono non è la vita che avrebbero voluto per loro.

Con stati d’animo come questi, dove la paura, l’ansia, l’angoscia, sono sempre accompagnate da quel peso sul petto che toglie il respiro, si creano quelle situazioni nelle quali la persona con troppi debiti tende a nascondersi, a sparire.

Frasi che sento dire troppo spesso sono “Io non esisto più” oppure “Io sono un fantasma”.

Tutto questo è un inferno che ogni giorno milioni di persone vivono e che la notte non li fa dormire. Ci si sente inadeguati e non all’altezza ed è con questo spirito, anzi con questa anima nera, che migliaia di persone hanno fatto la peggiore scelta.

Non voglio e non posso giudicare nessuno, io stesso non ho mai nascosto di avere fatto cattivi pensieri nei momenti più bui della mia vicenda. Ma avendo avuto la forza di venirne fuori ho voluto con tutto il cuore mettermi a disposizione di chi oggi vive la stessa situazione.

Tutto questo non ha lasciato indifferente chi ha pensato e scritto la legge "salva suicidi".

Non si trattava semplicemente di scrivere una norma assente, certo era chiaro che mancava una legge sui debiti del consumatore e del piccolo imprenditore, ma quello che si voleva era proprio fare una legge che aiutasse chi ha troppi debiti e gli restituisse la dignità umana.

Proprio a quella persona che la dignità l’aveva vista calpestata e denigrata. Insomma, serviva una legge per ripianare i debiti, ma era importante farla in modo che avesse lo spirito umano giusto.

Ed è proprio rifacendosi allo spirito giusto che la legge salva suicidi ha avuto finalmente vita.

Perché si arriva ad indebitarsi fino al collo?

Anche questa sembra una domanda dalla facile risposta soprattutto se si osserva da fuori distrattamente.

Verrebbe da pensare che chi si indebita fino al collo lo fa solo per incapacità ad amministrare, oppure perché ha deciso di vivere al di sopra delle sue possibilità, o peggio ancora vivere alle spalle degli altri, senza contare che c’è chi pensa che chi si indebita fino al collo sono imprenditori che stanno truffando l’Agenzia delle Entrate, le banche e i fornitori.

Insomma, se torniamo all’argomento pregiudizio anche qui non si scherza.

Come se davvero la società italiana sia drasticamente cambiata negli ultimi 20 anni pensando solo a come fare debiti. Eppure non è così.

Sicuramente è vero che negli ultimi 20 anni le cose sono drammaticamente peggiorate.

Analizzando i fatti, possiamo affermare che l’introduzione della moneta unica ha messo in fortissima crisi l’economia italiana: il nostro potere d’acquisto è crollato.

Ricordi quando da ragazzi, al sabato sera, uscivamo con gli amici e in tasca avevamo dieci mila lire? Mangiavamo la pizza in pizzeria, bevendo la nostra birra, si comprava un pacchetto di sigarette e a fine serata ti rimaneva ancora qualche biglietto da mille in tasca. Ricordi?

Oggi l’equivalente sarebbero le 10 euro. Prova a mandare un ragazzo il sabato sera fuori con gli amici con sole 10 euro in tasca, se va bene riesce a malapena a mangiare la pizza e dipende anche dalla pizzeria.

Come se non bastasse le cose sono peggiorate con la crisi dei mutui scoppiata in USA nel 2008.

Se ricordi noi qui in Italia stavamo cercando di resistere all’euro tentando di rifarci un’economia, un po’ zoppicante, ma ci stavamo anche riuscendo; poi è scoppiata questa bolla finanziaria dall’altra parte del mondo. Sembrava talmente lontano da non toccarci mai, invece, come ogni onda lunga di questo tipo, dopo poco è arrivata anche qui, innescando un meccanismo di assoluta sfiducia delle banche nei loro clienti.

  • Fidi revocati;
  • scoperture su cui rientrare;
  • nessuna banca concedeva più un euro di prestito;
  • le stesse banche non si fidavano più delle altre banche.

Insomma, se ricordi un vero clima di terrore finanziario.

Quello ha messo in ginocchio la nostra economia. Una situazione nella quale aziende hanno iniziato a trovarsi in serie difficoltà.

Parlo di aziende sane con decine o centinaia di dipendenti che, a causa di un cambiamento improvviso del sistema, si sono ritrovate con le casse vuote, senza poter pagare fornitori, tasse e nemmeno dipendenti. Aziende per le quali se è andata bene hanno navigato in acque bruttissime per moltissimi mesi, invece quelle a cui è andata male hanno chiuso battenti mettendo in mezzo alla strada centinaia di famiglie.

Tutti questi sono fatti accaduti poco più di dieci anni fa, non possiamo dimenticare.

Quegli stessi fatti per i quali qualcuno ha fatto scelta estrema e, per fortuna, molti altri hanno resistito. Ma molto spesso per resistere si sono ritrovati a dover affrontare dei prestiti, dei finanziamenti, nella speranza che le cose ritornassero alla normalità e questo non è più accaduto.

Come si diceva in quegli anni, quella crisi era la nuova normalità a cui ci siamo dovuti adeguare.

Solo questo è servito a mettere in ginocchio milioni di italiani, ma se aggiungiamo anche gli imprevisti di ogni tipo, la situazione si fa ancora più drammatica.

A noi di Legge3.it capita tutti i giorni di parlare con persone che hanno troppe rate e debiti da pagare e molto spesso si sono ritrovate in questa situazione anche semplicemente per una malattia di un familiare. Imprevisto brutto e pesante che, non solo ha cambiato l’umore di tutta la famiglia, ma l’ha anche messa in difficoltà economicamente.

Sai quante famiglie con bambini che hanno problemi, con ragazzi che hanno subito un incidente, ci sono e che hanno gravi difficoltà economiche? Oggi la sanità pubblica non è più sufficiente, se la malattia di quel bimbo è talmente rara da non essere riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale, sai cosa significa per i genitori?

Ma anche se si tratta di cure previste per malattie riconosciute il problema rimane. Molto spesso queste persone devono spostarsi di città in città, di regione in regione, per poter curare i loro figli. Le cure le paga lo stato certo, ma le trasferte, i pernottamenti dei genitori, i giorni di lavoro perduti, ecc. sono tutte cose a carico della famiglia.

Tutte queste e molte altre sono le vere motivazioni di chi è pieno di debiti oggi.

Non stiamo parlando di gente che è andata a fare le vacanze alle Canarie o il weekend a Cortina, parliamo di gente che al mattino si tira su con la sveglia e sa che deve cominciare una giornata nuova per mettere insieme il pranzo con la cena e fare lo slalom tra i creditori oppressivi.

Da una parte l’angoscia e la paura per la salute del proprio caro, dall’altra parte l’angoscia e la paura di non avere sufficienti soldi per curarlo.

Se si ha la fortuna di avere un lavoro stabile, o un immobile, non è difficile trovare una finanziaria che ti possa vendere denaro.

Spesso si accede a questo credito perché c’è una spesa urgente da fare e non si hanno più risparmi. Oppure perché non si reggono più le uscite e si ha bisogno di liquidità per poter vivere. Si prende un nuovo prestito che all’inizio dà l’illusione che tutto funziona bene, con quel denaro si pagano le rate degli altri prestiti, ma poi, quando anche questi soldi finiscono, ci si ritrova con una rata in più.

Quando si è in queste condizioni quasi sempre si hanno molte uscite, ogni mese l’accumulo di 3, 4, 5 o più rate, ti mette K.O.

Non si riesce a vivere più, il denaro è insufficiente per pagare tutto e mantenere la famiglia ed ecco che dietro l’angolo c’è pronta la finanziaria o la banca che ti finanzia con un bel mutuo ipotecario, il cosiddetto “consolidamento debiti”.

Purtroppo questa pratica molto diffusa è quasi sempre un danno per chi ha troppi debiti.

Prima di tutto perché il debito aumenta in modo molto importante, il nuovo calcolo degli interessi e delle spese fa crescere ancora di più il debito, tu te ne accorgi ma pensi di non avere altra scelta; in secondo luogo perché il debito diventa di natura ipotecaria e qui la banca è come il vampiro, felice di poggiare i denti sul tuo collo, pronta a mordere.

