Nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza: cosa prevede
Finalmente, dopo tanta attesa, lo scorso 15 luglio 2022 è entrato in vigore il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Anche se era già pronto da tempo, abbiamo dovuto attendere per vederlo entrare in vigore, in questi ultimi anni è stato rimbalzato praticamente da tutti i governi.
Eppure se ne sentiva l’estremo bisogno, avendo noi, fino a quel momento, una legislazione vecchia e ormai completamente lontana dal poter essere d’aiuto ai debitori e ai creditori.
Anzi, per essere più precisi, avevamo delle norme che viaggiavano a diverse velocità, con modi ed effetti differenti:
- Da una parte la Legge 3 del 2012, con la sua caratteristica modalità di far incassare il possibile ai creditori e aiutare i debitori; con il suo moderno approccio verso la salvaguardia dell’uomo e della famiglia;
- Dall’altra parte le vecchie e ormai superate da troppo tempo, leggi fallimentari; norme che negli ultimi anni avevano tentato di aggiornare ma che, essendo di principi vecchi, non hanno dato grandi benefici.
Questa differenza ha fatto molto male al sistema e alle persone perché, da una parte è stato introdotto un modello nuovo di affrontare i debiti attraverso la Legge 3/2012, dall’altra parte la cultura legata al modello fallimentare ha continuato a vedere il debitore come un criminale.
Clicca sul video qui in basso e guarda ora la puntata di Capitan Sdebito sul Nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza
Quali sono le novità introdotte dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza
La cultura negativa sui debitori, purtroppo è radicata nella mente di molti anche a causa di quello che la storia ci ha insegnato.
Ricordiamoci che il “fallito” in passato è sempre stato visto come un criminale, in diverse civiltà del passato, un debitore che non riusciva a pagare i debiti rispondeva al creditore con il proprio corpo o con la vita. Spesso diventava schiavo del creditore!
Il debitore che non pagava i debiti, anche se non per colpa sua, era deriso e disprezzato. Questo ha fatto nascere modi di dire che ci riportiamo fino ad oggi:
- Restare in maniche di camicia, in passato i debitori venivano legati a degli asini, indossavano solo una camicia e venivano trascinati in giro per la città affinché la gente potesse deriderli ed insultarli;
- Finire sul lastrico, in molte città esisteva la pietra del vituperio dove i debitori insolventi erano obbligati a stare seduti per 3 giorni in braghe di tela;
- Bancarotta deriva dal fatto che nel medio evo, commercianti e banchieri che non riuscivano a restituire i soldi o onorare i debiti, si vedevano spaccato il banco che avevano al mercato o nelle piazze.
La cultura del “fallimento” ci è stata inculcata per secoli e in questo modo siamo arrivati ai giorni nostri con la legge fallimentare, emanata da un regio decreto e in vigore fino a poche settimane fa, cattiva e punitiva. Di conseguenza, con questo modo di pensare, hanno negato e nascosto per anni l’unica legge di dignità!
Quante persone si sono tolte la vita perché sono state dichiarate fallite da un giudice o dalla società?
Serviva un Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza?
Certamente sì!
Primo di tutto perché sulla materia c’erano tante norme sparse e spesso contrastanti tra di loro, norme vecchie che non hanno mai affrontato il problema seriamente se non per rovinare definitivamente i sovraindebitati.
Basta pensare al fallimento e come da questa procedura ne uscivano tutti completamente spogliati.
In secondo luogo perché serviva racchiudere tutto quello che ha a che fare con le leggi sulla crisi d’impresa e dell’insolvenza in un unico codice.
Il Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza non è una legge, si tratta di un codice esattamente come gli altri già esistenti, che racchiude tutte le norme sulla crisi da insolvenza e che toglie di mezzo per sempre quelle norme vecchie che tanto danno hanno fatto, partendo dall’abolizione della parola fallimento.
Per capire cos’è il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, basta guardare gli altri codici.
- Il Codice Civile è un insieme di norme che governano il nostro vivere civile.
- il Codice Penale è un insieme di norme che regolano i reati penali.
Cos’è il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza?
Una commissione, attraverso una legge, ha ricevuto l'incarico di scriverlo tenendo conto delle leggi esistenti, completando quello che mancava e guardando avanti nel futuro.
Quanto è importante il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza?
Per anni commercialisti e avvocati incompetenti, hanno avuto il coraggio di negare l’esistenza della Legge 3/2012.
Oggi non possono nascondere l’intero codice, ma provano lo stesso a sminuirlo e denigrarlo. Quegli stessi avvocati presentano il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, come la possibilità di poter far fallire i privati.
A modo loro vogliono continuare a screditare l’unica vera soluzione per aiutare i sovraindebitati, con vili messaggi, facendoli sentire emotivamente dei falliti. Tutto questo in favore di altre procedure che costano molto e non danno NESSUNA soluzione definitiva.
In internet sono presenti degli articoli e video di avvocati esperti in debiti, che parlano del Codice della Crisi come dell’introduzione del fallimento del privato, quando la stessa parola fallimento è sparita completamente dal codice.
