Come difendersi dalla cessione del credito da parte delle banche?
Nel sistema creditizio accade molto spesso la cessione del credito da banca a privato.
Non sempre una banca decide di mantenere i suoi crediti, alle volte questi possono essere ceduti.
I motivi sono tanti, per esempio una fusione tra banche può far decidere di cedere una parte dei crediti esistenti da parte di una delle due banche.
Oppure come quando una banca decide di cedere i propri crediti che non sta più incassando.
E’ questo il caso che ci interessa più da vicino!
Le banche che procedono alla cessione del credito lo fanno per ragioni di costi, perché spesso non hanno un ufficio recupero crediti e un ufficio legale e lo fanno anche perché preferiscono monetizzare una parte di quel credito in sofferenza.
Ovvero cederanno quel credito ad un valore più basso in modo che l’istituto privato che lo acquista abbia il suo margine di guadagno!
Inoltre, non incassando e non potendo intervenire legalmente, la banca rischierebbe di vedere andare in prescrizione il suo credito e questo le comporterebbe una grave perdita.
Adesso vediamo di comprendere bene quali sono i punti importanti della cessione del credito e come potersi difendere da quella che alle volte diventa una vera aggressione.
Cosa significa cessione del credito
La cessione del credito da banca a privato è consentita dalla legge e si tratta di un accordo secondo il quale il cedente , trasferisce al cessionario il suo credito che ha nei tuoi confronti.
Nella pratica quello che accade è che il titolare del credito (banca o finanziaria), cedono il credito ad un’altra società.
Quindi, dal momento in cui la banca avrà ceduto il credito che vanta sul debitore, il creditore diventa un’altra società e non più la banca con cui si era stipulato il contratto di finanziamento.
Da quel momento i suoi rapporti saranno con questa nuova società.
Quasi tutti i crediti possono essere ceduti da chi li detiene.
Per esempio le aziende possono cedere i loro crediti su fattura alle banche oppure in questi ultimi mesi si è parlato tanto della cessione del credito del superbonus al 110%. Non sono questi gli ambiti della cessione dei crediti che ci interessano.
In questo articolo tratteremo solo quello che attiene alla cessione del credito da banca a privato proprio perché riguarda quel tipo di cessione che si subisce tutti i giorni.
Cessioni che creano quei problemi di cui abbiamo discusso nell’articolo Agenzie di recupero crediti: come difendersi grazie alla legge contro il sovraindebitamento
In alcuni casi per il debitore non cambia nulla, un debito esistente che si stava pagando rimane un debito che si dovrà continuare a pagare, ma alle volte questo cambiamento può rivelarsi un vero problema.
Fino a poco tempo prima il debitore aveva rapporti con la banca dove era personalmente conosciuto, ma dopo la cessione del credito dalla sua banca ad istituto privato si ritrova senza nessun interlocutore con cui parlare.
Solo fredde comunicazioni scritte.
Questo toglie la possibilità di interloquire con quelle persone che, anche se in parte, davano la possibilità di attendere qualche giorno un pagamento e comprendere le difficoltà della persona.
Cosa succede in caso di cessione del credito da parte della banca?
Nella cessione del credito da banca a privato il cessionario, cioè chi acquista il credito, subentra in tutto e per tutto nel credito, per questo motivo la legge stabilisce che in merito alla cessione del credito, sia data giusta comunicazione come prevede l’articolo 1264 del Codice Civile.
Sul Codice Civile si legge anche che il consenso avviene proprio con la notifica che il creditore fa. Non è necessaria una risposta di consenso, la comunicazione notificata vale come consenso da parte del debitore.
Dopo la cessione del credito, il nuovo creditore (il cessionario) può pretendere dal debitore tutti gli arretrati non pagati.
Una nota importante riguarda i crediti ceduti in blocco, ovvero tutti quei crediti che banche e finanziarie cedono a società che li acquistano in unico blocco.
In questo caso nessuna delle due parti è tenuta a comunicare nulla, infatti per legge basta solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dove vengono pubblicati tutti i crediti ceduti.