Non sono solo queste le motivazioni per cui chi ha troppi debiti si trova in queste condizioni.

Ci sono quelli che sono stati raggirati dalle banche quando, fino a prima del 2008, hanno ottenuto mutui per acquisto di casa, con valutazioni oltre il 110% dell’immobile stesso. Mutui per i quali già sono stati pagati più di 10 anni di rate ma il valore del debito attuale è superiore al valore dell’immobile completamente svalutato.

Questa gente paga rate impossibili per case che sono già destinate ad una manutenzione straordinaria.

Debitori che si ritrovano tali solo perché hanno garantito per un figlio, un amico, un parente. In questi casi il garante oltre a dover pagare le sue rate e i suoi debiti, deve coprire le rate di una terza persona.

Imprenditori che hanno resistito negli anni a una economia malevola e malata e che si ritrovano oggi con debiti importanti con l’Agenzia delle Entrate solo perché sono stati costretti a scegliere se pagare gli stipendi dei loro dipendenti, assicurando il cibo in tavola di quelle famiglie, oppure se pagare le tasse e i contributi.

A tutto questo aggiungiamo il costo della vita oggi.

Prima ti ho fatto l’esempio della pizza al sabato sera, ma se hai qualche anno e ricordi la lira, sai bene cosa significava fare la spesa settimanale allora e cosa significa oggi. Non possiamo ignorare questi che sono fatti reali.

Solo in Italia si è avuta una riduzione dei salari dove negli altri paesi europei sono aumentati.

Non mi interessano le ragioni politiche, se colpa dell’Europa, se colpa del governo o di chissà chi, mi interessa il fatto che la gente sta sempre peggio e i sovraindebitati aumentano ogni giorno.

percentuale di famiglie sovraindebitate ultimi venti anni

Se osservi la tabella noti la crescita paurosa di persone che non riescono a pagare tutti i debiti.

Nel 1998 c’era un valore abbondantemente basso dello 0,5%, segno di una economia sana che girava bene in tutto il paese.

Nel 2000 la percentuale era ancora molto bassa, lo 0,9%, ma subito dopo puoi vedere come questi numeri aumentano anno per anno a grandi passi fino a toccare la percentuale del 10% nel 2018.

Se pensi che sono dati vecchi di 3 anni, vengono i brividi.

Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni dopo questo periodo di Covid?

Non solo i numeri sono destinati a crescere in modo ancora più importante, ma stavolta non bisogna aspettare anni per vedere questa nuova ondata. Stavolta sarà molto più immediata proprio perché gli italiani stanno dando fondo ai loro ultimi risparmi.

Cos’è la legge salva suicidi?

Chiariamo subito una cosa: se qualcuno ci ha prestato dei soldi, è importante che il creditore li possa riavere indietro. È un principio sacrosanto su cui si basa l’economia e il mondo come lo conosciamo.

I debiti vanno pagati.

Su questo penso che siamo tutti d’accordo ma, quale dignità c’è nel tenere sotto ricatto una persona e tirarle via ogni singolo centesimo usurandole anche quello che serve al sostentamento della famiglia?

La legge salva suicidi ha proprio lo scopo di prevenire tutto questo e fare in modo che, la persona che ha troppi debiti, non cada nelle mani degli usurai. La natura della è quella di una legge anti-usura, cioè proteggere quell’individuo che, avendo troppi debiti, è molto fragile e vulnerabile nella società, scongiurando il rischio che si rivolga agli strozzini.

Ad ottobre del 2020, appena un anno fa, la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha lanciato l’allarme per 6 milioni di famiglie. Il rischio è che cadano nelle mani degli usurai per riuscire a sopravvivere.

Il beneficio principale di una legge che ti salva dai debiti è quello di azzerare tutti i debiti, mettendo a disposizione quello che si ha, per poter ripartire puliti.

Pensa che fino al 2012 eravamo il solo paese in Europa senza una legge contro il sovraindebitamento e, pazzesco ma vero, uno dei pochissimi al mondo. Eravamo rimasti in 3 o 4 al mondo a non avere una legge di dignità per i sovraindebitati. In pratica paesi che consideriamo del terzo mondo avevano già una norma del genere.

Noi no.

Basta osservare quei paesi in cui questa norma esiste da anni, per rendersi conto che funziona benissimo e che porta pure vantaggi per tutti:

  • In Francia questa norma esiste dal 1989;
  • In Germania esiste dal 1999 e lo stato ci investe;
  • In Spagna si chiama “Segunda Oportunidad”, ha un nome più ottimistico del nostro;
  • In paesi di natura anglo-sassone, come Inghilterra e USA, esiste da sempre.

Praticamente mancavamo solo noi e altri 3 o 4 paesi veramente arretrati.

Come dicevo prima, la Comunità Europea ci ha imposto di creare questa legge perché ha un fine molto importante.

Il bello dei benefici che arrivano da queste procedure è che, non solo ti liberi da tutti i debiti che hai e torni a respirare e a vivere, ma di fatto si ottiene un effetto benefico anche sull’economia di un intero paese:

  1. Come prima cosa si eliminano debiti totalmente incagliati e che non fanno per nulla bene all’economia. Le banche e le finanziarie lo sanno bene, visto che ai primi accenni di sofferenza di un credito lo cedono subito alle società di riscossione.
  2. I creditori ottengono molto di più con questa procedura che non con le procedure di pignoramenti ordinari e esecuzione di aste immobiliari.
  3. Una persona che non ha più debiti torna ad essere un soggetto attivo nella società. Tornerà a produrre attivamente senza essere costretto a dover cercare lavoretti in nero.
  4. La stessa persona, tornando attiva, sarà un soggetto che contribuirà a far girare l’economia, quindi tornerà a pagare le tasse. Lo sa benissimo la Germania che investe pagando le pratiche dei sovraindebitati, perché per ogni euro investito ha un ritorno da quel cittadino di 6 euro.

Ripeto, la Germania investe 1 euro e guadagna 6 euro.

Questo vorrei che capissero quelle persone che criticano questa legge come la legge dei furbi.

Se capiscono questo si rendono conto che non c’è furbizia quando tu richiedi di aderire alla legge  3/2012 "salva suicidi" ma solo dignità e convenienza per tutti.

A chi si rivolge la legge salva suicidi?

La Legge 3/2012 si rivolge a tutte quelle persona che si trovano in stato di “sovraindebitamento”.

Significa, molto semplicemente, quella condizione in cui la persona ha difficoltà continue e non semplicemente difficoltà temporanee a pagare i propri debiti.

Non riuscire a pagare in tempo qualche rata non mette nella condizione di essere in sovraindebitamento. Si è sovraindebitati quando tutti i mesi i soldi per pagare le rate non sono più sufficienti, mettendo a serio rischio le esigenze della famiglia.

Infatti si mette a confronto tutta la parte attiva patrimoniale e tutte le passività, ovvero tutte le rate e gli altri impegni da pagare. Questi passaggi sono quelli che determinano il principio della legge che alcuni hanno definito anche la legge "anti debiti",:cioè l’impossibilità a pagare regolarmente tutti i mesi le rate.

Un aspetto molto importante della Legge 3/2012 è proprio che i debiti vanno pagati, quindi questa legge non fa riferimento a chi si è indebitato furbamente o chi sta cercando di nascondere patrimonio per non pagare i creditori.

Quando sento affermazioni tipo: “La legge dei furbi…Loro fanno i debiti e noi li paghiamo… Facile così, adesso mi indebito e poi me li faccio cancellare…”, mi arrabbio molto perché mi rendo conto che l’assenza di giusta informazione fa grandi danni sulla comunicazione.

  • Non c’è furbizia a ritrovarsi pieni di debiti con i creditori che ti stanno alle calcagna, telefonandoti tutti i giorni e pretendendo da te l’immediato rientro pagando tutto in un’unica soluzione.
  • Non c’è furbizia nel sapere di essere braccati a vita e di vedersi strappare via i pochi beni rimasti da pignoramenti senza nemmeno avere chiuso i propri debiti.
  • Non c’è furbizia nel sentire forte il peso dell’angoscia dei debiti.

