Il diritto di abitazione è pignorabile?
È una domanda che si fanno in tanti, soprattutto quando si ha paura di perdere la casa a causa dei troppi debiti.
Molti pensano che basti intestare qualcosa al coniuge, magari proprio il diritto di abitazione, per mettere l’immobile al sicuro. Ma non è così semplice.
Quando i soldi non bastano più, quando le rate si accumulano e i creditori iniziano a bussare alla porta, ci si attacca a tutto pur di salvare ciò che si ha.
La casa diventa l’ultima cosa da perdere ed è proprio lì che spesso arriva il consiglio sbagliato: “intesta il diritto di abitazione a tua moglie, così la casa non possono toccarla”.
Ma funziona davvero?
La verità è che in molti casi questo tipo di operazione non ferma affatto il pignoramento e chi ci ha creduto finisce nei guai più grossi di prima.
In questo articolo chiariamo in modo semplice e diretto cosa comporta il diritto di abitazione, quando vale davvero e quando invece non serve a niente.
Perché proteggere la casa è possibile, ma solo se si capiscono bene le regole e soprattutto, solo se si agisce per tempo.
Cosa comporta il diritto di abitazione?
Il diritto di abitazione ti permette di vivere in una casa anche se non è di tua proprietà.
È un diritto che vale solo per chi lo riceve e per la sua famiglia.
Non puoi affittare la casa, non puoi venderla e non puoi passarla a qualcun altro, ti dà solo il permesso di abitarla, niente di più.
Spesso questo diritto viene usato tra marito e moglie, tra genitori e figli, per fare in modo che qualcuno possa restare a vivere in casa anche se l’immobile è intestato a un altro.
Per esempio: un uomo compra una casa e dopo qualche anno dà alla moglie il diritto di abitazione.
Lei potrà continuare a vivere lì anche se la casa non è sua.
Fin qui può sembrare una buona idea, il problema arriva quando ci sono debiti.
Molti credono che dare il diritto di abitazione a un familiare salvi la casa dal pignoramento, purtroppo non è così!
Anche se hai concesso questo diritto a tua moglie, se tu sei il proprietario e hai dei debiti, la casa può comunque essere pignorata.
Il creditore può portarla all’asta, anche se qualcuno ci vive dentro e se il diritto è stato dato quando i problemi economici erano già iniziati, le cose si complicano ancora di più.
Il diritto di abitazione è una cosa seria, ma non è uno scudo contro i debiti.
Quando è opponibile il diritto di abitazione?
Il diritto di abitazione può avere valore anche verso i creditori, ma solo in certi casi ben precisi.
Non basta dirlo a voce e non basta scriverlo su un foglio tra parenti, per farlo valere davvero, deve essere stato fatto con un atto dal notaio e poi registrato nei registri immobiliari.
Se questi passaggi non ci sono stati, quel diritto non esiste per la legge e quindi non protegge da nulla.
Ma attenzione: anche se il diritto è stato fatto con tutti i documenti in regola, non sempre basta.
Conta anche il momento in cui è stato creato!
Vediamo i casi in cui il diritto di abitazione può essere fatto valere anche contro i creditori:
- Se è stato registrato prima che i debiti abbiano iniziato ad accumularsi.
- Se è stato fatto quando non c’erano ancora problemi economici.
- Se non è stato usato come “scusa” per cercare di salvare la casa all’ultimo momento.
Al contrario, se il diritto viene dato quando i problemi economici sono già evidenti, oppure quando si capisce che i creditori stanno per agire, allora quel diritto può essere annullato.
In questi casi il giudice può dire che è stato fatto solo per scappare dai debiti e questo vale anche se tutto è stato fatto dal notaio.
Se il tempismo è sbagliato, non serve a nulla!
Si può far decadere il diritto di abitazione?
Sì, in certi casi il diritto di abitazione può decadere, cioè può essere annullato o cancellato, anche se all’apparenza sembra regolare.
Molti pensano che, una volta dato alla moglie, al marito o a un figlio, il diritto resti intoccabile per sempre, ma non è così.