Tuttavia la cessione dei crediti in blocco non annulla o riduce la responsabilità del creditore, né di quello che ha ceduto né di quello che ha acquistato.
Ogni operazione, ogni garanzia, ogni clausola contrattuale e ogni posizione tra creditore e debitore rimane invariata, per quanto riguarda il debitore cambia solo il soggetto titolare del credito.
Questo cambiamento porta con sé qualche fastidio, infatti, con il nuovo creditore non si ha nessun tipo di rapporto e, in genere, tentare di costruirne uno è complicato.
Queste società sono spesso fatte di soli numeri e le persone, quando rispondono al telefono, sono fredde e distaccate, senza un minimo di comprensione se si ha qualche difficoltà a pagare.
A loro non interessa nulla, se non si paga in tempo partono le azioni esecutive.
Nel passaggio da un creditore ad un altro capita spesso che le informazioni siano confuse, chi pagare? Il nuovo o il vecchio creditore?
In teoria è semplice, nel momento in cui si riceve la comunicazione ufficiale il vecchio creditore esce di scena e si dovrà pagare il nuovo creditore, ma in pratica capita spesso che queste comunicazioni arrivino dopo che il passaggio è stato fatto oppure che non siano del tutto chiare.
In questi casi è già capitato che un debitore abbia pagato qualche rata al vecchio creditore in modo inconsapevole e, quest’ultimo, ha tenuto le somme mentre il nuovo creditore continuava a pretendere i pagamenti.
Prima che la situazione si risolvesse del tutto, qualcuno ha rischiato le esecuzioni forzate con tanto di minacce da parte dei nuovi creditori e, anche se dopo le cose si sono risolte, il malcapitato di turno si è ritrovato a pagare spese e interessi venuti fuori solo da incomplete ed errate comunicazioni.
Perché le banche cedono il credito a istituti privati
La cessione del credito da banca a privato, avviene perché queste devono ottenere liquidità, ma soprattutto perché i crediti in sofferenza creano loro dei problemi contabili di bilancio.
Per dirla semplice, quando il finanziamento che hai fatto con la finanziaria o il prestito bancario non riesci più a pagarli, allora parte quel meccanismo che le Agenzie di recupero crediti mettono in atto.
In pratica, se la finanziaria non riesce ad incassare le rate che devi pagare, prima prova con agenzie esterne dando loro solo l’incarico, ma dopo cederà il credito perché avere in bilancio delle somme negative crea loro dei veri e propri problemi di contabilità.
Meglio vendere il tuo credito ad un valore più basso che non averlo in bilancio come somma non incassata.
In questo meccanismo potrebbe crearsi quella condizione di chiudere il tuo debito a saldo a stralcio, significa che il tuo debito essendo stato pagato ad una cifra inferiore, teoricamente potrebbe esserci la possibilità di una trattativa al ribasso.
In genere qui si propongono tutte quelle fantomatiche agenzie del debito e avvocatucoli in cerca di opportunità con ragionamenti di saldi e stralci per chiudere la tua posizione debitoria.
Diciamo le cose come stanno.
Se teoricamente fare un saldo a stralcio al ribasso è possibile, praticamente le variabili sono talmente tante che riuscirci è come vincere al gratta e vinci.
Lo so che girano voci che le finanziarie vendono i crediti a un tot al chilo, ma dovresti capire che sono tutte leggende metropolitane.
Nessuna banca o finanziaria venderebbe il tuo debito di decine di migliaia di euro a poche centinaia di euro, dai non diciamo eresie.
Chi ti dice questo lo fa solo per farti credere che sia fattibile in modo che tu possa firmare un contratto con loro e pagare la loro parcella. Alla fine, se va bene, avranno ottenuto una riduzione del 20% o 30% al massimo.
Se poi, come capita sempre, questa somma non ce l’hai, allora non hai ottenuto un bel nulla se non pagare l’avvocato o l’agenzia.
Ti suggerisco di non inseguire false soluzioni, piuttosto concentrati sul problema!
Tornando alla cessione del credito da banca a privato ti do una notizia che forse hai scoperto sulla tua pelle: il credito per essere ceduto non deve essere necessariamente in sofferenza.