Sì perché si tratta di persone che spesso sono emotivamente annientate. Sanno di essere in debito ma non vedono la luce in fondo al tunnel.

Ecco, questa legge non è la legge dei furbi, piuttosto è la legge che da una seconda opportunità a chi si trova in grave crisi economico-finanziaria.

La vita non è un video gioco dove se sbagli ti basta andare in Game Over per ricominciare.

È una sola e va vissuta al meglio, se si è stati vittima di errori o situazioni molto dure, bisogna avere il diritto a ricominciare. Tutti abbiamo diritto ad una seconda opportunità. La diamo ai delinquenti, agli omicidi, a chi commette reati contro i bambini e in tutto questo dovremmo sentirci in diritto di negare una seconda opportunità a chi si è trovato in difficoltà economiche?

Non si tratta di furbi, ma di gente rimasta incastrata da vicende molto più grandi di lui. Ma riusciamo a capire che è cambiato il mondo e le sue regole in modo troppo veloce?

Non si tratta di evasori, ma di persone che hanno fatto le dichiarazioni dei redditi regolarmente, che arrivati al punto di dover pagare non erano nelle condizioni. Davvero ci sentiamo in diritto di giudicare chi si trova molto spesso nella condizione psicologica di fare un gesto estremo?

Anche a chi pensa che basta riempirsi di debiti per poi non pagarli e fare uso della legge Salva Suicidi vorrei far capire che è un giudizio molto leggero.

Per poter accedere ai benefici della Legge 3/2012, tra i vari requisiti, c’è quello della “meritevolezza”, significa che devi meritare di poter richiedere la cancellazione dei debiti. Non c’è meritevolezza nella mala fede, quindi se mancano le motivazioni giuste non si può accedere a tutti i benefici di questa legge che ti salva dai debiti.

I sovraindebitati sono quelle persone che si sono ritrovate a non poter più pagare tutti i loro debiti.

Si tratta di persone che hanno acceso il mutuo per comprare la prima casa, ma che hanno anche acquistato un’auto o fatto lavori di ristrutturazione alla loro casa. Gente normale, come te e me, che al mattino si alza dal letto per andare al lavoro. Ma è anche gente che il lavoro l’ha perso a causa di tutto quello che sta accadendo nel mondo, sia in questi ultimi 10 anni e soprattutto negli ultimi mesi.

Parliamo di gente che finché andava tutto bene non aveva difficoltà a pagare ogni singola rata, magari la pagava pure in anticipo. Ma adesso si ritrova nella condizione di non riuscire più. Non ha più un lavoro stabile, se non lo ha perso completamente.

Ci sono professionisti che guadagnavano anche 5.000/6.000 euro al mese e adesso si ritrovano a tirare avanti anche con meno di 1.000 euro dovendo dare da mangiare ai figli e dare loro una vita dignitosa e decorosa. Parliamo di esseri umani che date le difficoltà dovute allo stesso Covid, prima sono rimasti indietro con le rate del mutuo e poi hanno dovuto richiedere dei finanziamenti per pagare gli arretrati e dare da mangiare ai loro bambini.

Ecco chi sono queste persone?

Non sono né furbi né opportunisti. Semplicemente gente che chiede la possibilità di tornare a vivere dignitosamente rendendosi utile alla società e che se potesse pagherebbe fino all’ultimo centesimo.

Chi può accedere alla legge salva debiti?

Per poter accedere ai benefici della Legge 3/2012, bisogna avere dei requisiti ben chiari, sia oggettivi che soggettivi, senza i quali non ci si può esdebitare.

Il requisito oggettivo è quello che abbiamo visto qualche rigo sopra: essere in stato di sovraindebitamento. Cioè non riuscire in maniera definitiva a pagare i propri debiti.

I requisiti soggettivi sono quelli che fanno riferimento alla condizione specifica della persona.

Il primo requisito è che non bisogna essere “fallibile”. Significa che non si rientra nei parametri dell’attuale legge fallimentare. La legge fallimentare stabilisce che se non si superano certi limiti, allora si può accedere ai benefici della legge salva suicidi. Come funziona?

Non si è fallibili se si è:

  • Persone fisiche;
  • Consumatori;
  • Imprenditori agricoli;
  • Professionisti iscritti ad un albo professionale;
  • Stat-up innovative;
  • Artisti;
  • Enti non commerciali (associazioni, fondazioni, organizzazioni di volontariato, ecc.)

Tutti questi hanno diritto a beneficiare della legge salva debiti qualunque sia la cifra del debito e qualunque siano le cifre di patrimonio e fatturato.

Mentre i commercianti, i piccoli imprenditori e lavoratori autonomi, quindi titolari di partita iva, possono usufruire della Legge 3/2012, purché non abbiano superato nessuno dei parametri stabiliti dalla legge fallimentare negli ultimi 3 esercizi (anni).

I parametri da non superare sono:

  • 200.000 di fatturato negli ultimi 3 anni
  • 300.000 di patrimonio negli ultimi 3 anni
  • 500.000 di debiti negli ultimi 3 anni

Molto semplicemente significa nessuno di questi valori deve essere stato superato negli ultimi tre anni dall’imprenditore o dal lavoratore autonomo. Se così, allora può accedere ai benefici della Legge 3/2012.

Non tutti i debiti si possono cancellare, questo dipende molto dalla natura del debito stesso.

Ci sono debiti che non rientrano nella legge anti suicidi come ad esempio i risarcimenti danni. Queste somme, che sono riconosciute e tutelate da altre norme, si riferiscono alla responsabilità civile dell’individuo. In questo caso la somma non può essere esdebitata.

Un’altra somma che non viene riconosciuta nei benefici della Legge 3/2012 è quella riferita all’assegno di mantenimento del coniuge. Anche in questo caso non ci si può tirare indietro di fronte alle responsabilità genitoriali. Queste somme dovranno essere corrisposte integralmente per il mantenimento dei figli.

La legge salva debiti oggi aiuta anche chi ha debiti di gioco (ludopatia) fino a poco tempo, fa questa motivazione non era riconosciuta ai fini dell’esdebitazione, ma dimostrando un percorso di cura, visto che la ludopatia è una malattia pienamente riconosciuta, oggi è possibile usufruire dei benefici della Legge 3/2012, anche per questi casi.

Legge salva suicidi e cancellazione dei debiti, funziona davvero?

Prima dell’entrata in vigore della Legge 3/2012, il debitore era nelle stesse condizioni dello strozzato dagli usurai. L’unica differenza era che in questo caso a strozzare il debitore erano banche, finanziarie e lo stato con le tasse.

La legge anti debiti ha messo nelle condizioni milioni di persone di liberarsi integralmente di tutto pagando solo quello che possono davvero permettersi. Purtroppo però, la scarsa conoscenza e la pratica errata da parte di certi professionisti improvvisati, ha permesso solo a poche migliaia di “fortunati” di poterne usufruire.

Qualcuno, ancora oggi, mi chiede:

“Ma la Legge 3 esiste davvero?”

Questa domanda l’ho sentita per anni. A dire il vero anche se me la fanno ancora, succede sempre con meno frequenza. La nuova domanda che ricevo, molto spesso da avvocati, è:

“Ma la Legge 3 funziona?”

Il fatto che questa domanda me la facciano degli avvocati, che dovrebbero difendere i diritti dei sovraindebitati, mi fa venire i brividi, ma poi guardo le statistiche nazionali e capisco perché la fanno.

  • In Italia ben il 73% di pratiche di Legge 3/2012 vengono rigettate dai giudici, questo accade perché vengono presentate con i piedi e gestite da azzeccagarbugli (avvocatucci passacarte).

Non dico che tutti gli avvocati sono così, quelli che collaborano con noi sono molto preparati in materia, dico solo che se loro hanno il 73% di pratiche rigettate e noi di Legge3.it abbiamo il 100% di pratiche andate a buon fine una differenza ci sarà.

