Pignoramento pensione: Tipologie e limiti
Il pignoramento della pensione è qualcosa che mette terrore a tutte le persone che vivono grazie a questo reddito.
E’ molto facile comprendere il perché, basta sapere che molti pensionati vivono con la pensione minima per comprendere che tutti hanno paura del pignoramento.
Vivono già una vita al limite della sopravvivenza.
Togliere loro anche pochi euro, significa condannarli a ridurre i pasti, visto che le spese superflue le hanno già eliminate da anni!
Trattandosi quindi di categoria che vive molto al limite, per loro sono previsti dei limiti di pignoramento della pensione.
In questo articolo affronteremo quali sono i limiti di pignoramento della pensione, quali pensioni sono maggiormente a rischio e quali sono quelle pensioni non pignorabili.
Come avviene il pignoramento della pensione?
Il pignoramento del quinto della pensione è l’atto finale del creditore per incassare le sue somme.
Questo conferma che pignorare la pensione equivale ad eseguire un’azione nata molto tempo prima.
La pignorabilità della pensione avviene perché viene riconosciuta la responsabilità diretta su un debito non pagato o su quello di qualche altra persona per cui si è fatto da garante.
A questo punto, visto che il debitore non può saldare il proprio debito, il creditore inizia la procedura di esecuzione forzata.
Appropriarsi, contro la volontà del debitore, di una parte della sua pensione per riavere i suoi soldi.
Il debitore può tentare di opporsi, ma di base il prelevamento forzoso viene fatto a norma di legge!
Il creditore si rivolge al giudice il quale emette un decreto ingiuntivo nei confronti del debitore che può procedere in due modi:
- Può pagare il suo debito
- Può opporsi entro 40 giorni dalla notifica dell’atto
Nella maggior parte dei casi, nessuno può saldare il proprio debito. L’altra possibilità è quella di opporsi, ma per farlo servono motivazioni concrete.
Senza delle vere motivazioni valide si rischia di sprecare tempo e denaro per pagare un legale.
In assenza di opposizione e dopo i 40 giorni previsti senza aver pagato, il creditore procede facendo notificare il precetto.
A questo punto si hanno ancora 10 giorni per pagare il proprio debito, diversamente il creditore ha 90 giorni di tempo per iniziare il pignoramento di un quinto della pensione presso terzi!
Ovvero il creditore si rivolge all’INPS che eroga la pensione e parte di questa non ti verrà più corrisposta... fino a quando tutto il debito non sarà stato ripagato!
Quali sono i limiti di pignoramento della pensione?
In linea generale tutti i redditi sono pignorabili tuttavia, chi più chi meno, alcuni redditi mantengono il privilegio di alcuni limiti entro i quali quel reddito non è pignorabile.
La pensione è uno dei redditi che beneficia del massimo delle tutele per garantire al meglio chi la percepisce.
I limiti sono dati da diverse tipologie:
- dall’importo del reddito
- dalla natura del debito
- dalla natura della pensione
Ai fini del pignoramento la pensione beneficia dei limiti dell’importo, significa che viene riconosciuto al pensionato un limite, al di sotto del quale, la pensione non è pignorabile.
La norma, variata da meno di due anni, prevede che il limite sia dato dal doppio del valore dell’assegno sociale.
L’importo dell’assegno sociale cambia di anno in anno e per il 2024 questo importo è di 534,41 €
Nel caso del limite significa che la somma corrispondente al doppio di questo importo non può essere pignorata (534,41 X 2 = 1.068,82).
Nell’esempio di un pensionato che percepisce un reddito di 1.500 €, la somma pignorabile sarà calcolata 431,18 €
Non tutta la somma su cui calcolare il pignoramento è pignorabile, esistono dei limiti massimi da applicarsi alla natura del debito.
Il massimo che un creditore può pignorare è il valore di 1/5 del reddito.
Nel nostro esempio di una pensione da 1.500 € la somma effettivamente trattenuta sarà di 86,24 €, ovvero 1/5 di 431,18 che equivale alla somma che supera il limite al di sotto del quale non si può pignorare.