Quello che questi tromboni non capiranno mai è che nella vita vera chi ha fallito è qualcuno che ha provato a fare qualcosa ma non c’è riuscito e purtroppo le cose gli sono andate male. Loro piuttosto preferiscono spillare denaro senza dare vere soluzioni.
In che modo la Legge 3 del 2012 confluisce nel nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza
Se esiste un codice della crisi d’impresa dobbiamo ringraziare la Comunità Europea che ce l’ha imposto, proprio perché in questo campo siamo sempre stati gli ultimi sia in Europa che nel mondo.
Già, più di 10 anni fa ci hanno obbligati a creare la prima legge di civiltà, ovvero la Legge 3/2012; col tempo ci hanno costretti a revisionare tutto il sistema della crisi d’impresa trasformandolo in qualcosa che veramente affrontasse il problema per risolverlo.
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, ha lo scopo di aiutare le aziende a prevenire lo stato di crisi, per far si che queste possano risolvere i problemi finanziari prima che non siano più gestibili e, nel caso di crisi, aiutarle a venirne fuori dando continuità aziendale alle imprese e aiutando le persone in stato di sovraindebitamento, ad uscire da questa condizione.
Al contrario, le vecchie leggi non avevano questo scopo, ma quello di liquidare tutto il liquidabile del patrimonio del fallito e quindi chiudere e far morire l’azienda, lasciando l’imprenditore povero e pieno di debiti.
Con il principio della soluzione giusta per tutti, la Legge 3/2012 è confluita perfettamente in questo codice.
La Commissione Rodford, incaricata di compilare il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, ha infatti preso tutti gli articoli sul sovraindebitamento della Legge 3/2012 e li ha riportati quasi integralmente nel nuovo codice.
Le poche differenze sono risultate dei miglioramenti importanti, tant’è che noi di Legge3.it abbiamo proposto degli emendamenti affinché alcune fossero anticipate con il decreto aiuti di fine 2020.
Il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza avrebbe dovuto entrare in vigore già nel 2020, ma la pandemia e tutte le problematiche legate a questa, l’hanno fatto slittare fino al 15 luglio 2022, data ufficiale della sua entrata in vigore.
Il nuovo codice racchiude tutto, sia le problematiche di crisi e insolvenza legate alle imprese, sia quelle legate al consumatore privato e al piccolo imprenditore.
Il suo fine ultimo è quello di prevedere la crisi e dare continuità nella crisi stessa seguendo il principio anglosassone del Fresh Restart. Tirare una riga col passato!
Lo sanno benissimo quei paesi che questo tipo di legge lo hanno ormai da molti anni. Addirittura nei paesi anglosassoni questa legge esiste da sempre e non trovano nulla da obiettare o da nascondere, la praticano per il bene della persona in crisi e per la società che ne beneficia.
In questi paesi una persona in crisi è una persona da aiutare a ripartire, perché ha un bagaglio di esperienza importante e perché sicuramente non commetterà più quegli stessi errori. In questi stati una persona che ha subito una crisi è una risorsa!
Non è un caso che parliamo degli stati più ricchi al mondo la cui economia è florida e funzionante, i bilanci sono alti e la disoccupazione è vicina allo zero.
Legge sul sovraindebitamento aggiornata: quali sono le novità?
Con l’introduzione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, tutti i principi della Legge 3 del 2012 sono confluiti dentro.
Questo non significa nemmeno lontanamente che la Legge 3/2012 è stata cancellata, la norma in questione esiste ancora e gode di buona salute, anche perché da delle disposizioni su usura e estorsione. La Legge 3/2012 "Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento" esiste ancora!
Naturalmente oggi si parla di Legge 3/2012 e delle novità introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, proprio in virtù della norma decennale e del nuovo codice appena introdotto.
La commissione che ha redatto il codice, ha riportato tutti gli articoli della Legge 3/2012 e, dove ha potuto, ha apportato qualche aggiustamento migliorativo!