Ma non sono solo gli avvocati ad alimentare quella percentuale negativa. Gli stessi Organismi di Composizione delle Crisi (O.C.C.) contribuiscono attivamente al numero di pratiche rigettate. “Ma come è possibile?” dirai tu. “Proprio gli OCC che sono gli organismi che fanno da interlocutori con il giudice?”

Lo so che sembra incredibile, ma la modalità è diversa da quella dell’avvocato. Se il legale cerca di usare la norma furbamente, pensando di aggirare certi ostacoli con cavilli e altro, l’OCC ha un fare molto più rozzo. Questo non si preoccupa di capire come aiutare il sovraindebitato, a lui interessa conoscere sommariamente i dati, farsi pagare parcella e dopo presentare una relazione particolareggiata al giudice che, il più delle volte, la rigetta per mancanza di informazioni, per dati insufficienti, per requisiti dubbi.

Insomma l’OCC ha fatto la sua relazione, è stato pagato e chi s’è visto s’è visto.

Il sovraindebitato rimane sovraindebitato con l’aggravante di aver pagato migliaia di euro senza risultato e con la beffa di vedere il suo debito continuare a crescere a dismisura e, cosa peggiore, avrà perso fiducia in queste procedure che, se portate avanti da professionisti esperti, lo avrebbero salvato per sempre!

Poi ci sono le cosiddette agenzie del debito che non sono da meno. Ogni giorno ne nascono di nuove, non perché abbiano lo spirito di aiuto, ma perché hanno fiutato l’affare e mirano ai loro fatturati.

In particolare ce n’è una che dopo l’intervista telefonica con il povero sovraindebitato, gli spedisce a casa il resoconto della telefonata spacciandola per una relazione tecnica. La spedizione avviene in contrassegno per diverse centinaia di euro.

Ma non contenti, se disgraziatamente la persona in difficoltà volesse procedere con loro, questi la prima cosa che fanno è fargli firmare un bel malloppo di cambiali, tanto per non sbagliarsi. Chiara evidenza di voler mirare solo ad incassare, ma anche evidente mancanza di fiducia nella persona.

Perché ti dico queste cose?

Perché chi ha avuto esperienze negative non si fida più e pensa che la legge salva suicidi non funzioni. Quando invece i fatti che noi di Legge3.it portiamo avanti dimostrano esattamente il contrario. La legge 3 cancella i debiti e funziona benissimo, bisogna solo saperla applicare.

Lo dicono le nostre testimonianze, lo dicono le storie delle persone che abbiamo aiutato e che stiamo aiutando.

Lo dicono i fatti.

  • Quella di Aniello è una storia come tante.

Senza la legge 3/2012 Aniello, dipendente con stipendio importante, avrebbe perso la casa e sarebbe rimasto indebitato a vita, invece siamo riusciti ad ottenere per lui un Piano del Consumatore che non solo non gli ha fatto perdere la casa, ma sta pagando, pian piano, il suo debito.

  • Anche la storia di Luca è una storia molto forte.

Un imprenditore, con un’attività che va molto bene, si ritrova a rimanere schiacciato da 250 mila euro di debiti. Grazie alla legge salva suicidi Luca è riuscito a ridurre il suo debito del 90%.

Come loro tantissimi altri: Anselmo da Trapani, Gabriela e Franco da Reggio Emilia, Giuseppe da Mantova e tanti altri ancora.

Nota importante: non sono nomi di fantasia, sono nomi reali di gente reale. Basta cliccare qui per andare sul nostro canale YouTube e vedere le interviste che ci hanno rilasciato per ringraziarci.

Alcuni di loro, prima di conoscerci, avevano intrapreso altre strade, si erano affidati a finti professionisti che li hanno presi in giro, facendo fare loro cose sbagliate e facendogli perdere altro denaro molto importante.

Te ne dico una su tutte.

Una di queste fantomatiche aziende che promettono di difendere i debitori, non potendo far fare la Legge 3, se no le loro cambiali verrebbero stracciate dal giudice, fa fare i consolidamenti dei debiti.

Sì, proprio quelli di cui abbiamo parlato prima.

Tu ti rivolgi a loro per un aiuto e il loro vero intento è “Non puoi pagare? Tranquillo, ti finanziamo con una sola rata alta, per moltissimi anni, con un mucchio di interessi e spese e in più ti ipotechiamo la casa, come bonus ti pignoriamo lo stipendio”.

Ecco la loro politica. Tu firmi contento perché sei fiducioso in un loro aiuto, invece ti trovi con più guai di prima.

Tutti questi sono i rischi che si corrono a non conoscere la Legge 3/2012 e quali sono le procedure che ti vengono in aiuto. Ma soprattutto sono i pericoli insidiosi che si rischiano quando si incontrano persone senza scrupoli.

Come riconoscere questi falsi esperti?

Molto semplice, chiedi loro di mostrarti i fatti, chiedigli:

  • quali garanzie ti danno,
  • se sono certificati,
  • quante procedure di Legge 3/2012 hanno presentato,
  • e soprattutto quante ne hanno portato a buon fine.

Fatti mostrare le sentenze e confrontale con le testimonianze che ti fanno vedere.

Cerca di capire se sono nomi veri o inventati, non è difficile, se i nomi non corrispondono tra sentenza e testimonianza significa che sono false. Nella maggior parte dei casi questa gente non ha testimonianze vere, se le sono costruite a tavolino.

Ti dico anche che qualcuno ha provato a prendere le nostre e ha cambiato i nomi per appropriarsene, ecco perché noi oltre la testimonianza mostriamo anche la sentenza che riguarda il caso.

Ecco perché è importantissimo conoscere molto bene sia i tuoi interlocutori sia come funziona la Legge 3/2012.

Le 3 procedure della Legge Salva Suicidi

Adesso entriamo più nella parte tecnica della legge, proviamo a conoscere meglio le procedure che la identificano e la rendono importante, quegli aspetti che la mettono in pratica.

Ci sono tre modalità diverse che permettono a chi ha troppi debiti di potersene liberare, non si tratta di scelte dettate dal desiderio da parte di chi ne deve fare uso, piuttosto si fa riferimento al tipo di indebitamento, alla quantità di debiti e al patrimonio disponibile.

Vediamo quali sono le procedure della Legge 3/2012 per arrivare all’esdebitazione:

  1. L’Accordo di Composizione della Crisi

  2. Il Piano del Consumatore

  3. La Liquidazione


Accordo di Composizione della Crisi

L’Accordo di Composizione della Crisi è quella procedura che permette al debitore di rimodulare i suoi debiti.

Ricordiamo sempre che si parte dal presupposto che bisogna essere sovraindebitati, come dice la norma. Quindi, senza questo requisito non può esserci un Accordo di Composizione della Crisi.

La procedura prevede semplicemente di proporre ai creditori un abbattimento del debito in funzione ad una somma sostenibile da parte del debitore. Se tra tutti i creditori, coloro che detengono almeno il 60% del credito, accettano la proposta, si richiede l’omologa al giudice. In questo caso, anche se il restante 40% non fosse d’accordo, dovrebbe sottostare al decreto del giudice.

Facciamo un esempio.

Mettiamo che tu abbia debiti di 100 mila euro che non riesci a sostenere per via di rate troppo alte:

  • 50 mila euro un mutuo;
  • 35 mila euro finanziaria n. 1;
  • 15 mila euro finanziaria n. 2.

Sei sovraindebitato ma i parametri ti permettono di sostenere un pagamento del debito inferiore. Per esempio 50 mila euro.

In questo caso si richiede a tutti i creditori un Accordo di Composizione della Crisi che riduca debito e rate.

Significa che ognuno di loro dovrebbe incassare meno:

  • 25 mila euro per chiudere il mutuo
  • 17,5 mila euro per chiudere finanziaria n. 1
  • 7,5 mila euro per chiudere finanziaria n. 2

Ci rivolgiamo ai tre creditori per avere un accordo con loro ma non tutti accettano.

La banca che detiene il mutuo e la finanziaria n. 2 accettano, mentre la finanziaria n. 1 rifiuta.