Quando la pensione non è pignorabile
Esistono delle pensioni che non sono pignorabili per loro natura, ecco la lista:
- L’assegno sociale.
- La pensione di invalidità civile.
- L’assegno di accompagnamento.
- L’assegno di mantenimento in regime di separazione.
- Il sussidio per maternità.
- La pensione minima (che corrisponde al doppio del valore dell’assegno sociale).
Tutto il resto delle pensioni è pignorabile.
Come evitare il pignoramento della pensione?
È la domanda più importante che tutti i pensionati si pongono nel momento in cui ricevono un pignoramento.
Massacrati dalle continue crisi, i pensionati d’Italia non hanno più risparmi!
I continui aumenti dei costi dei prodotti alimentari, delle medicine, dell’energia, del gas e di tutti i servizi primari per questa categoria, hanno aumentato le difficoltà.
Se prima potevano mantenersi, anche se con grande difficoltà, e dare una mano a figli e nipoti, adesso hanno difficoltà a mantenere loro stessi.
Ricordiamo che stiamo parlando di persone che, grazie alla pensione, hanno anche fatto da garanti per i mutui e per i prestiti dei propri cari.
Ed ecco anche il motivo per cui banche e le finanziarie si accaniscono con i pignoramenti verso quei pensionati che, anche se hanno un reddito basso, questo è certo.
Come evitare il pignoramento della pensione?
La risposta più semplice sta nel pagare il debito che sta generando il pignoramento.
Pagato il debito il pignoramento del quinto della pensione non ha più senso di esistere e quindi non viene più eseguito.
Abbiamo visto che le opposizioni che si possono fare per diritto ai decreti ingiuntivi e agli atti di precetto, non mettono al riparo dal pignoramento, possono solo allungare i tempi, ma se un debito è dovuto, questo prima o dopo deve essere saldato.
Sconsiglio sempre vivamente quella pratica poco furba di avviare una cessione del quinto per non subire il pignoramento, sono due tipologie di posizioni diverse, quindi la persona si ritroverà con due trattenute:
- la cessione del quinto;
- il pignoramento.
Procedura di sovraindebitamento e pignoramento delle pensioni
Se non è possibile pagare, perché i debiti sono eccessivi, perché quel pignoramento sarebbe solo uno dei tanti debiti a cui dover far fronte, allora il problema potrebbe essere molto diverso e potrebbe trattarsi di sovraindebitamento.
Il problema del sovraindebitamento va ben oltre il problema di un pignoramento alla pensione.
Significa che la persona che ne è afflitta si trova nella dura condizione di avere molti debiti che non può pagare e dei pignoramenti alla pensione che sta subendo.
Significa non essere più nella condizione di poter provvedere alle proprie esigenze in modo dignitoso e decoroso.
Spesso capita che chi è in pensione sia afflitto anche da malanni e acciacchi che deve curare con medicinali a totale suo carico.
Percepire una pensione che è già al limite e vedersela ridotta a causa di un pignoramento, diventa una vera tragedia.
In questi anni ho conosciuto pensionati che, pur di pagare i propri debiti, mangiavano un solo pasto al giorno e spesso si trattava di un pasto inadeguato.
Tutto questo non è per nulla dignitoso per una persona che ha lavorato una vita e che adesso ha il diritto di godersi il suo riposo dal lavoro.
In questo caso il sovraindebitamento va combattuto e va ridata dignità a chi la perde ogni giorno negli spiccioli della pensione.
La legge contro il sovraindebitamento è quella legge che restituisce dignità alla persona che l’ha perduta a causa dei troppi debiti.
Che si tratti di un pensionato, di un imprenditore o di un dipendente, il problema del sovraindebitamento è uguale per tutti e tutti soffrono il dolore dei troppi debiti.
La legge contro il sovraindebitamento permette ad ogni persona in crisi per troppi debiti, di poter pagare tutti i suoi debiti per un periodo di tempo ragionevole.
Non si tratta di una legge per furbi che non vogliono pagare i propri debiti, bensì di una legge che permette di pagare quello che si può per stralciare quelle somme impossibili da pagare.