Se si scopre che quel diritto è stato usato solo per cercare di evitare i debiti, allora il creditore può fare una cosa precisa: l’azione revocatoria!
Si tratta di uno strumento legale in favore dei creditori per annullare un atto fatto dal debitore, quando si capisce che quell’atto è servito solo a sottrarre beni o proteggere qualcosa dai pignoramenti.
Facciamo un esempio semplice:
Se dai alla tua coniuge il diritto di abitazione dopo che hai smesso di pagare le rate, o quando hai già ricevuto solleciti o cartelle, il giudice può pensare che tu lo stia facendo non per amore o per bisogno, ma per non farti portare via la casa.
In casi come questi, il diritto di abitazione può essere annullato dal tribunale e la casa torna pienamente pignorabile, come se quel diritto non fosse mai esistito.
Ecco i motivi principali per cui il diritto di abitazione può essere cancellato:
- È stato concesso quando i debiti erano già iniziati, oppure quando era chiaro che i soldi non bastavano più.
- È stato fatto solo per evitare il pignoramento, non perché c’era un vero bisogno della persona che lo ha ricevuto.
- Chi lo ha fatto voleva solo mettere al sicuro la casa, ma in realtà continuava a viverci e gestirla come prima.
- Il giudice si accorge che è stato tutto fatto con furbizia, per togliere la casa dalla vista dei creditori.
Insomma, non basta scrivere tutto bene, se dietro c’è l’intenzione di “salvare” la casa dal pignoramento, quel diritto non regge.
Quando il diritto di abitazione è pignorabile
Arriviamo al punto che interessa davvero: in quali casi il diritto di abitazione può essere pignorato?
Perché sì, anche se molti pensano il contrario, ci sono situazioni in cui questo diritto può essere colpito dai creditori.
Prima di tutto va detta una cosa chiara: non si può pignorare il diritto di abitazione come se fosse una casa, perché non è un bene da vendere, è un diritto personale, legato solo alla persona che lo ha.
Ma questo non significa che i creditori non possano agire comunque.
Ecco i casi in cui si può parlare di pignoramento del diritto di abitazione:
- Quando il proprietario della casa ha dei debiti e, anche se c’è un diritto di abitazione intestato a qualcun altro, il creditore può comunque pignorare la casa.
Il diritto di abitazione non la protegge, soprattutto se è stato fatto dopo che i debiti erano già iniziati. - Quando la casa è stata comprata con un mutuo e quindi è legata a una ipoteca. Se l’ipoteca è stata registrata prima del diritto di abitazione, la banca può procedere con il pignoramento e il diritto di abitazione si cancella al momento della vendita.
- Quando il diritto è stato usato come trucco per non far vedere ai creditori che c’era un bene su cui potevano agire. In questo caso, il giudice può annullare il diritto e autorizzare comunque il pignoramento.
In tutti questi casi, il problema è lo stesso: il diritto di abitazione non è una protezione vera!
È una specie di “coperta corta”, che non copre mai abbastanza e chi si affida a questo strumento pensando di mettere al sicuro la casa, rischia di trovarsi senza più la casa e senza più una via d’uscita.

Quando non è possibile il pignoramento del diritto di abitazione
Ci sono dei casi particolari in cui il diritto di abitazione non può essere toccato dai creditori. Sono situazioni rare, ma esistono!
Vale la pena capirle bene, così da non fare confusione e soprattutto da non farsi false illusioni.
La prima cosa da sapere è questa:
- Il diritto di abitazione è un diritto personale, legato a una persona specifica.
Non si può vendere, non si può dare in affitto e non si può usare per guadagnarci sopra.
Proprio per questo motivo, la legge dice che non può essere pignorato direttamente, cioè non si può portare all’asta come se fosse una casa o un bene materiale.
Ma questo vale solo se chi ha il diritto di abitazione non è anche il debitore.
Facciamo un esempio:
- Se tua moglie ha il diritto di abitazione su una casa di tua proprietà e tu sei il debitore, la casa può essere comunque pignorata. Il suo diritto non la protegge.
