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Debiti ereditati: Quali sono? Chi li paga?

Debiti ereditati: come risolvere definitivamente il problema

I debiti ereditati rischiano di essere uno dei più insidiosi problemi tra tutti i debiti in generale, questo perché spesso si scopre di averne accettato un carico enorme quando ormai è troppo tardi.

Quali sono i debiti da successione?

Cosa fare per non acquisire i debiti con eredità?

C’è modo di liberarsi dai debiti ereditati?

La materia è complessa per cui è sempre importante farsi seguire da un notaio o da un avvocato specializzato in questioni di eredità con debiti.

In questo articolo desidero affrontare quegli argomenti che è necessario sapere per capire cosa fare in caso di eredità con debiti ma, soprattutto, quando si affronta il grandissimo problema di aver accettato un’eredità con debiti.

In ogni caso, in caso di eredità dubbia è bene rivolgersi ad un professionista specializzato sull’argomento!

 

I debiti ereditati sono obblighi che sono nati durante la vita di una persona e che al momento della sua morte sono ancora aperti.

Gli eredi, molto spesso, se li ritrovano sulle spalle senza nemmeno avere il modo di capire come possa essere accaduto, ma facendo bene attenzione gli eredi possono evitare questo problema facilmente.

 

Gli eredi sono quelle persone che succedono in tutto o in una quota parte, al patrimonio del defunto.

Si è eredi per legge o per testamento, ma prima che di diventare tali a pieno titolo è necessaria l’accettazione dell’eredità.

Il lascito è composto da tutto quello che il deceduto possedeva in vita e sarà degli eredi.

Per legge l’eredità prevede sia i beni patrimoniali del defunto, sia i suoi debiti. 

Anche questi fanno parte di quello che spetta e rappresentano il rovescio della medaglia.

I debiti del de cuius si ripartiscono tra gli eredi che avranno accettato l’eredità.

Quindi, l’accettazione dell’eredità comporta l’accettazione di tutto il pacchetto, questo fa nascere l’obbligazione al pagamento dei debiti ereditari.

Attenzione, l’obbligo esiste e nessuno lo può cambiare, ma si può limitare la responsabilità utilizzando i giusti strumenti giuridici che sono a disposizione.

Di fronte ad un lascito quale erede ci sono tre possibilità:

  1. Accettare l’eredità;
  2. Accettare l’eredità con beneficio di inventario;
  3. Rinunciare all’eredità.

La possibilità di scegliere può mettere al riparo da brutte sorprese. 

Accettare l’eredità incondizionatamente, rischia di essere una scelta pericolosissima che può tornare indietro come un boomerang.

Quali sono i debiti che si ereditano?

Non tutti i debiti si ereditano, la legge dispone chiaramente quali sono i debiti che seguono il lascito e colpiscono gli eredi.

Questo primo passaggio deve servire a capire che non tutti i debiti che aveva il caro congiunto passano verso gli eredi. Alcuni seguono il patrimonio, altri si fermano con il decesso del debitore.

I debiti ereditati sono quei debiti che il defunto non ha pagato e consistono sia nel capitale che negli interessi che il debito continua a maturare anche dopo la morte del debitore.

Si ereditano i debiti come:

  • Le bollette scadute prima del decesso;
  • Le cartelle esattoriali notificate e da notificare;
  • Le tasse che il defunto non ha versato per i periodi d’imposta in cui era in vita;
  • Le sanzioni legate alle tasse che il defunto non ha versato;
  • I finanziamenti e prestiti;
  • I mutui;
  • Le spese di divisione dell’eredità;
  • Le fidejussioni;
  • Le spese funebri del defunto stesso;
  • Le spese condominiali degli ultimi due anni.

 

Fanno parte dei debiti ereditari anche i debiti contratti dal defunto in ambito d’impresa.

Se il defunto era un imprenditore di ditta individuale, o faceva parte di una società di persone (SNC, SAS), i debiti della società ricadono sugli eredi.

Cosa diversa per i debiti di una società di capitale che sono e rimangono nella società stessa avendo questa una sua personalità giuridica.