Anche se quest’ultima ha rifiutato, gli altri due creditori rappresentano il 65% del credito. Quindi, avendo superato la soglia minima del 60%, il giudice accoglie l’istanza e concede l’omologa. A quel punto il credito è ridotto per tutti e tre i creditori, anche quello che ha rifiutato. Infatti a tale giudizio, il creditore che ha rifiutato, non può opporsi, deve solo adeguarsi.

Ti svelo un segreto: questa procedura è quella che viene rigettata maggiormente dai giudici e nel frattempo è quella più usata dagli avvocati.

Il motivo è semplice, gli avvocati non la usano con lo spirito con cui è nata, ma la usano come sotterfugio per bloccare un’asta in corso in modo da poter dire al cliente che gli hanno salvato la casa. Infatti questa procedura permette di sospendere qualsiasi procedimento in atto, compresa l’asta, fino a che il giudice non si sarà espresso.

Quello che succede realmente è che l’avvocato presenta l’istanza al giudice, prima di consultare i creditori, sapendo che ottenere l’accordo con loro è difficilissimo. Solo dopo richiede un accordo con i creditori ma a quel punto otterrà solo rifiuti.

Senza il 60% dei consensi il giudice rigetta l’istanza e così l’avvocato dirà al cliente che non è colpa sua ma del giudice che non ha capito nulla e che lui ce l’ha messa tutta.

Alla fine, il risultato è che il sovraindebitato rimane ancora pieno di debiti e che i creditori si accaniranno ancora di più perché quella istanza ha sospeso tutto per mesi.


Piano del Consumatore

Tra le procedure questa è quella con i requisiti maggiormente restrittivi.

Prima di tutto il requisito principale è che la può fare solo il consumatore quindi, un lavoratore autonomo che volesse farla potrebbe solo se i debiti sono nati in riferimento alla sua persona e non alla sua attività.

Il Piano del Consumatore prevede un requisito soggettivo molto importante: la meritevolezza.

Significa che se il consumatore si è indebitato in maniera dolosa, o per futili motivi, il giudice non accoglierebbe l’istanza. Questo requisito è fondamentale perché deve dimostrare che il debitore si è indebitato senza volerlo e che ha fatto di tutto per pagare i debiti. Questo anche per dimostrare quanto serio sarà nel mantenere l’impegno.

In aggiunta, molto spesso il giudice richiede un garante affinché possa garantire il buon esito del piano.

In genere si usa questa procedura quando ci sono i presupposti reali per salvare la casa che invece con la Liquidazione (che vedremo dopo) andrebbe messa in procedura.

Infatti, poiché il Piano del Consumatore deve essere migliorativo come risultato per i creditori rispetto alla Liquidazione, si devono analizzare bene i numeri e trovare il giusto compromesso che soddisfi i creditori da una parte, ma non lasci sovraindebitato il debitore.

Non è sempre possibile riuscire a trovare questo equilibrio perché spesso richiede una pianificazione dei debiti che può durare molti più anni di quanto sia previsto in Liquidazione.

Senza questo equilibrio il Piano del Consumatore viene rigettato.

Facciamo un esempio.

Poniamo il caso che la persona sovraindebitata abbia debiti per 200 mila euro suddivisi tra:

  • 150 mila mutuo sulla casa
  • 50 mila finanziarie varie

Nel nostro esempio la casa ha un valore di soli 120 mila euro.

Se si procedesse con la Liquidazione, tra procedure varie la casa potrebbe maturare per i creditori 80 mila euro.

Se invece, nella possibilità di poter salvare la casa, si presenta un piano che prevede di pagare in 10 anni 110 mila euro, questo può essere considerato come piano migliorativo con la possibilità di essere accolto dal giudice.

È quello che abbiamo fatto, per esempio, con Aniello da Napoli il quale, volendo salvare la casa, sta potendo sostenere una rata mensile importante grazie al suo stipendio alto e grazie alla garanzia messa dalla suocera.

Ascolta la storia di Aniello


Liquidazione del patrimonio

Questa, tra le procedure della legge salva debiti, è certamente la più semplice, quella che presenta meno difficoltà di fronte al giudice.

La Liquidazione, come dice la stessa parola, è rivolta a liquidare il patrimonio del debitore.

Ricordiamo sempre un principio fondamentale: il sovraindebitato è colui che non può far fronte in modo continuato agli impegni intrapresi con patrimonio prontamente liquidabile. Quindi se il patrimonio è inferiore ai debiti si può confermare che esiste la condizione di sovraindebitamento.

In questo caso, il debitore mette a disposizione l’intero patrimonio a fronte di tutti i debiti. Questo genere di pratica non necessita di particolari doti di meritevolezza, tuttavia il merito del debitore è importante nelle fasi successive. Adesso lo vediamo.

Quando il giudice accoglie l’istanza, il debitore mette a disposizione il suo patrimonio pur mantenendo sempre quanto necessario ad una vita dignitosa. Quest’ultimo passaggio è fondamentale perché significa che debitore non dovrà più temere di ritrovarsi in difficoltà, perché stipendio (o pensione) saranno salvaguardati.

Questa procedura ha una durata minima di 4 anni, alla fine di questo periodo potrà fare istanza di esdebitazione. La legge prevede che per questa procedura, la meritevolezza consista solo nel non creare difficoltà al liquidatore per la vendita dei beni.

Nel caso in cui il debitore non avesse beni da mettere a disposizione è possibile accedere a questa procedura mettendo a disposizione una parte del proprio reddito, ma solo la parte che avanza dopo che tutte le necessità della famiglia sono soddisfatte, quindi, come dicevamo, viene garantita sempre la possibilità di vivere in modo decoroso (cosa che da sovraindebitati è quasi impossibile).

In questo caso, la meritevolezza per richiedere l'esdebitazione dipende solo dall'avere rispettato il piano di liquidazione previsto.

Facciamo un esempio.

Poniamo il caso di un sovraindebitato con debiti complessivi per 450 mila euro e un patrimonio composto da:

  • Casa 110 mila euro
  • Autovettura 8 mila euro
  • Stipendio 1500 euro al mese

Il nucleo familiare del sovraindebitato è di 5 persone di cui tre figli minori.

È evidente che il debito è sbilanciato nei confronti del patrimonio, ma la legge salva suicidi come funziona in questo caso?

Il debitore metterà a disposizione la casa e l'autovettura, mentre dai calcoli sulle necessità della famiglia si vedrà che lo stipendio dovrà essere mantenuto per intero a disposizione della famiglia.

Il ricavato della vendita dei beni, qualunque esso sia, anche se minimo, andrà a coprire interamente il debito e grazie all'esdebitazione, tutto quello che non è stato possibile pagare verrà cancellato per sempre!

La liquidazione è la pratica migliore perché con quello che si ha si cancella tutto il debito, inoltre ha una durata di soli 4 anni, il che significa che alla fine dei 4 anni la persona è libera e torna a vivere serenamente.

Quattro anni trascorrono in fretta quando si ha una prospettiva e non si hanno più creditori alle calcagna e questo mette le persone nella condizione migliore di ricominciare.


Esdebitazione dell’incapiente

È vero che ti ho parlato di 3 procedure della legge salva suicidi, ma te ne aggiungo una quarta.

Si tratta di una procedura del tutto nuova, introdotta nella norma da dicembre del 2020. Questa nuova possibilità è molto importante perché allarga la platea degli interessati ai benefici della Legge 3/2012, questo perché fino a dicembre 2020 chi poteva esdebitarsi doveva comunque poter apportare qualcosa alla procedura, anche se poco... anche se si andava a coprire solo l'1% dei debiti.

Non avevi una casa? Era bene che avessi uno stipendio.

Non avevi uno stipendio? Era bene che avessi un’auto.

La norma prevedeva la clausola di dover pagare “almeno in parte” i debiti. Non importa in quale parte. “Almeno in parte”

Il legislatore si è reso conto che veniva tagliata fuori dai benefici della legge salva debiti, quella tipologia di sovraindebitati che non avevano nulla da mettere sul piatto e, considerando che sarebbero stati perseguitati dai creditori, non avrebbero mai potuto possedere nulla da usare per la Legge 3/2012.

