Nuovo caso di successo Legge3.it
TRIBUNALE DI PRATO – Procedura di Liquidazione Controllata del Patrimonio
Ecco la sentenza ai sensi del codice della crisi (le cui procedure sono state introdotte dalla legge 3/2012) emessa dal giudice del tribunale di Prato che ha accolto la nostra richiesta ed ha dichiarato aperta la procedura familiare di liquidazione controllata per la nostra cliente.
Quando Clementina ci ha raccontato la sua storia per la prima volta, ci siamo accorti subito di quanto a lungo abbia vissuto con una pressione silenziosa, fatta di numeri impossibili da gestire e di un peso che sembrava non lasciare respiro.
Per anni ha cercato di andare avanti, di lavorare, di costruirsi un’esistenza stabile, mentre quel debito enorme, nato quando era ancora giovanissima, continuava a inseguirla e a condizionare ogni pensiero.
La sua vita quotidiana appariva normale agli occhi degli altri, ma dentro di lei c’era una fatica continua, quella sensazione di non riuscire a trovare un punto fermo.
Tutto era iniziato quando, ancora molto giovane, aveva assunto il ruolo di socia illimitatamente responsabile in una società di famiglia.
Non era lei a seguire la gestione e le decisioni fiscali, ma alla fine del percorso si era ritrovata con un’eredità pesantissima: oltre due milioni di euro tra ruoli e contributi, generati da compensazioni non corrette e da una gestione che non dipendeva da lei.
Intanto la società era stata chiusa e, con essa, ogni possibilità di affrontare quel debito in modo proporzionato alle proprie forze.
Così, mentre costruiva la sua vita da lavoratrice dipendente, con uno stipendio regolare e una quotidianità semplice, quel passato mai scelto continuava a segnare il presente, fino a diventare un ostacolo enorme alla sua serenità.
Quando è arrivata da noi di Legge3.it, Clementina aveva bisogno prima di tutto di qualcuno che la aiutasse a rimettere ordine in quella storia.
Abbiamo studiato la sua situazione, valutato ogni dettaglio e costruito un percorso che potesse davvero proteggerla.
Il suo impegno era chiaro: mettere a disposizione dei creditori solo ciò che poteva permettersi, una parte contenuta del suo reddito, senza mettere a rischio il suo equilibrio personale.
Le abbiamo spiegato che la legge 3/2012, oggi parte del Codice della crisi, esiste proprio per dare una via d’uscita a chi non ha colpa e non può sostenere debiti sproporzionati alla propria vita.
Quando la sua storia è arrivata davanti al giudice, la situazione reale è stata riconosciuta con attenzione e umanità. È stata aperta la procedura di liquidazione controllata prevista dalla legge sul sovraindebitamento, confermando che Clementina non poteva essere schiacciata da un debito che non aveva gli strumenti per affrontare.
Il giudice ha stabilito una cifra mensile sostenibile, ricordando che la protezione della persona viene prima di ogni altra cosa.
Come prevede la legge, pagherà solo quello che può, solo quello che può sostenere umanamente, proprio come dice la legge: “paga quello che puoi e tutto il resto verrà cancellato”.
Per Clementina questa sentenza è un punto di svolta.
Significa poter guardare al futuro senza sentire ogni giorno il peso di un passato che non dipendeva da lei. Significa ritrovare una vita in cui il lavoro, le piccole abitudini e la stabilità conquistata hanno finalmente spazio.
Questa è la forza della legge contro il sovraindebitamento: restituire le prospettive per il futuro, proteggere chi è rimasto intrappolato in situazioni più grandi di lui e dare una seconda possibilità concreta, quella che ogni persona merita.
SE ANCHE TU HAI UN PROBLEMA DI SOVRAINDEBITAMENTO E NON SAI PIÙ COME PAGARE TUTTI I TUOI DEBITI, FINALMENTE C’È UNA SPERANZA ANCHE PER TE.
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