Le differenze infatti sono minime, vediamo quelle più significative:
- Fino all’introduzione del codice era solo il sovraindebitato che poteva chiedere di aprire una procedura di sovraindebitamento, adesso possono richiederla anche i creditori sui debiti non pagati del debitore. Questo significa che potresti rischiare una procedura di sovraindebitamento dove non sarai tu a gestire le cose e avendo una giusta tutela, ma sarai in balia dei creditori subendoli;
- L’Accordo di Composizione della Crisi cambia nome e adesso si chiama Concordato Minore; questo è riservato solo ed esclusivamente agli imprenditori minori con partita IVA e non può essere richiesto dal consumatore privato, rispetto al precedente Accordo di Composizione della Crisi, richiede solo il consenso dei creditori che detengono il 50% del credito e non più il 60%;
- Il Piano del Consumatore adesso si chiama Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore e rimane solo ad uso esclusivo dei consumatori; in questo piano la meritevolezza si valuta solo per colpa grave o per dolo. La vera novità molto importante nel Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore è che la meritevolezza del debitore non stringente come prima, adesso è più facile accedere. Inoltre è introdotto il merito creditizio, cioè saranno punite quelle banche o finanziarie che hanno fatto prestiti anche sapendo che la persona era piena di debiti e rate;
- La Liquidazione del Patrimonio si chiama adesso Liquidazione Controllata del Patrimonio, l’unica vera novità è che l'esdebitazione è automatica a fine procedura; se si vuole prima della chiusura della procedura si può richiedere dopo il terzo anno;
- Anche se era già esistente perché anticipata dal Decreto Ristori, con il codice entra definitivamente a regime una novità importantissima: la procedura di Esdebitazione dell’Incapiente. Si tratta di quella procedura che può cancellare tutti i debiti anche di chi non ha niente da mettere a disposizione, basta pensare a chi ha ricevuto un fallimento in passato ed è rimasto pieni di debiti che non potrà mai pagare o chi ha già perso tutto;
- Altra novità importantissima è la possibilità di fare la pratica familiare, ovvero quella procedura che accomuna diversi soggetti dello stesso nucleo che possono anche avere debiti comuni.
Puoi trovare tutto quello che ho scritto in questo articolo e tanto altro, nella puntata di Capitan Sdebito trasmessa in diretta lo scorso 8 settembre 2022.
Capitan Sdebito è la prima trasmissione che aiuta a conoscere il modo legale per liberarsi da tutti i debiti per sempre. In diretta ogni giovedì sera già dal lontano luglio 2018, la trasmissione è seguita da migliaia di persone ed ogni settimana cresce il numero di fan. Capitan Sdebito viene trasmesso in diretta su YouTube e Facebook, puoi trovarla sugli stessi canali anche in differita e su Spotify diventa un podcast che aiuta tutti a conoscere i propri diritti e a combattere il problema del sovraindebitamento, che mette a rischio la vita di oltre 7 milioni di italiani.
Qui sotto trovi la puntata di giovedì 8 settembre 2022.
Cosa è cambiato quindi tra prima e dopo l’introduzione del codice?
I cambiamenti apportati migliorano di molto le procedure di sovraindebitamento, i parametri di accesso alla procedura sono meno restrittivi ed è più agevole ottenere l’esdebitazione finale.
In caso di crisi da sovraindebitamento la Legge 3 del 2012 e le novità introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, sono l’unica vera soluzione che risolve definitivamente tutti i problemi di debiti.
Non si tratta di un’affermazione qualunque, di fatto tutte le altre soluzioni che ti prospettano sono solo soluzioni parziali o riduttive.
Chi ti propone altro in genere ha solo due motivazioni:
- perché ha interesse a proporti altro e non vuole farti esdebitare;
- oppure perché non sa fare nessuna pratica di esdebitazione attraverso la Legge 3 del 2012 e del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Non si tratta di un’affermazione qualunque, chi ti propone altro in genere ha solo due motivazioni:
- perché ha interesse a proporti altro e non vuole farti esdebitare;
- oppure perché non sa fare nessuna pratica di esdebitazione attraverso la Legge 3 del 2012 e del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Troverai chi ti proporrà il saldo a stralcio, ma devi sapere che questa strada ha un costo enorme e non ti libera da tutti i debiti, al massimo ti cancella quello per cui stai operando il saldo a stralcio. E tutti gli altri? Senza considerare che il saldo a stralcio non ti permetterà mai di ripartire pulito, le segnalazioni nelle banche dati resteranno comunque e non saranno cancellate.
Troverai anche chi ti proporrà una nuova rateizzazione con cambiali. Il problema di prima rimane, con l’aggravante che avrai anche il peso delle cambiali da dover pagare.
Chi ti propone queste soluzioni di fatto non conosce o non sa applicare la Legge 3 del 2012 e il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, questo ti fa essere in grave pericolo.
Testimonianze Clienti
Noi di Legge3.it aiutiamo da anni famiglie sovraindebitate ad uscire da questa condizione definitivamente!
Lo dimostrano le 110 persone che abbiamo aiutato a liberarsi da 46.312.000 € di debiti insostenibili e che mai avrebbero potuto pagare.
Alcune di queste storie, sono raccolte nel libro Fatti e Non Parole e, proprio perché di fatti si parla, nel libro, oltre le storie raccontate, ci sono le sentenze dei tribunali che hanno omologato i piani e ci sono anche le lettere di ringraziamento di chi ha raggiunto l’obiettivo.
Sono storie vere, fatte di lacrime e sofferenza prima e di gioia e serenità ritrovata dopo!
Sappiamo benissimo quanto sia impossibile vivere in condizione di sovraindebitamento, ma in queste testimonianze si vede chiaramente la bellezza delle persone che hanno ritrovato la serenità di una vita regolare, senza più il peso di debiti insostenibili.
Puoi scaricare integralmente il libro Fatti e Non Parole, cliccando sull’immagine qui di fianco, senza dover lasciare alcun dato.
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Gianmario Bertollo