Per poterne usufruire è importante rivolgersi a chi è veramente competente e che, oltre a dare certezza di risultato, sappia anche tutelare gli interessi di chi ha sofferto per troppo tempo.
[Storia vera] La storia di Luca e di come lo abbiamo liberato da 120.000 € di debiti
Luca è un autotrasportatore che, a causa della crisi del 2008, si è ritrovato, da un giorno all’altro, dall’avere un’azienda che funzionava ad essere in sovraindebitamento per espressa decisione delle banche!
Si è trovato costretto a chiudere l’attività e, pur avendo messo tutto a disposizione per pagare i suoi debiti, non è riuscito a risolvere ed è rimasto in sovraindebitamento!
Solo chi vive ed ha vissuto situazioni come quella di Luca sa cosa significa non avere soldi sufficienti per tutto.
Le esigenze reali rischiano di passare in secondo piano proprio perché i creditori pretendono i loro soldi e non lasciano scampo a chi non riesce più a farcela.
Per fortuna Luca è riuscito a trovarci e a mettersi in contatto con noi di Legge3.it
Ha rischiesto una consulenza gratuita ed ha subito capito che quella che aveva di fronte era l’unica strada per liberarsi del suo debito che lo stava schiacciando.
Guarda l’intervista video e ascolta le parole di Luca
Luca, da due anni ha già intrapreso il suo percorso di liquidazione.
Questo lo porterà a pagare i suoi debiti in modo sostenibile per altri due anni e dopo sarà completamente libero.
I debiti che non avrà potuto pagare saranno stracciati.
Il solo fatto di aver intrapreso questa strada, ha portato nuovamente Luca ad essere una persona libera, senza l’oppressione dei creditori e senza la paura dei pignoramenti.
Testimonianze Clienti
Sono molti i clienti di cui possiamo raccontare la loro storia, alcuni l’hanno fatto da soli raccontandosi nelle testimonianze video proprio come Luca; per altri ho raccontato io la loro storia nel libro Fatti e Non Parole.
Il libro è una raccolta di storie diverse tra loro ma tutte accomunate da elementi fondamentali come:
- il sovraindebitamento;
- la sentenza del giudice;
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Sono tre elementi che accomunano tutte le storie!
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In Fatti e Non Parole ci troverai, oltre le storie di chi si è liberato definitivamente dei debiti, anche le loro lettere di ringraziamento e gli articoli dei giornali che hanno parlato del loro caso specifico!
Il libro si intitola così perché vuole raccontare solo fatti che si possono dimostrare e non chiacchiere e parole vuote!
Da sempre in Legge3.it siamo portati a voler dare risposte concrete a chi ci segue.
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Anche in questo caso sono i fatti a dimostrarlo, infatti ad oggi abbiamo fatto ottenere l’omologa a 192 famiglie su un totale di 192 persone che si sono liberate di 92.230.000 € di debiti!
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Come abbiamo visto, il pignoramento del quinto della pensione, pur essendo un grave problema che attacca il reddito di un pensionato, da solo può essere un problema risolvibile.
Tuttavia diventa molto più duro e complicato se, insieme al pignoramento della pensione, esistono altri debiti che mettono ancora più in crisi la persona!
In questo caso si parla di sovraindebitamento, ovvero di un ammontare di debiti che la persona non potrà mai saldare e pagare.
Solo tramite i benefici della legge contro il sovraindebitamento attuati grazie all’aiuto di veri professionisti esperti della materia.
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Buona vita!
Gianmario Bertollo
Non è per tutti, ma solo per chi ha dei soldi, diciamo per i professionisti dei fallimenti.
Per gli altri non c’è altra strada che il suicidio, e pensare che la legge 3 era nata come legge anti suicidi
Gentilissimo sig. Pancrazio, la ringrazio per il suo commento anche se mi rincresce constatare che probabilmente non ha ben compreso come funziona questa legge. La invito quindi a cliccare su questo link per vedere in modo più chiaro tutto, specialmente chi sono le persone che possono accedere ai benefici dell’esdebitazione… vedrà che rimarrà piacevolmente colpito – link: https://bit.ly/3FKuIFy
grazie