Quali sono i debiti che non cadono in successione?

Non tutti i debiti del de cuius vengono ereditati, alcuni sono chiaramente esclusi dal lascito.

Conoscerli è importante per capire di quali debiti bisogna preoccuparsi e quali si possono ignorare o richiederne la cancellazione:

  • Le sanzioni amministrative e le multe stradali;
  • Le sanzioni fiscali;
  • I debiti di gioco;
  • Le sanzioni penali;
  • Gli assegni alimentari a ex coniugi e/o figli;
  • Le offerte a onlus o enti caritatevoli.

Sono debiti di natura strettamente personale e con la morte del debitore il creditore cessa il diritto a poterli esigere.

Quando gli eredi devono pagare i debiti?

Senza accettazione dell’eredità da parte dell’erede, i creditori non possono vantare i crediti nei riguardi dei potenziali eredi in funzione del rapporto di parentela che hanno con il defunto, devono attendere l’accettazione dell’eredità.

I creditori potranno continuare ad inviare solleciti di pagamento all’indirizzo della persona deceduta e indirizzati in modo generico a “Eredi di…”, ma oltre queste azioni non potranno fare nulla.

Le comunicazioni non hanno alcun valore giuridico fintanto che non si sarà accettata l’eredità.

 

Come abbiamo detto, in caso di lascito ci sono tre possibili scelte, ognuna di queste comporta delle accettazioni e delle rinunce, ma conoscerle è fondamentale per evitare di ritrovarsi in bruttissimi guai.

 

1) Accettare l’eredità

Nel momento in cui si accetta l’eredità, il patrimonio esistente dell’erede e quello che riceve in eredità si fondono, non ci sarà più distinzione tra i due patrimoni e, in questo caso, l’erede si ritroverà anche gli eventuali debiti della persona deceduta. 

L’accettazione dell’eredità non è immediata, si può esercitare questo diritto entro i 10 anni dalla morte di chi ha lasciato i beni. 

L’accettazione avviene per iscritto ma anche in modo tacito.

Esercitare dei diritti sul patrimonio del defunto, anche solo parziale, corrisponde ad un’azione di accettazione tacita del patrimonio.

Per esempio, vendere un bene del defunto equivale a riconoscerne la completa accettazione, quindi è importantissimo fare attenzione a non vendere nulla anche solo per pagare le spese funebri.

Mai agire di fretta, verifica e analizza qual è la situazione debitoria del defunto e solo dopo accettare l’eredità, anche perché l’eredità una volta accettata non si può più rinunciarvi.

 

2) Accettare l’eredità con beneficio di inventario

Questa formula permette di accettare l’eredità in modo che il patrimonio personale dell’erede non venga intaccato.

Si accettano tutti i debiti fino alla concorrenza del valore dei beni ereditati e il patrimonio dell’erede è salvo.

L’accettazione con beneficio di inventario va fatta per iscritto e va allegata agli atti del lascito.

Si chiama accettazione con il beneficio dell’inventario perché l’erede, nella sua accettazione, deve compilare un inventario del proprio patrimonio al fine di distinguerlo nettamente dal patrimonio ricevuto in eredità.

In questo modo i creditori non potranno agire sul tuo patrimonio personale.

 

3) Rinunciare all’eredità

Rinunciare all’eredità significa rinunciare totalmente all’eredità su ogni bene o diritto.

Anche la rinuncia deve essere un documento scritto e allegato alla documentazione di lascito, ma mentre l’accettazione è irrevocabile, la rinuncia dà il diritto all’erede di poter cambiare idea.

In qualità di erede si può revocare l’atto di rinuncia entro i 10 anni dal decesso di chi ti ha fatto il lascito.

La rinuncia all’eredità mette al riparo dal ricevere un’eredità i cui debiti sono maggiori al patrimonio che si possono ricevere, rinunciando il patrimonio dell’erede rimane perfettamente intatto.

 

Una cosa che mi capita ogni tanto in appuntamento è che qualche cliente arrivi con una o più cartelle esattoriali che fanno riferimento a un genitore deceduto, la domanda che mi fanno sempre è “Ma perché se gli eredi siamo in 3 fratelli le tasse sono arrivate tutte a me?”