Ecco che da quasi un anno è stata inserita la quarta procedura: l’Esdebitazione dell’Incapiente.

Significa proprio che il debitore pur non avendo nulla da dare in cambio per chiudere la sua situazione, si vede cancellati tutti i debiti una volta nella vita. Azzerati, cancellati completamente e, inoltre, riceve l’esdebitazione immediata.

Questo gli permette di doversi rendere attivo nella società già da subito, se non ha un lavoro sarà adesso in grado di poterne cercare uno che gli dia sostentamento.

Proprio in questi giorni abbiamo ottenuto una sentenza per una delle primissime pratiche di esdebitazione dell'incapiente presso il tribunale di Mantova, guarda tu stesso:

Ricapitolando, se fino a un anno fa circa le procedure erano 3 adesso sono 4:

  1. Accordo di Composizione della Crisi
  2. Piano del Consumatore
  3. Liquidazione
  4. Esdebitazione dell’Incapiente

Con queste 4 semplici procedure, chi è vittima di sovraindebitamento ha finalmente nuova vita e nuova dignità.

[Storia Vera] : Come abbiamo cancellato il debito di Franco e Gabiela Soncini

Franco e Gabiela sono una coppia della provincia di Reggio Emilia.

I due coniugi si sono ritrovati in una crisi finanziaria durata 15 anni causata dal rilevamento di un bar. Quella che avrebbe dovuto essere l’attività della loro vita si è trasformata nell’incubo peggiore.

Per rilevare il locale, i due coniugi, consigliati male, si sono rivolti ad una banca per ricevere un mutuo. La somma non serviva solo a rilevare l’attività ma anche ad acquistare il locale stesso.

Da subito si sono presentati i problemi, ma non si sono persi d’animo. Hanno resistito, cercando di pagare ma, quando hanno cominciato a lasciare indietro le rate, la banca ha preteso il pagamento dell’importo residuo.

Si sono visti costretti a vendere la casa perché la banca, facendo molta pressione, li ha fatti cedere e a malincuore hanno venduto l’unico bene da cui una famiglia non vorrebbe mai separarsi. Ma a causa di una valutazione bassa dell’agenzia immobiliare la casa è stata svenduta a meno del suo valore reale.

I Soncini vendono e pagano la banca nella speranza che questa dia loro un po’ di respiro. Purtroppo non avendo saldato il debito, la banca, assetata e vorace, attacca l’immobile del bar. Lo pignorano e lo mettono all’asta.

Marito e moglie sono disperati, per fortuna ricevono l’aiuto di qualche parente, ma anche così il signor Franco ha un cedimento e subisce un infarto.

È dura la vicenda, i due non sanno più cosa fare, quando il signor Franco si ricorda di aver visto su Report un servizio sulla legge salva suicidi. Dopo una ricerca in internet trova noi di Legge3.it e ci espone la loro situazione. Attraverso le parole sentiamo la disperazione di una famiglia messa sul lastrico che sta per perdere tutto e che non potrà mai più ritrovare la serenità.

Il bar era già nella procedura dell’asta che, se fosse andata avanti, il locale sarebbe stato svenduto e loro sarebbero rimasti indebitati ancora.

Iniziamo la procedura, blocchiamo l’asta e prendiamo tempo per presentare la liquidazione.

La sentenza del giudice a loro favore pone fine a 15 anni di sofferenza, ora possono tornare a vivere sereni!

Il cambiamento in positivo della loro vita è visibile a tutti, è presente nei loro occhi, nei loro visi è sparita la disperazione. Anche fisicamente sembrano più leggeri.

Personalmente so cosa significa tutto questo, ci sono passato e so quale inferno si vive.

Sapere che finalmente esiste una legge di dignità umana, una vera legge salva suicidi, mi dà la carica per aiutare quanta più gente ad uscire fuori dal tunnel dei debiti.

Carica che diventa cento volte più potente quando persone come Franco e Gabiela tornano a vivere una vita degna di essere vissuta.

Guarda il video ed ascolta la loro storia e la loro testimonianza

Come hai potuto leggere e vedere, questa storia è la prova di quello che abbiamo detto fin qui: La legge 3/2012 "salva suicidi" è l’unica strada per ripartire puliti.

Hai capito certamente che non è una legge per i furbi e che per poterla applicare c'è bisogno che dei requisiti importanti siano soddisfatti.

Avvocati incompetenti e senza scrupoli hanno più volte causato un danno maggiore del problema stesso proprio perché non sono stati capaci a comprendere i requisiti e applicarli nelle loro procedure.

Per questo è necessario che tu scelga sempre e solo professionisti che possono mostrarti risultati concreti, che possano darti la certezza che la tua situazione si risolverà.

Non puoi e non devi affidarti al caso, ne va del buon esito della pratica e della soluzione che cambierà per sempre la tua vita in modo positivo e liberatorio.

Per scegliere questi professionisti non devi affidarti all’intuito ma devi fidarti solo dei documenti ufficiali, delle sentenze.

Chiedi sempre le prove di quello che ti dicono, non affidarti mai a persone che millantano risultati dei quali hanno difficoltà a darti prova.

Verifica che le storie che raccontano e le testimonianze che portano, siano vere. Soprattutto che siano state portate a termine da loro. In giro ci sono organizzazioni che si attribuiscono risultati di lavori che non conoscono.

Se va bene potrai trovare quel professionista che si professa esperto solo perché ha centrato una o due pratiche, mentre invece ne ha cannate altre 10.

Forse ti sembrerà strano ma il pericolo è reale. Mettersi nelle mani di avvocati o commercialisti che ne sbagliano 7-8 su 10 solo perché loro vanno a tentativi, è un rischio enorme. 

Loro vivono la legge salva suicidi come vivono le normali cause quando dicono al loro cliente: "proviamo a fare causa".

Assolutamente assurdo, qui non c’è niente da provare, non si tratta della lite con il vicino di casa per i bisogni del cane, qui si tratta della tua vita, della vita della tua famiglia e della vita dei tuoi figli. Davvero vuoi provare?

Quando ti ho detto che un certo numero di pratiche viene rigettato dal giudice, mettendo in ginocchio definitivamente chi si è rivolto a questi parolai, lo dico con dati alla mano.

Importanti testate giornalistiche, come il Sole 24 Ore, hanno pubblicato i numeri sugli insuccessi che si registrano in Italia quando si parla di procedure della legge anti debiti.


  • Il 73% delle pratiche presentate ai giudici vengono rigettate. 

  • Solo il 27% delle persone che hanno chiesto i benefici della legge salva suicidi, come unica strada per ripartire puliti, ha potuto liberarsi una volta per tutte di tutti i debiti.

La responsabilità di questo insuccesso vergognoso è da attribuirsi solo ed esclusivamente ai professionisti che si improvvisano esperti, che si spacciano per risolutori definitivi, quando invece non hanno capito niente delle procedure previste dalla legge “salva suicidi”.

Per noi di Legge3.it tutto è molto diverso. Il nostro obiettivo è portarti fuori dal tunnel dei debiti e farti ripartire pulito.

Infatti possiamo affermare senza essere smentiti che Il 100% delle pratiche che abbiamo presentato nei tribunali di tutta Italia è stata portata a buon fine!

In cinque anni di Legge3.it abbiamo fatto cancellare debiti impossibili da pagare per oltre 39 milioni di euro (e ancora tante pratiche devono essere completate e tante se ne aggiungono ogni giorno).

La pratica record in assoluto in tutta Italia per valore di debito cancellato l’abbiamo ottenuta lo scorso mese di agosto.

Quando tutti sono al mare e i tribunali mettono in pausa tutte le attività, abbiamo ottenuto una sentenza di enorme importanza.

La cancellazione di un debito di 5,3 milioni di euro, record assoluto in Italia per valore del debito cancellato.

Per farti capire quanto sia importante per noi di Legge3.it la legge salva debiti, ti dico che abbiamo lavorato duramente anche in piena pandemia, ottenendo sentenze favorevoli proprio durante il lockdown.

Proprio quando tutti gli altri professionisti dicevano che in quel periodo era tutto fermo.