Proprio così, una finanziaria o una banca, possono decidere di cedere il loro credito nei tuoi confronti anche se stai pagando regolarmente.
Il motivo?
Sempre lo stesso: avere liquidità immediata.
Anche questo genere di cessione per te si trasforma molto spesso in fastidio, se va bene, se non addirittura in problemi.
I motivi sono gli stessi, ovvero non avrai più gli interlocutori che avevi in precedenza (il direttore di filiale che conoscevi da anni, l’impiegato allo sportello che ti sorride tutte le volte che entri in filiale, ecc.) e l’ascolto dall’altra parte non è come quello a cui eri abituato.
Come abbiamo visto nella cessione del credito, vieni a conoscenza del nuovo creditore tramite una comunicazione con Raccomandata A/R.
Questa comunicazione può essere trasmessa dal cedente o dal cessionario, solo che, in base a chi fa la comunicazione, questa deve avere determinate caratteristiche.
- Se la comunicazione viene fatta dalla banca o dalla finanziaria che ha ceduto il credito, è sufficiente che questa contenga solo la comunicazione di avvenuta cessione.
- Se la comunicazione arriva dal cessionario che ha acquistato il credito, allora non basta l’informazione, è necessario che contenga anche la prova certa del trasferimento.
Il principio è semplice, della finanziaria che ti ha erogato il prestito puoi fidarti se ti dice che da domani pagherai la società “Tal dei Tali” invece che loro; ma se la comunicazione arriva solo dalla società “Tal dei Tali” e pretende il pagamento del debito senza provare nulla, allora è carta straccia.
Ricorda una cosa importantissima: il nuovo creditore acquisisce diritti e doveri sul tuo credito!
Significa che può subire le tue opposizioni esattamente come avrebbe potuto subirle il creditore originario, ma significa anche che può agire contro di te nel (e contro i garanti) caso non pagassi, proprio come avrebbe potuto fare il creditore originario.
Non sottovalutarlo!
Come difendersi dalla cessione del credito da parte delle banche?
Nella maggior parte dei casi, la cessione del credito da banca a privato viene fatta quando non si sta più pagando il creditore.
Le banche e le finanziarie non amano tenere i crediti non esigibili o in sofferenza, quindi li cedono a delle altre società per un importo inferiore.
Per loro i debiti sono solo merce, quindi la banca non deve perdere e la società che acquista il credito deve guadagnarci.
Ma il punto è un altro!
Se il credito è stato ceduto perché non pagato, significa che la persona si trova in difficoltà.
La cessione del credito da banca a privato avviene quando la banca capisce che la situazione è compromessa e ha già deciso di chiudere il contratto col cliente facendolo decadere dal beneficio dei termini.
Questo accade perché ha serie difficoltà a pagare, cioè non riesce più a pagare il creditore e sicuramente non sta pagando nemmeno altre rate.
I motivi possono essere tanti: la perdita del lavoro, l’aumento dei costi (come sta avvenendo ormai da mesi), una spesa imprevista, una malattia o un incidente di un familiare, ecc.
Non mancano motivi, sono tempi molto duri e ritrovarsi in difficoltà è molto facile!
Queste sono le classiche condizioni da sovraindebitamento.
Le prospettive non sono certo le migliori, il rischio molto concreto è quello di vedersi spogliare dei propri beni subendo i pignoramenti di tutti i beni e rimanere alla fine pieni di debiti.
La cessione del credito deve essere un campanello d'allarme, un segnale che dice che le cose stanno andando male e che se non si provvede, andranno molto peggio!
Questo segnale non va ignorato, bisogna agire per risolvere il problema.
Solitamente, di fronte ad un problema del genere, la persona che non sa guardare più in là del proprio naso si concentra sul singolo problema, ovvero sul credito ceduto dalla banca.
Ma come sempre capita, in questi casi ci sono molti altri debiti che sono già in sofferenze o stanno per arrivarci.
Concentrarsi solo sulla somma ceduta, significa concentrarsi su un problema piccolo. Come se un pompiere invece di spegnere l’incendio che divampa si preoccupasse di spegnere un fiammifero.