- Se invece è tua moglie ad avere debiti, ma ha solo un diritto di abitazione (e non è proprietaria di nulla), allora quel diritto non può essere venduto o pignorato.
In altre parole, il creditore non può aggredire il diritto di abitazione in sé, ma può colpire la proprietà dell’immobile, se chi ha debiti è il proprietario.
Ecco perché si sente dire che il pignoramento del diritto di abitazione non è possibile: è vero, ma solo in casi molto precisi, che di solito non riguardano chi cerca di salvare la casa dai debiti.
Chi ha debiti seri, chi è inseguito da banche, finanziarie, cartelle o decreti ingiuntivi, non può contare sul diritto di abitazione come una protezione.
La tua casa è in pericolo per via dei troppi debiti? Scopri come legge3.it ti può aiutare
Se sei arrivato fin qui, probabilmente una domanda te la stai già facendo: “E quindi, come si protegge davvero una casa dai debiti?”
Perché adesso è chiaro: il diritto di abitazione non basta, anzi, in molti casi non serve proprio e mentre si perde tempo dietro a queste soluzioni “di comodo”, i debiti crescono, gli interessi aumentano, e i creditori si organizzano per farsi pagare con la forza.
Sai qual è la cosa più pericolosa?
Che in certe situazioni, anche la prima casa può essere pignorata.
Sì, anche quella dove vivi con la tua famiglia, anche se pensavi fosse “intoccabile”. (Se vuoi capire meglio quando può succedere, ne abbiamo parlato in modo approfondito qui Pignoramento prima casa: quando si può pignorare?)
A questo punto la domanda vera è un’altra: “C’è una soluzione seria, legale, che mi permetta di uscire dai debiti e salvare quello che posso?”
La risposta esiste, ma non si trova nelle scorciatoie.
Esistono le procedure sul sovraindebitamento, introdotte dalla legge 3/2012 e contenute nel codice della crisi.
Procedure pensate proprio per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento.
Sono strumenti previsti dalla legge, studiati per chi non riesce più a pagare tutto e ha bisogno di ripartire, con regole chiare e protezione reale.
Non si tratta di magie o scappatoie, si tratta di un percorso preciso, fatto per fermare i pignoramenti, bloccare gli interessi e trovare un accordo che metta un punto ai debiti, una volta per tutte.
Molti non ne parlano, altri ne parlano male, ma chi li ha vissuti sulla propria pelle, oggi vive una vita nuova!
Forse non sei ancora sicuro di voler fare questo passo, ma se la casa è a rischio e i debiti ti tengono sveglio la notte, forse è il momento di scoprire davvero cosa dice la legge a chi si trova nella tua situazione.
Perché la verità è una sola: aspettare non ha mai salvato nessuno!
Grazie alla legge sul sovraindebitamento e a Legge3.it, Marco ha chiuso 800.000 euro di debiti
Marco è un autotrasportatore, la sua famiglia aveva avviato l’azienda nel 1960.
Ha sempre lavorato onestamente, pagato stipendi e tasse, ma alla fine del 2017 tutto è cambiato: due clienti sono falliti e non lo hanno pagato.
A questo si è aggiunta la mancanza di lavoro e il peso dei TFR per i dipendenti storici.
Marco ha resistito per orgoglio, ma così facendo ha peggiorato tutto, i debiti sono arrivati a oltre 800.000 euro.
Ogni lettera, ogni telefonata, gli dava ansia, si vergognava, ma non era un evasore: era stato travolto da eventi più grandi di lui!
Ha cercato soluzioni: rilanciare il lavoro, vendere l’attività.
Niente ha funzionato, poi, nel 2019, ha letto un articolo sulla legge contro il sovraindebitamento.
Si è informato, ha contattato vari professionisti, ma solo Legge3.it gli ha dato risposte concrete, senza promesse vaghe né richieste assurde.
Nel frattempo, la sua casa era già finita all’asta, il valore era di 300.000 euro, ma rischiava di essere svenduta a un terzo e lui sarebbe rimasto pieno di debiti!