È normale, non è un errore, si chiama solidarietà passiva, è una regola che lo Stato adotta dove richiede ad un singolo erede l’intero importo, saranno dopo i fratelli ad accordarsi sulla suddivisione.

 

Fin qui abbiamo visto come funzionano i debiti in eredità e come starne lontano per evitare di ritrovarsi in stato di sovraindebitamento solo per aver accettato un lascito.

Ma cosa succede se questo è già avvenuto?

C’è modo di risolvere se si è già accettata l’eredità e i debiti adesso trascinano nel baratro l’erede?

La risposta è sì!

Come risolvere il problema dei debiti ereditati: scopri la legge contro il sovraindebitamento

Purtroppo ancora oggi in Italia sono in tantissimi a rimanere incastrati in una brutta eredità.

Illudersi che sia tutto rose e fiori può rendere la vita davvero difficile, infatti capita spesso che si sia accettata l’eredità perché si conosce il patrimonio, salvo poi scoprire nel tempo che dietro c’era una montagna di debiti.

Se hai accettato un lascito da parte dei tuoi genitori o di parenti e, dopo essere diventato erede a tutti gli effetti hai scoperto a tue spese che i debiti erano superiori al patrimonio, sicuramente stai attraversando un brutto momento.

Che i creditori siano banche o Equitalia non avranno minimamente pietà di te, anche se non sei stato tu a generare i debiti. Con l’accettazione dell’eredità sei diventato obbligato nei loro confronti e puoi stare certo che faranno di tutto per avere fino all’ultimo centesimo.

 

Non devi disperare, sicuramente ti ritrovi più debiti che patrimonio e, in questo caso, anche se vendessi tutto il patrimonio non riusciresti a chiudere i debiti che hai ricevuto in eredità.

Quello che devi fare è accedere ai benefici della legge contro il sovraindebitamento che ti permette di chiudere tutti i debiti.

Si tratta di una legge che ti permette di uscire definitivamente dal tunnel dei debiti, comunque questi siano nati, anche se si tratta di debiti ereditati.

 

I benefici di questa legge ti permettono di appianare tutti i debiti, rivolgendoti al tribunale pagando quello che puoi.

Senza questa legge il tuo destino sarebbe quello di essere spogliato di tutto il patrimonio e rimanere pieno di debiti per il resto della tua vita.

In questo modo invece metterai quello che hai per un periodo di tempo di 3 anni e dopo sarai libero da tutti i debiti e potrai ripartire pulito.

Qualunque sia la natura dei debiti, la legge contro il sovraindebitamento permette di poter tornare liberi e ricominciare a vivere.

[ STORIA VERA ] : Come abbiamo ridotto il debito di 123.000 € di Abdelaziz dell’88% salvandolo da una vita di debiti impossibili

Non tutte le storie di sovraindebitamento hanno al loro interno una gestione del patrimonio, alle volte chi si trova in guai seri non ha patrimonio da poter offrire.

E’ questo il caso di Abdelaziz che si ritrovava un debito di 123.000 € di debiti, per colpa di un commercialista poco competente.

La sua storia è tanto semplice quanto dura.

Abdelaziz è un bravo muratore e poiché vuole creare la sua attività, apre la partita iva ed inizia a lavorare.

Visto che è bravo in ciò che fa, non ha difficoltà a lavorare.

Ma quando crede che tutto sia abbastanza regolare scopre la peggiore delle sorprese…

 

Guarda il video sotto e ascolta direttamente direttamente la storia dalle sue parole 

Purtroppo la storia di Abdelaziz non è così inusuale,  sono molte le persone che si ritrovano ad essere in stato di sovraindebitamento per motivi indipendenti dalla propria volontà.

Si può trattare di una malattia, di un professionista che non sa fare bene il proprio lavoro, della perdita dell’impiego e anche di un lascito.

