Nuovo caso di successo Legge3.it
TRIBUNALE DI PALERMO – Procedura di Liquidazione Controllata del Patrimonio




Simona vive a Palermo con suo figlio. Per anni ha inseguito il sogno di lavorare nel settore audiovisivo, investendo tutto nella sua formazione. Si era trasferita a Roma, sostenuta economicamente dalla famiglia, per avviare un’attività nel mondo della post-produzione cinematografica. Ma quando l’azienda del padre ha chiuso, tutto è crollato.
Si è ritrovata senza reddito, senza aiuti, con i primi debiti che iniziavano ad accumularsi.
Il tempo è passato, ma i problemi sono rimasti. Dopo la nascita di suo figlio, Simona si è trasferita a Napoli con il compagno, sperando in una nuova stabilità. Ma anche quella speranza si è spezzata: il compagno l’ha abbandonata, e per anni non ha versato nemmeno un euro di mantenimento.
Così Simona si è rimboccata le maniche: ha avviato una società nel settore audiovisivo, ma le difficoltà erano troppe.
Nel 2020 è tornata a Palermo, dove i genitori potevano aiutarla con il bambino, specie perché il piccolo aveva bisogno di cure specifiche dopo la diagnosi di un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e ha cominciato un percorso terapeutico.
Simona, nel frattempo, cercava un lavoro stabile, e finalmente lo ha trovato con un contratto a tempo indeterminato.
Ma il peso dei debiti del passato – tra cartelle esattoriali, tasse non pagate e finanziamenti – non le dava tregua: quasi 197.000 euro. Una somma impossibile da affrontare con il solo stipendio.
Noi di Legge3.it abbiamo preso in carico il suo caso. Abbiamo studiato la situazione, raccolto tutta la documentazione, ricostruito ogni dettaglio. E abbiamo fatto ciò che la legge consente: abbiamo chiesto al Tribunale di Palermo di aprire per lei la liquidazione controllata dei beni, una delle procedure previste dalla legge contro il sovraindebitamento, introdotta per la prima volta con la Legge 3/2012 e oggi contenuta nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Il giudice ha accolto la nostra istanza ed ha emesso questa sentenza che per Simona significa una concreta seconda possibilità.
Grazie al provvedimento del giudice infatti, adesso pagherà solo quello che può, solo quello che può sostenere umanamente, proprio come dice la legge: “paga quello che puoi e tutto il resto verrà cancellato.”
Il giudice ha analizzato la documentazione che abbiamo prodotto e alla fine ha determinato una somma sostenibile, che tiene conto di tutte le sue esigenze per garantirsi una vita decorosa e non far mancare nulla ai suoi cari. In questo caso specifico si è determinata una cifra pari a € 200 al mese, per una durata di 3 anni.
Grazie a questa decisione del Tribunale, Simona vedrà cancellati oltre 189.000 euro di debiti, pagandone appena il 4%. Una sentenza che la salva da un sovraindebitamento che non avrebbe mai potuto affrontare da sola.
Ora, finalmente, può guardare avanti con fiducia.
SE ANCHE TU HAI UN PROBLEMA DI SOVRAINDEBITAMENTO E NON SAI PIÙ COME PAGARE TUTTI I TUOI DEBITI, FINALMENTE C’È UNA SPERANZA ANCHE PER TE.
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