L’Ansa, la più accreditata e famosa agenzia di stampa italiana, ha recentemente pubblicato un comunicato stampa che parlava di questo ed ha parlato anche di noi di Legge3.it, definendoci l’unica realtà italiana riconosciuta autorevole sia dai professionisti del settore che dai clienti.

Tutti i nostri casi di successo sono stati riportati dalla stampa nazionale, da quella locale, da TV, radio e diffusi sul WEB.

Non mi interessa auto elogiarmi, ma lo dico per farti capire che sei davvero davanti alla possibile soluzione del tuo problema (dai un occhio alla nostra rassegna stampa su questo sito e capirai di cosa parlo).

So come ti senti. So quanto sono duri questi momenti.

Hai il fiato corto, manca l’aria e hai un peso enorme sulle spalle.

Vorresti strappare via quella zavorra sullo sterno ma, anche se sembra fisicamente presente, sai che non puoi spostarla via solo con i desideri e i sogni.

Hai solo un modo per abbandonare la disperazione che ormai ti logora ogni giorno da un tempo che ormai ti sembra un’eternità.

Cerchi di mantenerti impegnato in attività perché speri di riuscire a trovare la soluzione o il denaro necessario per uscirne, ma anche perché a mente libera questa viaggia incontrollata e rischia di far venire strane idee.

Pensi alla tua famiglia che ha sofferto o sta soffrendo con te.

Pensi ai tuoi figli che certamente meritano più di quello che gli stai dando adesso.

Pensi a tutte quelle volte in cui un amico ti ha proposto una cena insieme ma hai dovuto rifiutare perché sapevi che non potevi permettertelo.

Allora ti confermo che sei nel posto giusto con le persone giuste.

Persone che ti sapranno ascoltare e capiranno il tuo dramma e il tuo dolore. Persone che fanno parte di una squadra che ha già avuto enormi e provati risultati sull’applicazione della legge salva suicidi.

Coraggio ti dico, perché questi risultati sono il frutto di un sistema complesso e certificato, non sono “colpi di fortuna”.

Sono risultati che sappiamo di poter portare a termine perché abbiamo delle procedure rigide che ci evitano di sbagliare.

Siamo talmente certi di quello che diciamo, del lavoro come viene svolto, dei risultati positivi che si ottengono che ti garantiamo che tutto andrà alla perfezione.

So che in questo momento sei perplesso e hai moti dubbi

Sì, tutto bello però…”

È normale che in questo momento ti senti impaurito, scosso e confuso per le tante notizie che hai letto in questo lungo articolo.

È proprio per questo motivo che ormai da anni abbiamo introdotto una clausola nei nostri contratti di assistenza che ti solleva da ogni rischio, che ti garantisce il buon esito della tua pratica sulla legge 3/2012 che cancellerà tutti i tuoi debiti e ti permetterà di ripartire pulito.

La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati

Hai notato cosa ha detto Franco negli ultimi minuti della sua testimonianza?

“Durante il percorso ho capito che queste persone non avevano nessun conflitto di interesse. Cosa che non ho visto con le altre persone e gli avvocati che ho sentito all’inizio. Tirando una somma ho capito che c’era qualcosa che non andava. Questo mi ha dato fastidio.”

Sono le sue parole, lei hai ascoltate nel video.

Le parole di Franco sono parole comuni a molti, sia di chi ci ha rilasciato una testimonianza in video ma anche di chi sta iniziando il percorso adesso.

Con Legge3.it hanno avuto la sicurezza e la rassicurazione proprio grazie alla Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.

Garanzia che non hanno mai trovato da nessun’altra parte prima di incontrare noi di Legge3.it.

I professionisti “normali” chiedono, anzi pretendono, il pagamento delle loro parcelle sempre, anche se le cose non vanno come si sperava, quindi per capirci meglio, vogliono essere pagati anche se perdi.

E lo fanno con le buone o con le cattive!

Avvocati che non hanno scrupoli ad emettere decreti ingiuntivi per pratiche di legge anti suicidi rigettate per loro incapacità e negligenza.

Sedicenti professionisti che millantano di essere esperti di esdebitazione.

La legge glielo consente, la loro prestazione professionale non viene tariffata in base al buon esito, ma in base al fatto che hanno messo a tua disposizione la loro conoscenza, il loro tempo etc…

In modo estremamente semplificato potremmo dire che gli altri si fanno pagare per il semplice fatto che sono avvocati o commercialisti, non perché hanno risolto il tuo problema.

E quando non portano a casa il risultato, quindi ti lasciano in mezzo ai guai, la loro scusa preconfezionata è sempre questa:

“eh, ma il giudice non ha nemmeno letto le carte...”

Ma quando ci contattano le persone che hanno avuto a che fare con questi parolai che li hanno messi definitivamente in ginocchio, ci rendiamo conto dalle sentenze il danno che hanno fatto.

Sulle sentenze i giudici hanno infatti decretato il rigetto per colpa e negligenza dell’avvocato o degli O.C.C. che non avevano fatto bene il lavoro di preparazione della pratica. Spesso mancano documenti importantissimi o vengono addirittura confuse le procedure.

Ci sono errori talmente gravi da far rabbrividire e vergognare uno studente in legge appena iscritto all’università

Ecco perché abbiamo voluto impostare il nostro lavoro in un modo totalmente diverso da quello a cui si è abituati a vedere in Italia, ed ecco perché abbiamo anche voluto inserire una garanzia di successo all’interno dei nostri contratti di prestazione professionale.

Quindi vediamo in cosa consiste e come funziona questa garanzia.

Molto semplice:

  • visto che la legge 3/2012 prevede delle procedure di preparazione ed istruzione della pratica molto particolari, rigide e complesse; 
  • dato che noi abbiamo creato un metodo scientifico per portarle a buon fine, in modo perfetto (e lo dimostrano i fatti);  
  • se per caso un giudice dovesse rigettare la nostra istanza ti restituiamo quello che hai pagato.

Semplicissimo.

Se sbagliamo noi non devi essere tu a rimetterci!

Il caso di Franco e Gabriela è la prova di questo perché ci siamo assunti la responsabilità di avviare la loro pratica quando già l’iter dell’asta era avviato.

Abbiamo corso il rischio di vedere andare in fumo tutto il nostro lavoro.

Adottando alla lettera il nostro metodo di lavoro, che prevede tutti i possibili scenari avversi, abbiamo portato a buon fine questa pratica così complicata su tutte le attività che svolgiamo sulla legge anti suicidi.

La garanzia soddisfatti o rimborsati ti tutela perché gira sulle nostre spalle ogni pericolo, ogni rischio.

Ti confermo che per noi questo metodo di lavoro, anche se rigido, è molto importante.

Pensa cosa succederebbe se ci comportassimo esattamente come i professionisti incompetenti, anche noi saremmo in quella vergognosa media nazionale con solo 3 pratiche su 10 accolte.

Come pensi che potremmo applicare la Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati?

Saremmo costretti a lavorare senza guadagni perché dovremmo rimborsare tutti quelli che non riusciremmo ad aiutare andando così in bancarotta in un mese.

Ecco perché è importante per te avere al tuo fianco professionisti davvero in grado di risolvere il problema e che non temono nulla nel metterci la faccia (ed il portafogli) pur di farti ottenere il risultato sperato: perché solo così ti metti al sicuro dall’incompetenza!


 

Testimonianze Clienti

Il video che hai guardato è solo uno dei tanti successi che abbiamo ottenuto dal 2016 ad oggi.

Se vuoi conoscere altri successi, cliccando sull'immagine puoi scaricare gratuitamente la versione digitarle del libro che racchiude una selezione dei casi di successo che abbiamo ottenuto, completi di storie e testimonianze dei clienti.

Il libro si chiama “Fatti e Non Parole”.

Questo libro è in continua evoluzione, infatti siamo alla seconda edizione e a breve dovremo fare un nuovo aggiornamento, perché da quando lo abbiamo rilasciato sono arrivate altre nuove sentenze esemplari che meritano di essere condivise.