Serve una soluzione che risolva tutti i problemi, compresa la cessione del credito da banca a privato.
Come risolvi i tuoi problemi di debiti e di cessione del credito da banca a privato?
C’è solo una vera soluzione ai troppi debiti compresi i debiti derivanti da cessione, la legge contro il sovraindebitamento.
La legge contro il sovraindebitamento è quella soluzione che ti permette di pagare i debiti mettendo a disposizione quello che hai per un periodo di tempo definito.
Poiché il sovraindebitamento ti costringe ad essere strozzato da debiti e rate per anni interminabili, la legge contro il sovraindebitamento ti permette di chiudere tutto nel tempo di 3 anni.
Significa che il tuo debito non viene ripartito tutto in quel periodo, al contrario significa che nel periodo di 3 anni tu pagherai quello che potrai mettendo a disposizione il tuo patrimonio.
Alla fine del periodo stabilito non avrai più debiti, quelli che non avrai potuto pagare verranno completamente stralciati.
Questa è una legge di assoluta civiltà, perché ti permette di onorare i tuoi debiti ma facendolo in modo dignitoso per te e per la tua famiglia.
Sono sicuro che in questo momento, con tante rate da pagare e con tutte le spese che devi sostenere, la tua famiglia sta soffrendo. I tuoi figli sono costretti a dover rinunciare a più di qualcosa.
Anzi, a dirla tutta, sei tu che sei costretto a doverli far rinunciare a tante, troppe, cose.
So che tutto questo ti pesa e ti fa star male, so che non ritieni giusto per la tua famiglia una vita così dura e sacrificata senza prospettive di miglioramento, ma non devi scoraggiarti, hai la legge contro il sovraindebitamento dalla tua parte.
Quello che devi fare è semplicemente richiedere adesso una consulenza gratuita con un nostro Specialista, chiamando il numero verde 800 662518 oppure compilando il modulo che trovi alla fine di questo articolo.
Adesso voglio raccontarti una storia a lieto fine…
[Storia vera]: Come abbiamo liberato Mariano da 180.000 € di debiti pagando solo il 6% in tre anni
Mariano è una persona molto seria e professionale che per cause indipendenti la sua volontà si ritrova con un debito impossibile da pagare.
La sua attività ha subito due colpi molto duri e per questo lo ha messo in ginocchio.
A causa di una scelta balorda dell’amministrazione del comune dove opera, tutto il flusso di clienti viene disperso e convogliato in altre zone senza, mettendo lui e decine di altri commercianti in gravissime difficoltà.
Mariano, nonostante tutto sa di avere degli impegni da rispettare e non si tira indietro!
Per far fronte ai debiti che si accumulano lavora notte e giorno, ma il problema invece che diminuire aumenta col passare del tempo.
L’arrivo della pandemia dà il colpo di grazia alla sua attività e lui crede che ormai è tutto perduto.
Malgrado tutto sembra andare contro di lui, non si arrende e riesce a trovare Legge3.it
Quello che accade dopo puoi ascoltarlo direttamente dalle sue parole.
Clicca sul video sotto per ascoltare cosa ha da dire Mariano e quale altra opportunità seria ha saputo cogliere!
Mariano è entrato pienamente nello spirito di Legge3.it proprio perché, come me, ha vissuto in prima persona il sovraindebitamento e le sofferenze che porta.
Conosce tutte le difficoltà e per questo sa comprendere a pieno le persone che si trova di fronte. Oggi Mariano, grazie alla sua bravura e alla sua altissima comprensione del problema, è uno dei migliori Specialisti di Legge3.it, essendo già diventato regional manager.
Testimonianze Clienti
Quella di Mariano è un’altra storia a lieto fine, proprio come tutte e 171 storie di altrettante famiglie che abbiamo liberato dal peso eccessivo di 84.807.000 € di debiti.
Si tratta di persone che ognuna rappresenta una famiglia, fatta di mogli, mariti, figli, genitori e altri membri che insieme hanno sofferto e poi gioito.
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Gianmario Bertollo