Lo stato di sovraindebitamento è una condizione davvero difficile da sopportare, continue rinunce e sacrifici che spesso vengono imposti ai figli pur di pagare rate e debiti che mai si potranno sanare e che prima o poi esploderanno nelle loro violente pretese.

Se hai dei debiti difficili da gestire starai cercando di pagarli, ma se il debito è troppo grande per essere pagato, se adesso non riesci più a sostenere tutte le rate, allora non perdere altro tempo e procedi ad usare i benefici della legge contro il sovraindebitamento.

Testimonianze Clienti

La sentenza di omologa che ha ricevuto Abdelaziz è una delle tante sentenze che abbiamo fatto ottenere ai nostri clienti che si sono rivolti a noi.

Come Abdelaziz ci sono altri 163 casi di successo (il 100% di tutte le pratiche) che hanno ottenuto l’omologa da parte del giudice.

Alcune di queste sentenze le abbiamo raccolte nel libro Fatti e Non Parole nel quale potrai avere modo di leggerle.

  • Scarica adesso la tua copia di Fatti e Non Parole, clicca sull’immagine qui di fianco per avere la tua copia gratuita in formato PDF.Ma il libro non si limita alle sole sentenze.

    Per ogni sentenza troverai la storia di chi ha vissuto quella vicenda, di chi come te ha sofferto un momento difficile ma che alla fine ha avuto un lieto fine: l’unico ammesso!

    Ma troverai anche le lettere di ringraziamento di chi ha voluto scrivere di suo pugno un grazie speciale per avergli salvato la vita.

    Sì, proprio così, salvare la vita è la cosa che ci sentiamo dire più spesso.

    Ti potrà sembrare esagerato, ma quando si libera una famiglia da debiti che non finiscono mai, quando si aiuta un padre di famiglia togliendogli dalle spalle un macigno enorme, quello che si sente dire è proprio che gli hai salvato la vita.

    Se vuoi rimanere aggiornato sempre su tutte le novità in merito al buon andamento delle pratiche, per conoscere nuovi casi andati a buon fine, per sapere tutto quello che c’è da sapere sulla legge contro il sovraindebitamento, allora scegli dall’icona in basso i social su cui puoi seguirci.

 

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La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati

L’esito della pratica di Abdelaziz, come l’esito di tutte le pratiche che abbiamo portato a buon fine, era certo fin dall’inizio.

Il lavoro che facciamo in Legg3.it è certamente quello di portare ogni singola pratica a buon fine.

Durante ogni singolo appuntamento, un consulente Specialista Legge3.it, analizza tutte le informazioni e i dettagli della posizione al punto tale da poter già dare una prima risposta.

Da quel momento la pratica viene vagliata e valutata dal nostro ufficio tecnico. 

Nulla deve essere lasciato al caso!

Una procedura di legge contro il sovraindebitamento non è una causa che prevede passaggi diversi, rinvii di udienze, testimoni, attenuanti, ecc. 

Si tratta di una procedura con un iter ben preciso: devono essere presenti tutti i requisiti previsti dalla norma. Se mancano queste condizioni la procedura non è fattibile.

Tutto questo un bravo professionista lo sa prima ed è quindi nella condizione di poter dare subito una risposta.

 

Ecco perché in Legge3.it riusciamo a dare la Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.

Non prendiamo in carico pratiche dall’esito incerto, quando iniziamo una pratica non diciamo mai:

  • Speriamo…
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Noi diciamo subito Sì oppure No!

Ecco perché riusciamo a dare seriamente in contratto la Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.

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I debiti ereditati sono debiti molto insidiosi, sia perché si possono scoprire quando ormai è troppo tardi, sia perché si possono subire anche avendo fatto l’iter previsto dalla legge per non farsene carico. 

In questi casi l’unica vera soluzione è quella di poter accedere ai benefici della legge contro il sovraindebitamento e cancellare tutti i debiti senza rimanere pieno di debiti a vita.

Per capire se puoi ottenere questi benefici devi rivolgerti sicuramente a dei veri professionisti che sappiano trattare la materia in modo specifico, non certo dei tuttologi e nemmeno degli improvvisati.

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Gianmario Bertollo

 

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