Inoltre se desideri rimanere aggiornato sulle sentenze che otteniamo, sulle novità e le notizie relative a come salvarsi dai troppi debiti in caso di rate non pagate, mutui non pagati, debiti con Equitalia impossibili da pagare etc… clicca su una delle icone dei nostri canali sociali per restare sempre un passo avanti a tutti.

 

   

Solo con la conoscenza completa di tutto quello che riguarda il problema del sovraindebitamento potrai garantirti di uscire fuori dal tunnel dei debiti per ripartire pulito.


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Inoltre durante l’appuntamento riceverai un omaggio che ti permetterà di avere a portata di mano sempre i migliori consigli su come risolvere il tuo problema di sovraindebitamento, in modo sicuro, privo di rischi e garantito.

La storia a lieto fine di Franco e Gabiela può essere anche la tua!

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Grazie per la tua attenzione, a presto e… buona vita!

Gianmario Bertollo.

p.s.

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18 commenti su “Legge Salva Suicidi: l’unica strada per RIPARTIRE “PULITI””

  1. Buongiorno, mi chiedo però, se uno non ha i soldi per pagare il debito, come fa a permettersi degli avvocati e giudici? dove trova i soldi per pagarli?
    Non esiste una tutela per chi si trova nel baratro?
    Ci troviamo difronte alla solita cosa all’italiana…in qualche maniera resti fregato.
    Grazie

    Rispondi
    • Gentile Cristina, grazie per aver lasciato il suo commento.

      Mi rendo conto che il tema delle spese per l’assistenza legale in casi delicati come questi è sempre un vero e proprio “elefante nella stanza” ma le posso garantire che c’è sempre la soluzione per chi vuole davvero ottenere un risultato importante come la totale cancellazione di tutti i debiti per ripartire da capo, con una nuova possibilità di riscatto nella vita e per un futuro migliore.

      Tutte le persone che si sono rivolte a noi hanno sempre avuto davanti questo ostacolo che lei ci scrive ma dopo aver avuto una consulenza con noi hanno trovato TUTTI il modo per affrontare anche questo aspetto ed hanno poi ottenuto il lieto fine che speravano.

      Cliccando a questo link ( https://bit.ly/3FKuIFy ) trova le testimonianze in video di tante persone che prima di rivolgersi a noi non sapevano più come poter andare avanti e dopo, tramite alla sentenza del giudice che hanno ottenuto grazie al nostro aiuto, hanno ritrovato la loro serenità in tutti gli aspetti della vita ed hanno ripreso in mano il proprio futuro (che prima era minacciato continuamente dalla paura delle azioni dei creditori).

      Se desidera sapere come fare a risolvere il suo problema di sovraindebitamento ci chiami al numero verde 800 66 25 18 e le daremo una consulenza gratuita e senza impegno dove vedremo nei dettagli tutti gli aspetti della sua situazione e le daremo i consigli corretti per raggiungere anche lei quel lieto fine se il suo caso è idoneo alle procedure della legge 3/2012

      Rispondi
  2. Ho bisogno di parlare con voi sono troppo disperata aiutatemi quanto mi costa tutto quanto? Non ho soldi per pagare l’avvocato come faccio,? Domani vi chiamo ho i numeri di telefono grazie

    Rispondi
    • Signora Rita, ascolti bene, non si lasci sconfortare e non si disperi perché siamo qui appositamente per darle una mano. Chiami presto il numero verde 800 66 25 18 o compili il modulo che trova in fondo all’articolo, le daremo una consulenza gratuita e senza impegno e l’aiuteremo a fare chiarezza su tutta la situazione, mostrandole come la legge 3/2012 e le procedure contenute nel nuovo codice della crisi d’impresa possono rappresentare la soluzione ai suoi problemi di sovraindebitamento.
      Se la cosa può darle conforto, sappia che tutte le persone che si sono rivolte a noi, in un primo momento erano sconfortate, sfiduciate e temevano di non avere scampo, ma alla fine quando hanno ottenuto la sentenza del giudice hanno ritrovato la piena gioia e gli si presentato davanti, finalmente, un nuovo futuro, luminoso e ricco di nuove possibilità. Questo è lo scopo di queste norme, dare una seconda possibilità alle persone che per ragioni che non dipendono dalla propria volontà si sono ritrovate coinvolte in un problema troppo grande per essere risolto da soli. Ascolti le testimonianze dei nostri clienti che hanno avuto il desiderio di condividere con tutti la loro storia e la loro esperienza una volta che hanno ottenuto la sentenza del giudice che li liberava dai loro problemi (clicca qui: https://bit.ly/3FKuIFy )

      Rispondi
  3. Sono anni che desidero contattare G.Bertollo e , per paura e disperazione, non lo faccio mai. <> è venuto il momento anche se continuo ad essere pessimista.

    Rispondi
    • Sig. Antonio, grazie per averci scritto… perché dice di essere pessimista?
      Non ha forse visto quante persone abbiamo già aiutato ad uscire dal tunnel dei debiti?

      Può trovare tutte le sentenze che abbiamo ottenuto nei tribunali di tutta Italia pubblicate sul gruppo Facebook a questo link -> CLICCA QUI e può anche ascoltare le testimonianze dei nostri clienti cliccando qui: https://bit.ly/3FKuIFy

      Lasci da parte il pessimismo e ci contatti con fiducia: chiami il numero verde 800 66 25 18 e le daremo una consulenza gratuita e senza impegno… l’aiuteremo a vedere in modo chiaro se e come le procedure contro il sovraindebitamento possono garantirle di tornare a vivere finalmente libero dal peso di tutti i debiti che oggi la stanno opprimendo.

      Ci chiami senza esitazione: 800 66 25 18
      Buona Vita

      Rispondi
  4. Sono arrivato al capolinea vivo in auto escono senza fissa dimora , ho debiti con il fisco non so cosa fare mi e rimasta l’unica cosa è di farla finita.
    Sono di Prato.

    Rispondi
    • sig. Roberto, chi chiami subito al numero verde 800662518… non getti la spugna, le daremo una consulenza gratuita e senza impegno. Chiami subito però!

      Rispondi
    • Salve, ci chiami al numero verde 800 66 25 18 o compili il modulo presente alla fine di questo articolo. Ci contatti e le daremo una consulenza gratuita e senza impegno.

      Rispondi
  5. Gentile Gianmario Bertollo,
    ho letto che la liquidazione del patrimonio dura 4 anni. Io ho avviato una procedura di liquidazione del patrimonio e la casa andrà all’asta. Dura da 4 anni e addirittura mi parlano di altri 4. Mi tolgono 150 euro ogni mese con un figlio minore e uno stipendio sotto la povertà. Non vivo più . Soffro di attacchi di panico e ansia.
    Cordiali saluti

    Rispondi
    • Salve Rosa, tutto dipende da cosa ha disposto il giudice nel decreto di apertura della procedura di liquidazione e cosa decide il liquidatore volta per volta, noi non possiamo intervenire in una procedura già aperta.

      Rispondi
  6. Salve io ho solo debiti pesanti con l’Agenzia delle Entrate. Il lavoro diminuisce e non vedo futuro. Purtroppo ho un’immobile la cui vendita è difficile, ho tentato ma il ricavato tolte le tasse non basta per coprire il debito delle cartelle e la liquidazione di due dipendenti. Non vedo vie di scampo e il futuro è nero. Cosa posso fare?

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    • Gentile Claudio, capisco perfettamente quello che sta attraversando in questo momento, essendoci passato anche io in prima persona. Mi rendo conto che tutto possa sembrare scuro e senza alcuna via di scampo, ma non si perda d’animo e faccia quello che le dico adesso: ci chiami, ora, al numero verde 800 66 25 18 e le daremo una consulenza gratuita e senza impegno dove analizzeremo nel dettaglio la sua situazione e le mostreremo Se ed in che modo queste procedure possono essere attuate nel suo caso. Ci chiami, faccia questo primo passo senza attendere oltre. Il tempo è una risorsa importantissima per chi si trova in questo genere di situazione e se si interviene per tempo si evitano enormi complicazioni e disagi. Coraggio, la soluzione potrebbe essere ad un passo da lei, non si abbatta!

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