Nuovo caso di successo Legge3.it
TRIBUNALE DI TORINO – Procedura di Liquidazione Controllata del Patrimonio
Wilma vive a Torino. È una donna tenace, abituata al sacrificio. Aveva speso tutta la sua vita per gli altri. Prima come infermiera, poi come madre, infine come sostegno per tutta la famiglia.
Quando i figli decidono di aprire un’attività, lei li aiuta investendo i risparmi. Quando le cose non vanno, è lei che continua a mantenere tutti.
Ritorna a lavorare anche da pensionata, con la Partita IVA, per far fronte alle necessità familiari. Ma la vita la mette continuamente alla prova.
Prima la malattia e la morte del marito. Poi la madre da assistere. Poi ancora le difficoltà economiche dei figli, un incidente, una malattia grave, la pandemia.
Wilma si fa carico di tutto, senza mai pensare a sé.
Ma intanto le spese si accumulano. L’ENPAPI, la cassa degli infermieri, la considera debitrice per contributi non versati. Lei propone di rinunciare alla pensione per estinguere il debito, ma nessuno le risponde. Infine, il pignoramento.
Wilma si ritrova con la pensione colpita e più di 227.000 euro di debiti sulle spalle. Un peso che nessuna persona dovrebbe sopportare da sola.
È in quel momento che ci contatta.
Noi di Legge3.it analizziamo il suo caso e capiamo subito che la legge contro il sovraindebitamento può salvarla.
Non solo glielo dimostriamo: ci mettiamo subito al lavoro per farlo accadere.
Abbiamo presentato istanza al Tribunale di Torino, che ha valutato positivamente tutta la documentazione. Il giudice ha riconosciuto che Wilma si trova in una condizione di sovraindebitamento non superabile, e ha aperto la procedura di liquidazione controllata del patrimonio, prevista dalla legge contro il sovraindebitamento (le cui procedure sono state introdotte dalla Legge 3/2012 e oggi contenute nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza).
Il giudice ha tenuto conto delle sue reali esigenze di vita. Pagherà solo quello che può, solo quello che può sostenere umanamente, proprio come dice la legge:
- “paga quello che puoi e tutto il resto verrà cancellato.”
Il giudice quindi ha stabilito una somma sostenibile, che tiene conto di tutte le sue esigenze per garantirsi una vita decorosa e non far mancare nulla ai suoi cari. In questo caso specifico si è determinata una cifra pari a € 616,08 al mese per 3 anni. A questa somma si aggiunge solo una quota già disponibile su un conto corrente cointestato. Tutto il resto — circa l’80% del debito — verrà cancellato per sempre.
Oggi Wilma può finalmente respirare. Può pensare al domani senza il terrore delle lettere, delle chiamate, delle minacce.
Questa sentenza le ha restituito la libertà. E dimostra che, con il giusto aiuto, anche le situazioni che sembrano senza uscita hanno una soluzione.
Con questa sentenza arriviamo a quota 355 famiglie salvate dai debiti, per un totale di 156.252.000 € di debiti eliminati dalle loro spalle!
Ancora un successo per noi di Legge3.it che manteniamo il 100% dei casi portati a buon fine!
SE ANCHE TU HAI UN PROBLEMA DI SOVRAINDEBITAMENTO E NON SAI PIÙ COME PAGARE TUTTI I TUOI DEBITI, FINALMENTE C’È UNA SPERANZA ANCHE PER TE.
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