Con l’aiuto della procedura prevista dalla legge, il Tribunale di Brescia ha approvato la sua proposta: Marco pagherà solo una piccola somma al mese per 3 anni, poi i debiti saranno cancellati, qualunque sia il ricavato della casa.
Oggi ha ritrovato la serenità: niente più paura, niente più vergogna.
Il suo consiglio? Non aspettare e non affidarti a chi non sa dimostrare con i fatti la propria esperienza.
Puoi guardare la sua testimonianza completa cliccando qui sotto!
Testimonianze Clienti
In questi anni abbiamo incontrato migliaia di persone, molte le abbiamo già aiutate e altre sono nel percorso verso la libertà!
Di tutte le persone che sono arrivate a liberarsi dai debiti, ho raccolto le storie personali e delle loro famiglie.
Storie di chi si è trovato in gravi difficoltà a causa dei troppi debiti e che, grazie al nostro aiuto, hanno trovato la loro via d'uscita e una vera rinascita.
Queste esperienze, che mostrano come sia possibile liberarsi dal peso opprimente del sovraindebitamento, sono state raccolte nel libro Fatti e Non Parole.
Si tratta di storie vere e diverse tra loro, ma che riflettono le tante situazioni in cui milioni di italiani si trovano oggi.
Per dimostrare la concretezza dei risultati raggiunti, il libro contiene anche le sentenze ottenute e le lettere di ringraziamento che queste persone ci hanno scritto.
Puoi scaricare "Fatti e Non Parole" gratuitamente in formato PDF sul tuo computer o telefono, senza dover lasciare alcun dato personale, semplicemente cliccando sull'immagine del libro.
Leggendo queste storie, potrai trovare quella più simile alla tua e scoprire come i protagonisti hanno risolto i loro problemi in modo definitivo.
La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati
Sappiamo quanto sia difficile la situazione di sovraindebitamento, per questo in Legge3.it vogliamo darti la certezza di raggiungere il tuo risultato: liberarti definitivamente dai debiti.
Non parliamo di probabilità, ma di una certezza concreta che deriva dalla nostra scrupolosa analisi preliminare di ogni pratica.
È per questo motivo che offriamo a tutti i nostri clienti la Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati, che ti diamo anche per iscritto.
Con questa Garanzia, siamo noi ad assumerci ogni rischio professionale.
Se la tua pratica dovesse essere rigettata dal giudice per un qualsiasi motivo, è nostra completa responsabilità, e ti restituiremo ogni singolo euro che hai speso, fino all'ultimo centesimo.
Questo perché prendiamo in carico solo le pratiche che sappiamo per certo, dopo attenta valutazione, andranno a buon fine, offrendoti così la serenità e la fiducia di cui hai bisogno per affrontare questo percorso.
Prenota una consulenza gratuita con gli Specialisti Legge3.it
Se ti senti schiacciato dal peso dei debiti e vivi una situazione di sovraindebitamento, non aspettare che la situazione peggiori o sperare in soluzioni sbagliate.
Affrontare il problema con professionisti non specializzati o tentare strade non adatte può solo peggiorare le cose!
La vera e unica soluzione che può cancellare tutti i tuoi debiti e farti ripartire pulito è la procedura contro il sovraindebitamento.
Per capire se questa è la soluzione giusta per te e come procedere, è fondamentale rivolgersi a veri specialisti qualificati e competenti in questa materia.
Gli Specialisti Legge3.it sono i professionisti più preparati e possono analizzare a fondo la tua situazione debitoria, valutare le cause e le tue possibilità di ripresa.
Richiedi subito una consulenza gratuita e senza impegno
Chiama adesso il Numero Verde
attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oppure compilando il modulo di contatto.
Durante la consulenza potrai chiarire ogni dubbio e riceverai un omaggio speciale che ti aiuterà a comprendere meglio la tua situazione.
Fai il primo passo verso la libertà finanziaria e non lasciare che i debiti prendano il sopravvento.
Ti aspettiamo.
Buona vita!
Gianmario Bertollo